venerdì 12 ottobre 2018

Recensione: Di carne e di carta


Salve nuvoline e bentornate qui sul blog libroso.
Oggi vi parlo di una storia che ho scoperto tantissimi (ma davvero tantissimi) anni fa su internet e precisamente su EFP. Un tempo lì le storie erano davvero fantastiche: c’erano persone che scrivevano per i vari fandom e delle originali davvero fatte bene. Una di queste è la storia di cui oggi vi parlerò… una storia autopublicata che ha avuto un discreto successo.

  • Titolo: Di carne e di carta
  • Autore: Mirya
  • Numero pagine: 346
  • Da leggere? Una possibilità io gliela darei
  • Voto: 6 e mezzo


Voto copertina:


Chiara è una studentessa che sta prendendo il dottorato specializzandosi negli studi danteschi. Lavora come insegnante di italiano in una scuola superiore e sta per concludere il suo lavoro universitario con la sua adorata relatrice con cui ha stretto quasi un rapporto di amicizia, almeno fino a quando il giorno dell’appuntamento non trova ad attenderla un uomo.

Un uomo scorbutico, irascibile e totalmente sexy.
Leonardo è un assistente che ha dovuto sostituire la relatrice di Chiara per problemi famigliari e ora sarà proprio lui che affiancherà la ragazza nel lavoro di stesura e correzione.
Subito tra i due sono fuochi e fulmini: a prima occhiata Leonardo è misogino, scontroso, quasi un bulletto che mette in primo piano la sua bravura dantesca affossando il lavoro di Chiara, definendolo semi romantico per un poeta che non lo è di sicuro.
Quello che Chiara ha sempre fatto è elogiare gli amori di carta, dei libri, che lei adora e di cui sogna ad occhi aperti. Non ha mai trovato quell’amore che prova per gli uomini di carta, per gli uomini di carne. C’è sempre qualcosa che la spinge a non darsi completamente a loro perché risultano sempre essere freddi e distaccati in confronto a quelli calorosi e passionali descritti nelle pagine. Leonardo Villani ne è l’esempio concreto.
Può una storia essere perfetta sulla carta, essere un completo disastro nella vita reale?
Tra le canzoni degli ABBA e citazioni di Dante, Chiara metterà alla prova quello che ha sempre creduto impossibile… in una possibilità.
Leonardo con tutti i suoi difetti, con le sue debolezze e difetti di un una persona reale, sarà capace di far innamorare Chiara che vive di carta?


Bhè… noi lettori accaniti dovremmo saperne qualcosa. Chi di noi non è innamorato perso di almeno un personaggio maschile (o perché no, anche femminile?) di un libro? Oh… quante mani alzate.
Bhè io ho una cotta spropositata per il professor Anderson, per Draco Malfoy, di Marcus, di Jax James, insomma… potrei continuare per altre due pagine. Cosa accomuna tutti questi? Che sono amori di carta, dei personaggi che seppur le autrici hanno preso spunto dalla realtà sono comunque sempre dei personaggi inventati. Troppo spesso troppo belli e perfetti per essere veri. Ma noi li amiamo perché fanno breccia nel nostro cuore, ci innamoriamo sperando che prima o poi possiamo trovare anche nella realtà un uomo così.

È quello che succede a Chiara. Seppur nella sua vita abbia avuto qualche relazione, non è mai stata quella giusta perché fare il confronto tra uomini reali e uomini cartacei è sempre stato il suo primo passo in una relazione.
Quando incontra per la prima volta Leonardo non ne è da meno perché Leonardo tutto è tranne un uomo che farebbe successo in un libro.



Se devo essere sincera… Leonardo è esattamente come un uomo romanzesco. All’inizio è insopportabile poi arriva quella trasformazione solita. Coincidenze? Io non credo proprio.
Quando ho acquistato “Di carne e di carta” non ricordavo perché non avevo portato a termine la lettura su EFP. Mi dicevo che forse non ne avrò avuto più il tempo.
Bhè, il libro di Mirya purtroppo è stato nella mia libreria per mesi e mesi prima che decidessi di prenderlo in mano dopo un enorme blocco del lettore.
Complice il blocco, complice il fatto di non essere nel momento forse favorevole, mi sono ricordata perché non ho mai finito la storia su EFP.
La noia è stata la risposta predominante.

Non me ne vogliate voi che invece avete apprezzato più di me, sicuramente, la storia ma l’ho trovata faticosa, come se facesse resistenza.
In alcuni punti mi sono anche divertita ma alla metà del libro ho iniziato a saltare concetti perché volevo vedere “quagliare” qualcosa e non solo parole, parole e parole.
Mirya è bravissima con le parole e i concetti, avrei tanto voluto averla come prof ai tempi del superiore ma se posso permettermi… alle volte sembra essere proprio una professoressa che ti ripete un concetto fino all’esaurimento perché ti entri in testa. Il concetto stesso di “carne e di carta” è ripetuto tantissime volte nel libro e alla terza volta non ne potevo più perché lo avevo già assimilato, è inutile ripeterlo per la milionesima volta.



Chiara come personaggio mi è piaciuta, si è messa in gioco. Ha provato il tutto per tutto per avere nella sua vita Leonardo.
Ecco, è proprio Leonardo che non ho capito. Seppur con delle sue perplessità, combatte questo amore che lui prova e che è ricambiato, non volendosi mettere in prima persona ma poi è pronto a prendere moglie una persona che non amerebbe mai nella vita.
Ma che ragionamento è?
Secondo me lui è l’indecisione fatta persona. Prima c’è, poi non c’è, poi ritorna e basta un granello di insicurezza per fare un passo indietro.

Senza spina dorsale sarebbe stato il suo cognome perfetto. Mi era più simpatico quando faceva lo stronzo. 



Ma… si, ci sono dei ma e sono: la storia scorre bene, lo stille di scrittura è fluente, Mirya ne è capacissima, nell’ultima parte ho riso davvero tantissimo e lo stile leggero ha camuffato una scena che altrimenti sarebbe stata pesante.
Purtroppo però se devo rispondere alla domanda: lo rileggeresti?, purtroppo direi di no.
Non è stata per me una lettura coinvolgente. Non è stato il mio “primo pensiero che al mattino mi ha svegliato”… mi aspettavo qualcosa di meglio. Ma è, come sempre, un mio parere personale.

Voi invece? Letto? Volete? Non volete?
Fatemi sapere e ricordatevi che ci siamo sia su facebook che su instagram a rallegrare le vostre giornate.

Io vi saluto, vi abbraccio e vi auguro tante belle letture.

Ilaria




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