venerdì 12 giugno 2015

Recensione: Come il cielo di luglio


Salve splendidi lettori di AnniDiNuvole,
ho appena finito di leggere una storia per la rubrica del venerdì, come sapete bene #autoriemergenti, che ha lasciato il mio cuore pieno di zuccheri e tanto amore e tanto affetto e tanto… ok, ok.
Prendiamo fiato e andiamo gradualmente, una cosa per volta.
Pronti? Pronti!

  • Titolo: Come il cielo di luglio
  • Autore: Isangel
  • Numero capitoli: 18
  • Da leggere o no? I miei occhi a cuoricino dovrebbero rispondere per me.


  • Voto: 8 e mezzo



Ci troviamo in Sicilia nella seconda metà dell’800 e il villaggio di Santoro si trova ad affrontare un enorme cambiamento. Il padrone ingiusto e tiranno è ormai morto e il suo posto viene preso dal suo unico erede: Pietro Ripamonti, temuto da tutta la popolazione che non riesce più ad essere tranquilla.
Il raccolto è misero e le entrate che frutta il paese nelle tasche di don Pietro sono davvero esigue e la sua idea è quella di diffondere paura e caos, per far scoppiare di lavoro i contadini e ottenere di più. In uno strano gioco di domanda e offerta.
Seduta sulla riva del fiume, c’è una ragazza che non conosce ritorsioni, vendette e loschi giochetti. Marianna Bruno. Giovane contadina amata da tutti in paese, che porta spensieratezza, allegria e gioia di vivere.
Pietro la nota una sera ad una festa di paese e subito viene attratto da quei suoi lineamenti gentili, quel corpo piccolo ma formoso e se ne invaghisce come nessuno mai.
Così decide di stringere un accordo, per risanare l’economia del paese e non ostacolare la vita dei contadini, una ragazza nubile di Santoro deve essere presa in moglie dal nuovo padrone, che in cuor suo spera in una bellezza mediterranea, piccola e formosa con i capelli lunghi e gli occhi come il cielo di luglio. Lei.
La piccola e ingenua Marianna si propone con il suo solito atteggiamento da battagliera e l’indomani è pronta a prendere la mano di quell’oscuro padrone.
Il padrone è bello e affascinante, ma i suoi occhi celano l’inferno.
Pietro nutre passione, si ciba di ardore e vuole tra le sue mani quel corpo, che è disposto ad ottenere anche con la forza e con altro inganno.
Tra i due le cose non scorrono tranquille, Marianna è sempre pronta ad affrontare la furia del padrone, nonché ora suo marito.
Pietro si nasconde dietro ad incubi e incertezze, rancori e paure. Fino a trascinare con sé la piccola e indifesa Marianna, che vuole salvarlo. Perché sa che da qualche parte, dentro quell’anima nera un sentimento puro ci deve essere.
Quello che nascerà come un accordo, un matrimonio d’interesse, riuscirà a decollare?
Pietro si troverà a far conto non solo con le paure passate, ma anche con delle nuove. Fino a mettere a repentaglio la vita di sua moglie a la sua stessa.


La storia, personalmente, l’ho vista come una rivisitazione moderna ma catapultata nell’800, della “Bella e la Bestia”.
Pietro -la Bestia- è stato trasformato dalla sua stessa esistenza in un freddo e arcigno ragazzo, che non ha rispetto di niente e nessuno. Che ha a cuore solo i propri interessi ma non si accorge che accanto a se c’è una rosa che pian piano sta appassendo. La sua vita.
Questa potrebbe essere benissimo risucchiata da un momento all’altro dalla sua stessa ombra. Immersa nell’oscurità.
Fin quando non compare Marianna -la Bella- con la sua voglia di vita, con le sue paure ma con la voglia di rischiare, tanto da mettere a repentaglio la sua stessa vita per salvare quella dei suoi cari.
Dire che la storia mi è piaciuta, è davvero poco.
Mi piacciono molto le storie ambientate in quegli anni, dove tutto si doveva sudare per ottenerlo, anche le piccole cose.
Mi è tanto piaciuto il cambiamento di Pietro, si è proprio visto l’aiuto dato da Marianna. Non è stata tutto rosa e fiori, ci sono state lotte ed ho amato la piccola e testarda Marianna.
Non si è lasciata sopraffare dalla paura, non è cambiata per amore, è rimasta la stessa.
Pronta ad aiutare le persone a cuore, compreso Pietro.
Nella storia non mancano colpi di scena, romanticismo e passione.
L’autrice è riuscita a giocare con i colori della campagna e sui sentimenti umani.
Il giudizio è positivissimo, unica pecca la brevità -a parer mio- della storia. Ma davvero, per il resto tanto di cappello.

Se la recensione vi è piaciuta e vi ho incuriosito nella lettura, non vi resta che cliccare il link. La storia è a vostra completa disposizione.
Vi ricordo di spolliciare il +1 e se volete diventare lettori fissi ci farete tanto contente.
Per qualsiasi cosa siamo su Facebook alla pagina “Anni Di nuvole”.
Una buona serata a tutti voi.

Ila

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