giovedì 29 ottobre 2015

Recensione: Il gioco proibito - L'ultima mossa


Buon qualsiasi cosa, splendidi lettori.
Come state? Se fate a me la stessa domanda bhè… aspettatevi una risposta tragica.
Ho appena chiuso il terzo volume della saga “Gioco proibito” e per poco non annegavo nelle mie lacrime.
Onestamente non so nemmeno da dove iniziare e ho paura di che piega prenderà questa recensione ma proviamoci.
Orsù gente, prendete una bella tazza calda di thè e venite a scoprire l’ultimo gioco che ci offrirà il bellissimo e cattivissimo Julian.


Voto copertina:


«Nulla muore davvero se non viene dimenticato». 
L’ultima mossa è pronta ad attendere i cinque giocatori rimasti.
Julian ha con se due tesori importanti nella vita della sua amata Jenny: Tom e Zach.
Questa partita si gioca direttamente sul campo di battaglia familiare al ragazzo delle tenebre: il Mondo delle Ombre. Un terreno ignoto ai cinque ragazzi.
Cosa accadrà?
In questo ultimo volume tutto è lecito: finzione, mistero, sotterfugio e realtà.
Jenny si troverà a fare i conti con le paure dei suoi amici e anche le sue. Ritroverà persone che dava per spacciate e incontrerà qualcuno, o qualcosa, che la metterà in pericolo, con le spalle al muro su decisioni importanti da prendere.
Ma ne vale la pena? Tom e Zach sono le risposte.
Julian non starà lì semplicemente a guardare le prossime mosse dei suoi concorrenti, sarà il conduttore di questo nuovo e finale gioco: la caccia al tesoro.
Le regole sono semplici ma in continuo cambiamento: bisogna trovare tre dobloni d’oro e arrivare al faro in mezzo al luna park. Semplice?
Vi sbagliate di grosso.

La serie “Il gioco proibito” è così composta:


1-    La casa degli orrori (Recensione QUI)
2- L’inseguimento (Recensione QUI)
3- L’ultima mossa


«Il tuo anello...».
 La mano gli scivolò dal petto, mostrandolo. Lei lo raccolse.
 L’iscrizione all’interno era cambiata. Le parole non erano più un incantesimo destinato a vincolarla. Prima, la scritta recitava: Tutto il resto rifiuto e scelgo te. Ora diceva semplicemente: Io sono l’unico padrone di me stesso. 
Premessa d’obbligo: piangerete, eccome se piangerete.
Se vi chiedete se sia una minaccia… avete capito bene.
Facendo il quadro della situazione, devo ammettere che questa serie è maledettamente originale e fatta davvero bene.
Nasconde in se tanti lati: mistero, crescita, amicizia e amore.
Per chi ha letto le mie due recensioni precedenti a questo ultimo libro, si ricorderà che non riuscivo mai a decidermi su una delle due coppie che popolavano le pagine.
Da una parte c’era Tom e Jenny, così perfetti e così monotoni ma che facevano riscaldare il cuore e poi dall’altra Julian e Jenny, così diversi ma così appartenenti l’uno all’altro.
Bhè… questo libro mi ha tolto tutti i dubbi possibili e immaginabili.
Julian tutta la vita!
Nel L’ultima mossa, riusciamo finalmente a capire la storia del ragazzo, così misteriosa e così interessante.
Julian è l’uomo ombra, nato bellissimo ma destinato ad invecchiare e a mutare la sua forma in qualcosa di terribile. Nato da un semplice nome su un ramo e destinato a vivere fin quando quel nome non verrà cancellato.
Un uomo destinato all’ombra, un uomo destinato alle tenebre ma che non ha perso occasione di provare amore.
In questo libro si capisce realmente il sentimento di Julian verso la ragazza. È pronto a proteggerla, a mettersi contro gli ostacoli che nuoceranno alla vita di Jenny.
In sostanza, si capirà che il cuore di Julian non appartiene all’oscurità.
Personalmente credo che il ragazzo sia destinato a grandi cose ma non di quelle cattive e raccapriccianti, per me Julian appartiene a quel filone destinato alla redenzione, destinato ad essere avvolto dalla luce.
E ci stava per credere anche lui, animato dalla positività della sua amata.
Jenny il meglio di se, posso affermare quasi sicuramente, lo abbia dato nel secondo volume della serie. In questo si è riconfermata essere battagliera ma mi ha dato un pelo pelo fastidio il suo non decidersi mai da che parte andare, tanto che secondo me se ci fosse stato un finale alternativo, sarebbe rimasta su quella porta indecisa se andare verso la luce o verso il buio.
Posso dire una cosa abbastanza tragica?
Io avrei scelto il buio.
Inutile dirvi che il linguaggio è molto scorrevole, che le pagine si leggono da sole, perché credo lo abbiate capito.
Perché ho dato 9 e mezzo? Perché l’autrice mi deve un pacchetto di fazzoletti e dentro di me volevo leggere un finale diverso, non che questo non sia stato bello ma il mio animo avrebbe voluto qualcosa in più, che non sto qui a dirvi altrimenti vi rovinerei il finale.

Che altro dirvi?
Che dovete assolutamente leggere questa trilogia. Per chi ama il mistero, un pizzico di fantasy e quella vena romantica, questi libri fanno per voi.
Se la recensione vi è piaciuta, date il via allo spolliciamento del +1, vi ricordo tutti i tasti social e il diventare lettori fissi.
A prestissimo.

Ila


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