Buonasera lettori :)
Per
presentarvi il libro di oggi vorrei usare una citazione di Jennifer Armentrout,
stimata autrice già recensita diverse volte all’interno del blog. Secondo lei
questo è il libro “che ogni scrittore sogna di scrivere e ogni lettore sogna di
leggere”. Forse può sembrare un’esagerazione, e forse lo è, ma è uno dei pochi
libri dove le tematiche sono trattate con il giusto tatto e l’appropriata
delicatezza.
Questo
libro mi è piaciuto molto e spero che la mia recensione vi invogli a leggerlo.
- Titolo: Oltre i
limiti
- Autore: Katie
McGarry
- Casa Editrice: DeA
- Pagine: 432
- Da acquistare sì o
no? Decisamente sì!
- Voto: 8 e mezzo
Si
possono dimenticare molte cose: un numero di telefono, il compleanno del
proprio ragazzo, le chiavi, la scadenza della bolletta della luce…
Eppure
Echo Emerson non ha dimenticato nulla di tutto questo. Quello che non riesce a
ricordare, nonostante i mesi di terapia, è una giornata intera passata con la
madre. Una giornata che non solo le ha lasciato delle ferite psicologiche, ma
anche fisiche, lungo le braccia e il busto.
Nessuno,
né gli psicologi né il suo cervello, vuole aiutare Echo a ricordare cos’è
successo esattamente quella notte. Nessuno vuole aiutare Echo a capire se anche
lei, come la madre, soffre di bipolarismo.
E
nemmeno le sue amiche, che le sono state vicine durante i mesi passati lontano
da scuola, sembrano essere disposte a vivere con una Echo che non assomiglia
alla ragazza solare e vivace che era una volta.
Noah
ricorda tutto alla perfezione. Ricorda il sorriso di sua madre, la gioia del
padre mentre parlava con lui di architettura, i pranzi e le cene con i
fratelli. Quei ricordi sono tutto ciò che gli è rimasto dopo che l’incendio ha
distrutto la sua casa e ucciso i suoi genitori. Minorenne, viene dato in
affidamento e separato dai fratelli. Quei ricordi felici sono tutto ciò che ha
per tenersi aggrappato alla vita, per non decidere improvvisamente di sballarsi
così tanto da dimenticare anche il suo nome. Noah vuole indietro la sua
felicità, la sua normalità: quando diventerà maggiorenne chiederà l’affidamento
dei suoi fratelli, così da poter costruire di nuovo una grande famiglia felice.
Echo
e Noah, due anime affini, anche se non lo sanno.
Inizieranno
a conoscersi meglio grazie alla psicologa del liceo, che chiede a Echo di dar
ripetizioni a Noah, non perché ne abbia bisogno, ma perché ha intravisto il
potenziale della coppia.
Dopo
dei primi incontri turbolenti, i due ragazzi decidono di coalizzarsi insieme e
aiutarsi: Echo promette a Noah di scoprire, se ne ha la possibilità, il nome
dei genitori adottivi dei fratelli, mentre il ragazzo le promette di leggere il
suo fascicolo, dove sono contenuti nei minimi dettagli gli avvenimenti di
quella notte.
Giorno
dopo giorno, Noah ed Echo iniziano a passare sempre più tempo insieme. Si
sentono a loro agio, soprattutto la ragazza: non si vergogna a mostrare le
cicatrici o le proprie paure perché sa che Noah non la prenderebbe mai in giro.
Anzi, la aiuterebbe a combattere i demoni che si nascondono negli angoli bui
della sua mente e a portare la luce. Echo gli parla di Aires, il fratello maggiore
morto in guerra e Noah le racconta di come si sono conosciuti i suoi genitori.
Una
coppia strana ma affiatata, che sa che non c’è nulla da perdere a stare
insieme.
C’è
solo da guadagnare.
E
anche quando gli incubi notturni di Echo e la paura di Noah di perdere i
fratelli si fanno più insistenti, entrambi capiscono che insieme il buio viene
sconfitto e la luce vince sulle tenebre.
Luke mi faceva venire le farfalle allo stomaco.
Con Noah avevo un branco di pterodattili mutanti.
Forse
potrà sembrare un romanzo scontato, ma l’ho adorato dall’inizio alla fine. È un
romanzo di formazione perché assistiamo alla crescita non solo dei protagonisti,
ma di ogni personaggio citato.
Noah
viene presentato come un ragazzo scontroso: fuma, si droga e fa a pugni. Eppure
vuole molto bene ai suoi fratelli ed è disposto a rinunciare ai suoi sogni per
poter riunire la sua famiglia. È abituato a prendersi cura delle persone, anche
se non l dà a vedere. Anche se nessuno si interessa a lui, Noah presta
attenzione a tutti. È protettivo, sia nei confronti dei suoi fratelli biologici
che di quelli acquisiti nella famiglia adottiva.
E
soprattutto, è protettivo nei confronti di Echo.
All’inizio
non credeva di avere qualcosa in comune con la stramba ragazza dai capelli
rossi e dalle maniche lunghe anche d’inverno ed è stato fantastico leggere
come, pagina dopo pagina, si accorge di aver sbagliato e si ricrede. Echo è più
simile a lui di quanto pensi ed è dura ammettere di aver bisogno di qualcuno
con cui dividere il peso che aggrava sulle spalle. Eppure è fantastico avere
una ragazza al proprio fianco.
Dopo
quella notte Echo ha perso tutto: Aires era già morto in guerra e quelle
cicatrici le hanno portato via la normalità, le amiche e il corso di danza. Il
padre si è risposato con quella che era la sua baby-sitter. Il mondo va a
rotoli e non sa come fermalo.
Eppure,
in questa corsa, non succedono solo le disgrazie. Improvvisamente appare Noah,
sorriso malizioso e giacca di pelle, e la normalità assume delle altre
sfumature.
Un
libro davvero molto bello e soprattutto delicato: non si trovano parole fuori
posto e i sentimenti sono descritti con così tanta passione da far stringere il cuore.
L’autrice
è stata brava a non cadere nel banale e nello scontato, anche se Noah a volte
sembra un po’ troppo… romantico. Non che non mi piacciano i ragazzi che
dimostrano di avere dei sentimenti, anzi! Li adoro… però il suo cambio di carattere
sembra troppo repentino e improvviso. Echo potrebbe sembrare la prima
sprovveduta che passa per la strada eppure è una ragazza che sa usare le unghie
per ottenere ciò che vuole.
In
conclusione, spero che questa recensione vi invogli a leggere il libro.
È
davvero molto, ma molto bello e merita di differenziarsi tra tutti quegli altri
libri che parlano di autolesionismo come se fosse l’ultima moda.
Un
abbraccio!
Robi
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