domenica 15 novembre 2015

Anteprima: After - Amore infinito


Buona domenica cari lettori!
Oggi vi vogliamo dare una delle nostre super #anteprime
Siete pronti a dover dire addio a Tessa e Hardin? Il primo dicembre sbarcherà in Italia il quinto e ultimo volume della saga che ha fatto parlare praticamente tutti da questa estate: AFTER
Continuate a leggere per avere un accenno su quello che accadrà ai due ragazzi. 


TramaLa storia tra Tessa e Hardin non è mai stata semplice. Ma ogni sfida che hanno affrontato insieme ha rafforzato l'amore e reso sempre più solido il legame tra loro. E ora niente è più come prima. Tessa non è più la dolce, semplice, brava ragazza che era quando ha incontrato Hardin; né lui è più il ragazzo crudele e lunatico di cui si è innamorata. O quasi. Perché una verità tanto scomoda quanto scioccante è pronta a emergere dal passato di Hardin e travolgere tutto. Ancora una volta. E mentre lui, sconvolto dalla nuova rivelazione, respinge con sempre più forza chiunque cerchi di stargli vicino, compresa Tessa, lei inizia a dubitare di poterlo salvare davvero, senza sacrificare se stessa. Eppure si rifiuta di mollare senza lottare. Perché è questo che fai quando ami qualcuno, no? Lotti per lui, lo rincorri quando sai che ha bisogno di te. Lo aiuti a combattere contro se stesso e non ti arrendi mai, neppure quando si arrende lui. Oppure sei tu a dover fare un passo indietro e sei soltanto una stupida se continui a provarci?


La serie "After" è composta da:

- After (recensione QUI)
- After: un cuore in mille pezzi (recensione QUI)
- After: come mondi lontani (recensione QUI)
- After: anime perdute (recensione QUI)
- After: amore infinito


Prologo
Hardin

Nella mia vita era molte le volte che mi ero sentito indesiderato, un pesce fuor d’acqua nel peggiore dei modi. Avevo una mamma che ci aveva provato, ci aveva davvero provato, ma non era abbastanza. Lavorava troppo e dormiva di giorno perché era in piedi la notte. Trish ci aveva provato, ma un ragazzo, soprattutto un ragazzo che aveva perso la retta via, ha bisogno di un padre.
Sapevo che Ken Scott era un uomo problematico, un uomo grezzo e fallito che non era mai contento o colpito da ciò che facevo. Il piccolo Hardin che risultava patetico per come cercava di far colpo sul quell’uomo alto che inciampava e le cui urla riempivano gli spazi vuoti della nostra casetta di merda sarebbe stato contento di sapere che quell’uomo freddo non era suo padre. Avrebbe sospirato, avrebbe preso il suo libro dal tavolo e chiesto alla mamma quando sarebbe venuto Christian, l’uomo gentile che lo faceva ridere recitando dei passaggi dai vecchi libri.
Ma Hardin Scott, l’uomo adulto che combatteva contro la dipendenza e la rabbia, entrambe trovavano una scusante nell’uomo di merda che aveva avuto come padre, provava una rabbia del cazzo. Mi senti tradito, così dannatamente confuso e davvero arrabbiato, cazzo. Non aveva senso, quella trama melensa di uno scambio di padre, usata da ogni dannata sitcom, non poteva essere la mia vita.
Ricordi riaffiorarono in superficie.
Mia madre al telefono la mattina dopo che uno dei miei saggi era stato scelto per il giornale locale: “Pensavo avessi voluto saperlo, Hardin è un genio. Come suo padre” aveva lodato con una voce gentile al telefono.
Mi guardai attorno, nel salottino. L’uomo con i capelli scuri, svenuto sulla sedia con una bottiglia di liquore marrone ai suoi piedi, non era un genio. È un disastro del cazzo, pensai mentre si agitava sulla sedia e mia madre riappese velocemente la cornetta. Tutto questo era successo molte volte, troppe per contarle, ero stato troppo stupido, troppo giovane per capire perché Ken Scott fosse così distante con me, perché non mi aveva mai abbracciato come i papà dei miei amici facevano con i loro figli. Non aveva mai giocato a baseball con me o insegnato qualcosa che non fosse ubriacarsi.
Tutto questo è davvero vero? Christian Vance è veramente mio padre?
La stanza stava girando e io lo fissavo, fissavo l’uomo che avrebbe dovuto essere mio padre, e vedevo qualcosa di famigliare nei suoi occhi verdi, nei lineamenti della mascella. Le sue mani tremavano mentre si toglieva i capelli dalla fronte e io mi congelai, capendo di aver appena fatto la stessa cosa.

Capitolo Uno
Tessa

“È impossibile”
Mi alzai per poi sedermi velocemente sulla panchina quando l’erba attorno a me sembrava dondolare instabile. Ora il parco era pieno di gente. Famiglie con bambini piccoli, palloncini e regali nelle mani, nonostante facesse freddo.
“Ѐ vero, Hardin è il figlio di Christian” mi dice Kimberly, i suoi occhi blu brillanti e concentrati.
“Ma Ken… Hardin gli assomiglia”. Mi ricordo della prima volta che ho incontrato Ken Scott, all’interno di una yogurteria. Ho capito subito che si trattava del padre di Hardin, i suoi capelli scuri e la sua altezza mi avevano portato a quella semplice conclusione.
“Davvero. A me non sembra, tranne per il colore dei capelli. Hardin ha gli stessi occhi di Christian, gli stessi lineamenti”.
Davvero? Cercai di ricordare tutti e tre i volti. Christian aveva le fossette come Hardin e gli stessi occhi… ma non aveva senso: Ken Scott è il padre di Hardin – deve esserlo. Christian sembra così giovane se paragonato a Ken. So che hanno la stessa età, ma l’alcolismo di Ken ha fatto un disastro con il suo aspetto fisico. È ancora un bell’uomo, ma l’alcool l’ha invecchiato.
“Questo è…” cerco di trovare le parole e l’aria per respirare.
Kimberly mi guarda in segno di scusa. “Lo so. Volevo dirtelo, davvero! Odiavo tenertelo segreto, ma non stava a me.” Mette la sua mano sulla mia e la stringe gentilmente. “Christian mi ha assicurato che non appena Trish gli avesse dato il permesso l’avrebbe detto ad Hardin”
“Ѐ che…” prendo un respiro profondo. “Cosa sta facendo Christian? Lo sta dicendo ad Hardin adesso?” Mi alzai di nuovo e la mano di Kimberly scivolò. “Devo andare da lui. Sta per…” Non riuscivo nemmeno a immaginare come Hardin avrebbe reagito a questa notizia, soprattutto dopo aver scoperto Trish e Christian a letto, ieri. Sarebbe stato troppo per lui.
“Sì” Kim sospira. “Trish non ha accettato al cento per cento, ma Christian ha detto che era abbastanza vicino a farsi sfuggire le cose di mano”
Mentre prendo il cellulare penso solo che non posso credere che Trish possa nascondere una cosa del genere ad Hardin. Pensavo fosse migliore, più materna e ora mi sembra di non averla mai conosciuta davvero.
Ho già il telefono premuto all’orecchio, la linea è libera, quando Kimberly dice: “Ho detto a Christian che non avrebbe dovuto separarvi quando lo avrebbe detto ad Hardin, ma Trish gli ha detto che se vuole farlo, devono essere soli…” Le labbra di Kimberly sono una linea dura e si guarda attorno, per poi alzare lo sguardo.
Scatta la segreteria. Faccio ancora una volta il numero mentre Kimberly è seduta silenziosa, e la segreteria scatta per la seconda volta. Metto di nuovo il cellulare nella tasca e inizio a torcermi le mani. “Puoi portarmi da lui, Kimberly? Per piacere?”
“Sì. Certo” si alza e chiama Smith.

Mentre guardo il bimbino camminare con noi tutto ciò a cui posso pensare è che Smith è il figlio di Christian… il fratellino di Hardin. Hardin ha un fratellino. È poi penso a Landon… adesso cosa sono Landon e Hardin? Vorrà avere a che fare con lui ora che non c’è un vero legame famigliare a unirlu? E Karen, che ne sarà di lei e dei suoi dolci al forno? Ken… che ne sarà dell’uomo che cerca in tutti i modi di rimediare a ciò che ha fatto a un bambino che non è nemmeno suo figlio. Ken lo sa?

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