lunedì 27 luglio 2015

Recensione: Dimmi che sei mio


Dammi gli occhi, baby.
Ragazze, oggi vi parlerò di un libro uscito giusto giusto qualche settimana fa ma che non poteva mancare tra queste recensioni nuvolose.
Allacciatevi le cinture, inforcate i vostri occhiali e preparatevi a leggere di…

  • Titolo: Dimmi che sei mio
  • Autore: Kristen Ashley
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagine: 444
  • Da acquistare sì o no? Solo se in cambio vi offrono una fornitura infinita di cupcake!


  • Voto: 5

     Voto copertina

Sono passati solo tre mesi da quando Tess O’Hara ha scoperto che l’uomo con cui usciva non esisteva. Non che fosse un frutto della sua mente da zitella, semplicemente non diceva la verità sul proprio conto. Jack Lucas non è mai esistito. Al suo posto la popolazione femminile di Denver può apprezzare Brock Lucas, agente sotto copertura della DEA, incaricato di conoscerla per scoprire se la dolcissima pasticcera creatrice di cupcake da leccarsi i baffi fosse in combutta con l’ex marito per regnare sull’impero della droga.
Un cupcake dopo l’altro.
Ma Tess non scopre tutto questo dal diretto interessato, magari dopo una romantica cenetta, ma direttamente alla centrale di polizia.
Per tre mesi non hanno contatti finché Brock entra in casa sua, in tutta la sua gloria, e non per mangiare quei pasticcini di cui è tanto ghiotto, ma per ricominciare a uscire con lei.
Logicamente Tess gli risponde di sì ed ecco che, tra un cupcake e una camicia da notte di seta sexy, inizia la loro storia d’amore intervallata da un ex marito stalker e violento, una vipera reincarnata nel corpo di una ex moglie, una famiglia che farebbe andare al manicomio anche la persona più paziente sulla faccia di questo mondo e un gruppo di amiche maniache dei cosmopolitan.
Tutto questo è proprio quello che serve a Tess per ricominciare a sorridere alla vita e pensare che, in fondo, i momenti felici possono capitare anche a lei. Brock ha mille difetti: veste solo abiti logori, ha un pick-up tutto scassato e beve il latte dal cartone, eppure è dolce, premuroso e amorevole. Dopo aver scoperto che la sua donna è stata violentata dal marito si dà subito da fare per cercare di scacciare quel serpente che tiene ancora dentro di sé.

«Il mio uomo selvaggio. Il mio incantatore di serpenti.»

Eppure la vita non può sorridere per sempre e i problemi si fanno subito sentire. Ma non c’è problema e non bisogna disperare: non c’è nulla che un cupcake, una torta alla carota oppure una camicia da notte sexy non possa risolvere.

La Mystery Man Series è composta dai seguenti libri, tutti autoconclusivi:

  1. Non dirmi di no (recensione QUI)
  2. Dimmi che sei mio
  3. Law Man – Pubblicato solo negli USA
  4. Motorcycle Man – Pubblicato solo negli USA

Non vi preoccupate dell’ordine: ci sono solo dei piccoli riferimenti tra un libro e l’altro, quindi siete di libere di leggere solo i libri che vi incuriosiscono di più.

Sia il primo che il secondo libro della saga si aprono con il botto: un orgasmo.
Il lettore viene catapultato in questo modo di piacere, tremolii e OMIODIO! Senza nemmeno sapere come ha fatto ad arrivare a quel punto.
Poi, naturalmente, ecco che l’uomo si deve allontanare, ovviamente ancora nudo e prono per un secondo round, e pronuncia le fatidiche parole che ricorreranno per tutto il libro: “dammi gli occhi, baby”.
Ecco, non so voi, ma questa frase l’ho trovata inquietante e ogni santissima volta che veniva ripetuta mi venivano i brividi lungo le braccia. vorrei, inoltre aprire una questione linguistica: in base a che criterio si traduce la parole “baby”? se si riferisce a un bambino lo si fa e invece quando è un nomignolo affettuoso si lascia in inglese? E poi… che frase è “dammi gli occhi”? Cosa vi ha fatto di male il vecchio ma attualissimo e grammaticalmente corretto “guardami”?
Ok, forse sono un po’ bacchettona, ma aiutatemi perché proprio non riesco a capirlo.
Un’altra cosa che no ho proprio apprezzato è… la delicatezza. O, meglio, la sua mancanza. Come veniamo già a sapere nelle prime pagine del libro, Tess è stata vittima di una violenza domestica e il colpevole è l’ex marito. Apparentemente sembra aver reagito, ma la realtà è molto diversa. Ha aperto la sua pasticceria e si è trasferita in una casetta stupenda con una meravigliosa cucina. E non ha mai rivelato a nessuno quello che è successo. Poi, improvvisamente, dopo aver incontrato Brock, inizia a raccontare questa bruttissima esperienza a tutti: al suo uomo, alla sua migliore amica, al futuro suocero che conosce a malapena, al postino, ai clienti intenti a mangiare cupcake, ai muri… un’esperienza così delicata rimane un argomento difficile da affrontare e anche se l’amore aiuta, credo che ripensare ai fatti accaduti rimanda sempre una fonte di stress. Sbandierare tutto al mondo mi sembra un comportamento assolutamente non coerente con la Tess di inizio libro.


Ho due parole per riassumere questo libro: #trashfinoalmidollo e #maiunagioia, caratteristiche che sono strettamente collegate. Come avete potuto ben vedere, non c’è una trama: Brock e Tess si frequentano e durante questo periodo ne succedono di tutti i colori. Ogni volta che sembra che i due possano vivere una vita tranquilla e mangiare cupcake guardando una partita sul divano, ecco che succedere il finimondo, nemmeno si trattasse dell’Apocalisse. La festa del Ringraziamento, l’insurrezione di Olivia in pasticceria e il baby shower di Ada. Tutto urla TRASH!, così come la fatidica frase dammi gli occhi, baby, o la sua variante dammi la bocca, baby. Io aggiungerei ridatemi il mio stomaco, grazie perché tutto questo porn without plot mi fa solo venire voglia di gettare il libro dalla finestra.
Facciamoci una domandina di fondamentale importanza: leggere o non leggere?
Adesso vi parlerò del lato migliore del libro: non la sua copertina, né la quarta, ma il lato comico. Chi più e chi meno, ognuno di noi deve sopportare dei drammi famigliari, ma potrebbe essere di consolazione sapere che c’è qualcuno messo peggio di noi ;)
La cena del Ringraziamento è stata a dir poco esilarante, nonostante non mi sarebbe piaciuto nemmeno un po’ essere al posto di Tess. Piuttosto avrei preferito essere a quello di Elvira e farmi una bella risata arrivata a casa.

Che dire dei protagonisti?
Brock dammi gli occhi, baby Lucas si merita un punteggio molto alto nel nostro sexometro, mentre Tess è un’eroina con le palle. La sua passione per le camicie da notte sexy può essere giustificata, anche se mi sembra che sia leggermente fuori controllo. Se fosse solo per loro, il libro mi sarebbe piaciuto, invece tutto il contesto con cui si muovono, la trama che nemmeno si merita questo appellativo, non è che un grande buco nell’acqua leggermente accattivante, ma molto divertente.

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Un abbraccio e… Buona lettura!

Robi

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