sabato 6 giugno 2015

Recensione: Odio quindi amo


Buonasera lettori!
Oggi vi devo proprio parlare di un libro che ho adorato e ho letto in davvero pochissimo tempo. Questo ci è stato fornito gentilmente da Leggereditore e a questa va tutta la mia gratitudine per averlo pubblicato e fatto conoscere. L’ho amato, solo questo.
Continuate a leggere per saperne di più.

  • Titolo: Odio quindi amo
  • Autore: Susan Elizabeth Phillips
  • Casa editrice: Leggereditore
  • Da acquistare o no? Semplicemente ma enormemente si!



  • Voto: senza ripensamenti 10!


Alle scuole superiori, inutile ammettere il contrario, chi di noi non si è trovato a far parte di alcune fazioni? C’erano i secchioni, gli sfigati, i giocatori e i popolari.

Sugar Beth faceva parte dei popolari, aveva tutto dalla vita: una mamma che non le andava mai contro, tanti soldi, un fidanzato adorabile e a scuola la temevano tutti.
Lei, insieme alle Coralline, era il capo saldo dell’istituto, essendo lei stessa una istituzione vivente.
Sugar Beth non aveva niente che le remasse contro, ma se c’era una cosa che non aveva era l’amore e l’attenzione di suo padre. Che l’ha sempre messa in secondo piano, rispetto alla figlia non legittima. Non che non amasse Sugar Beth, ma semplicemente non la considerava per ripicca ad una moglie che non amava.
Sugar Beth aveva tutto dalla vita si, ma non aveva quello che invece aveva la sua acerrima nemica Winnie non che, sua sorella.
Quando la scuola finisce, ci troviamo tutti d’avanti ad un bivio e Sugar Beth decide di partire.
Passa quattordici anni in fermento, senza partecipare né alla morte dell’adorata madre né al freddo padre che per ripicca non le lascia niente alla morte.
Sugar Beth, ormai sola e con ben tre matrimoni falliti alle spalle, insieme al cane Gordon, un piccolo bassotto che la odia, decide di tornare a casa, o almeno quello che le resta dopo il testamento della zia, per cercare un quadro che potrebbe risollevare la sua vita e valere una fortuna.
Quando si presenta nel suo vecchio paese, ad attenderla trova solo l’odio delle Coralline ormai dimenticate dopo il primo matrimonio, ora capitanate da una diversa e non più sfigata Winnie che si è unita in matrimonio con il storico ragazzo di Sugar Beth, Ryan, e la ripicca del suo ex professore di letteratura Colin.
Colin ha sempre atteso di avere la sua rivincita su quella ragazzina, poco più piccola di lui, perché gli ha reso una vita un inferno ai tempi della scuola.
Sugar Beth, vista di mal occhio da tutto il paese, cerca di farsi scivolare addosso il risentimento come sa fare meglio: con l’ironia, che non le manca mai.
Cerca in lungo e in largo quel quadro che per lei significa svolta.
Ed è convinta di trovarlo nella sua vecchia casa, che al momento è occupata da Colin.
Cercherà in tutti i modi di frugare all’interno ma la soluzione le viene data proprio da un elegante Colin che la invita a lavorare per lui, dato che la povera ragazza non ha il becco di un quattrino in tasca.
A malincuore Sugar Beth accetta, sia per racimolare qualcosa, sia per guardare da vicino quella vecchia casa, dove ha abitato anni addietro.
Ma quello che vede non appena mette piede all’interno, è il cambiamento. Proprio come è successo alla sua vita.
Sugar Beth ricorda in un lampo tutti i dispiaceri giovanili, l’amore oppressivo di una mamma che dava consigli sbagliati, l’amore di un padre rivolto tutto verso un’altra persona che non era lei. E si sente il mondo cadere addosso.
Ma lei è cambiata, non è più la ragazza superficiale che era quattordici anni prima, e lo scopre proprio quando Colin mette in atto la sua vendetta: fa vedere alle Coralline quanto Sugar Beth sia caduta in basso, facendo da cameriera proprio nella sua vecchia reggia, proprio a quel professore che aveva fatto andare in malora.
Ma nel momento in cui attua il suo piano malvagio, Colin scopre di provare risentimento. Non prova quella soddisfazione che avrebbe provato prima che la ragazza venisse a lavorare per lui. Prima che scoprisse tutti i battibecchi giornalieri che si scambiano i due, prima di capire di provare qualcosa per quella ragazza.
La prega di andare via, la prega di togliersi quello stupido grembiule e tornare la Sugar Beth elegante di un tempo, senza quegli stracci da quattro soldi che si ostina a tenere.
Ma la ragazza non cede. Non da soddisfazione nel far vedere i suoi occhi velati.
La sua vita è cambiata e anche quella della sua giovane sorella ha subito dei cambiamenti.
Winnie è sposata con il suo unico amore Ryan e insieme hanno una figlia adolescente che vuole conoscere sua zia, vedendola come l’unica persona simile a se stessa.
Così, Sugar Beth si trova a remare in un fiume che la fa combattere contro la corrente.
Si troverà a fare i conti con lei stessa, nella ricerca disperata di quel quadro che non sembra essere da nessuna parte, con un amore impossibile per Colin e una famiglia che avrebbe sempre voluto.
Il libro racchiude non solo le vicissitudini di Sugar Beth, tutto ruoterà attorno al paese, con i drammi adolescenziali di Gigi, con la libreria e il negozio di antiquariato, con un simpaticissimo e strano Gordon, con Winni e Ryan e con un affascinate Colin e una squinternata Sugar Beth.


Come ho accennato sopra, ringrazio vivamente Leggereditore per avermi fatto scoprire questo libro. E’ rientrato a tutti gli effetti nella top ten dei mie libri preferiti.
In questo libro c’è tutto.
C’è la rivincita, c’è il riscatto, c’è l’amore della famiglia e il ritrovo di una sorella che si dava per persa, c’è la chiarezza di un amore finito, c’è l’amore quello vero, quello che non si arrende.
L’ho trovato davvero fatto bene, un linguaggio scorrevole e divertente, che riesce a non farti pensare ad altro e ti trovi alla fine del libro senza nemmeno rendertene conto.
Mi è piaciuto tanto il personaggio di Sugar Beth, un nome insolito ma tenete conto che è il suo soprannome. Il nome per intero è troppo lungo per essere scritto.
Lei riesce a non darsi vinta, ha passato una vita che alle Coralline è sempre parsa superficiale, anche alla sorella stessa, ma la verità è che ne ha passate di cotte e di crude.
Iniziando da suo padre, e quando ha raccontato un determinato episodio mi si è stretto il cuore. L’ho immaginata piccola, orgogliosa di far vedere a suo papà, che non le dava nessuna attenzione, di aver avuto un bellissimo voto a scuola, si mette a correre con la bici per andare a renderlo fiero e invece lo trova a giocare con una piccola Winnie e caccia via Sugar Beth come fosse stata una mosca. Ho immaginato quella bambina bionda, ho immaginato il suo dolore e ho sofferto per lei.
Come dicevo, ne ha passate tante, anche tre matrimoni. Uno violento, l’altro falso e l’ultimo, quello che ha amato davvero, è morto troppo presto.
Non si lascia però scalfire, combattiva si rialza e affronta le frecciatine, le derisioni e i soprusi.
Poi… bhè, ho amato Colin. Ma proprio l’ho amato di un amore puro.
È l’uomo che considero Uomo con la U maiuscola.
Non si scoraggia davanti alle negazioni, davanti ad una Sugar Beth che innalza muri impenetrabili. Colin riesce a passarci, a farle credere che la vita non è terminata, che è destinata a continuare e a evolversi. Con lui, con il suo sostegno.
Inutile dirvi che ho amato il finale.
Sono rimasta con gli occhi scintillanti e per la prima volta non ho avuto un vuoto nella conclusione di un libro che mi è piaciuto da matti.
Perché sapevo che quella fine era la più giusta. La più onorata.
Era la fine giusta per una donna stupenda come Sugar Beth.

Vi invito a leggere questo libro e a innamorarvi. Perché è questo che fa il libro.
Ha un titolo che racchiude tutta la storia ed è, a mio parere, davvero centrato e fatto divinamente.
Se la recensione vi ha incuriosito e se avete letto anche voi il libro fatemi sapere cosa ne pensate.
Spolliciate il +1, entrate nel vivo di AnniDiNuvole diventando lettori fissi e per qualsiasi cosa, ci trovate sui vari social (a destra i link).
Buon fine settimana e ricordate, cosa sarebbe la vita senza un libro che ci lascia sognare?

Ila

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