domenica 22 novembre 2015

Il canto della rivolta - Part. 2


Bentornati amici lettori.
Oggi apriamo una nuovissima e splendente rubrica: #dietrolacinepresa.
In questa rubrica, come oggi vi faremo vedere, parleremo di quei film tratti da libri (famosi e non) che tanto ci fanno agognare e sognare.
Vi parleremo delle differenze e comunanze tra pellicola e cartaceo. Vi faremo scoprire cosa si nasconde dietro quelle scene che vediamo sul grande schermo e cosa haimè i produttori tralasciano di fondamentale importanza. In pratica, parleremo di quello che si nasconde dietro la cinepresa che punta gli attori sul set.
Siete pronti a scoprire questa novità? Partiamo!


  • Titolo: Hunger Games: Il canto della rivolta - Part. 2
  • Regia: Francis Lawrence
  • Distribuzione: Universal Pictures
  • Genere: Avventura, azione, fantasy
  • Durata: 137 minuti
  • Anno: 2015
  • Tratto da: Il canto della rivolta
  • Autore: Suzanne Collins



Katniss Everdeen. Una stanza bianca. Un camice bianco.
Così si apre Il canto della rivolta – parte II, il quarto ed ultimo episodio della, ormai, famosissima saga Hunger Games. Saga che negli ultimi quattro anni ha conquistato un successo internazionale, sia di fama che al botteghino.
Sebbene questo blog non tratti film ma libri, abbiamo pensato che valesse comunque la pena spendere qualche parola su questa pellicola così importante e che, per di più, è tratta dalla omonima serie di libri.



Quando ritroviamo Katniss, la nostra protagonista si sta riprendendo, fisicamente e psicologicamente, dall’attacco di Peeta. Il ragazzo infatti è stato vittima di un lavaggio del cervello operato dai sottoposti del Presidente Snow, al fine di dimenticare l’affetto che prova per Katniss e tramutarlo in odio.
Peeta, tuttavia, non è il primo dei problemi della ragazza; la guerra civile iniziata dai Distretti contro Capitol City deve andare avanti e lei, nonostante l’opposizione della Presidente Coin che la vuole usare solo come simbolo, è fermamente intenzionata a partecipare attivamente.
Il film ci porta attraverso tutta la parte finale di questa guerra civile, fino ad approdare alla conclusione della battaglia e alla scoperta del futuro di Katniss.


Sebbene sia passato qualche anno da quando ho letto i libri, ciò che ho potuto notare – durante tutta la saga e di nuovo in questo film – è la quasi completa fedeltà al testo. Il film non solo segue fedelmente tutte le vicende del libro, ma ne riporta anche alcune delle meno importanti, non prendendosi nessuna libertà creativa in più; persino l’atmosfera cupa che impregna tutto il libro è ripresa e riadattata perfettamente.
Gli attori, a partire da Jennifer Lawrence (Katniss) per passare alle comparse più marginali, sono stati tutti esemplari nell’interpretazione del loro personaggio, emozionando il pubblico e portando sullo schermo caratteri complessi e pieni di sfumature.
Ad aiutare la ricostruzione dell’atmosfera e del clima di guerra sono anche il trucco e i costumi. In particolare, proprio all’inizio del film, mi è saltato all’occhio il viso di Jennifer Lawrence truccato in modo così perfetto da farla risultare quasi completamente struccata. Una scelta, questa, che personalmente ritengo molto coerente con gli avvenimenti del film. Anche i costumi, semplici e per niente elaborati, di tutti gli abitanti del Distretto 13, vanno a rafforzare l’idea di un paese in guerra, in cui non c’è tempo per l’ego e gli abbellimenti e tutto è ridotto all’essenziale.
Il film risulta emotivamente e visivamente molte forte, facendo arrivare allo spettatore lo strazio, il dolore e l’angoscia dei personaggi. Tuttavia, se bisogna trovargli un difetto, possiamo dire che, come il precedente, si discosta leggermente dal tema principale della saga (gli Hunger Games) per concentrarsi totalmente sulla guerra in corso, difetto che avevo riscontrato anche nel libro. Inoltre, passa da un inizio molto lento, con scene quasi del tutto dialogate, a una fine molto veloce e improntata per lo più all’azione.
Una pellicola, comunque, che gli affezionati della saga ameranno.


Federica 

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