sabato 3 dicembre 2016

Recensione: Con te sarà per sempre


Wela dolci nuvoline.
Oggi vi parlerò del secondo volume della serie delle coincidenze, ne abbiamo parlato del primo un po’ di tempo fa e bisogna continuare la serie per forza. Venite con me a scoprire la vita di Callie e Kayden.

  • Titolo: Con te sarà per sempre
  • Autore: Jessica Sorensen
  • Casa editrice: Newton Compton
  • Numero pagine: 308
  • Da leggere o no? Certo! Bisogna concludere la storia tra i nostri due bei protagonisti.
  • Voto: 8


Voto copertina:


La storia tra Callie e Kayden continua e con esse i segreti che nascondevano sono venuti a galla.

Callie ammette la sua debolezza nel procurarsi il vomito quando la paura le soffoca il respiro e Kayden, davanti alla realtà, dovrà fare i conti con il suo essere autolesionista.
Dopo la ferita che gli ha inferto il padre e dopo il suo tentato suicidio le cose per Kayden sembrano affondare in uno stagno fatto di paura e autocommiserazione.
Ma sarà con l’aiuto di Callie che tenterà di risollevarsi, di non soccombere alla paura, alle minacce dei genitori, ma soprattutto dalla sua concezione personale che ha della sua vita.
Il percorso di Callie e Kayden di certo non sarà facile ma si renderanno conto che solo stando uniti e solo facendo affidamento l’uno sull’altro saranno capaci di affrontare quel passato così pesante che tutti e due nascondono sulle spalle.

La “Serie delle coincidenze” è composta da:

1. Con te sarà diverso (recensione QUI)
2. Con te sarà per sempre
3. Con te sarà un disastro
4. Con te sarà uno sbaglio
5. The Certainty of Violet & Luke
6. The Resolution of Callie and Kayden
7. Seth and Greyson



Come di solito ormai sappiamo… le continue delle serie ci fanno sempre desiderare un po’ meno.
Infatti, come avete potuto notare (se non l’avete ancora fatto ve lo dico io), il voto dal primo volume al secondo si è abbassato.
Come mai? Vi chiederete voi… ovvio, volete delle spiegazioni ed io sono prontissima a darvele perché così deve essere.
Iniziamo subito dalle cose che mi sono piaciute perché sono quelle più importanti, dopotutto un otto di votazione non è mica poco. Vi pare?
Allora, quello che mi è piaciuto…
Indubbiamente i protagonisti mi sono continuati a piacere anche se qui e lì le cose tentennavano, ma questo ve lo dirò nei lati negativi. Di certo si comprende che il protagonista indiscusso di questo libro sia Kayden.
Mi è piaciuto il suo essere in conflitto perenne con la sua parte buona e quella cattiva. Anche se, perdonatemi, io proprio non li capisco gli autolesionisti. Non ne comprendo questa voglia di evadere, questa voglia di sentirsi vivi provando il dolore… bha… vi giuro è una cosa che non riesco proprio a inquadrare. Per fortuna ho passato la fase dell’adolescenza (con tutti i suoi difetti) dove per dare contro alla tristezza, alla frustrazione, bastava suonare al citofono del tuo migliore amico e andare a mangiare un gelato. Ok che le cose sono cambiate e si sono evolute ma onestamente preferisco di molto un gelato che una lametta sulla mia pelle. Gesù, già il pensiero mi fa svenire. Io e il sangue non siamo molto amici.
Insomma, togliendo l’autolesionismo, il percorso di crescita di Kayden mi è piaciuto veramente tanto. Ho sventolato i pon pon quando ha deciso di volerne parlare con qualcuno del suo problema e di quello del padre.
Altra cosa che mi è piaciuta è stata Callie, anche se poi vi dirò il risvolto della medaglia, la sua pazienza e la sua autodeterminazione mi ha fatto fare tanti complimenti per lei.
Ho adorato proprio tanto sia Luke che Seth. Li adoro insieme e secondo me Seth è l’amico che tutti dovremmo avere nelle nostre vite. Altro che un amore idilliaco, datemi un amico che mi sia accanto e che mi faccia sorridere per le cose più sciocche e io vi darò il mondo.
Mi è piaciuto ancora lo stile di scrittura dell’autrice, semplice ma coinvolgente.

Ma per tutte le medaglie, il risvolto ci deve essere per forza. E allora si aprano le pisquille che non mi sono piaciute.
Oltre all’autolesionismo che dicevo prima, che mi ha fatto arrabbiare come poche cose nei libri, non mi è piaciuto moltissimo il comportamento di Callie nel voler sostenere per forza di cose le vicende di Kayden. Ho trovato molto opprimente il suo volerlo accompagnare dal terapeuta e parlare insieme con lui delle sue paure. Il suo volerlo continuamente spronare. Non che sia un male ma alle volte avrei voluto urlarle: LASCIAGLI IL SUO SPAZIO! Chi ha un problema di quel genere, deve essere lui in primis a rendersi conto del male. Non puoi fare le sue veci!
Un’altra cosa che non mi è piaciuta è il modo in cui l’autrice ha affrontato il problema “padre ingombrante” semplicemente facendolo sparire. Mi è partita la canzoncina “ti piace vincere facile? Ponsi ponsi pon pon pon” insomma… non poteva far avere un riscontro padre-figlio? Non sarebbe stato meglio vedere un Kayden dirgliene quattro, fare le valige e sbattere la porta mandando al diavolo la stronza madre tutta impettita e il bastardo padre aggressivo? Avrei goduto molto di più. Ma farli sparire… da un momento all’altro… bho, mi ha illuso.
Ultima cosa che non mi è piaciuta è che a tratti la storia è noiosa, se faccio un confronto con il primo volume, il secondo ci ho messo molto tempo a finirlo, essenzialmente non c’è niente di pepato che ti fa tenere la curiosità a mille mentre leggi.

Insomma, il libro è promosso a pieni voti indubbiamente ma qui e lì nella storia c’è qualcosa che non mi ha convinto a pieno.
Voi che ne pensate? Lo avete letto, non lo avete ancora fatto?
Io aspetto i vostri commenti per chiacchierare allegramente.

Ila




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