Wela dolci nuvoline.
Oggi vi parlerò del secondo volume della serie delle
coincidenze, ne abbiamo parlato del primo un po’ di tempo fa e bisogna
continuare la serie per forza. Venite con me a scoprire la vita di Callie e
Kayden.
- Titolo: Con te sarà per sempre
- Autore: Jessica Sorensen
- Casa editrice: Newton Compton
- Numero pagine: 308
- Da leggere o no? Certo! Bisogna concludere la storia tra i nostri due bei protagonisti.
- Voto: 8
Voto copertina:
La storia tra Callie e Kayden continua e con esse i segreti
che nascondevano sono venuti a galla.
Callie ammette la sua debolezza nel procurarsi il vomito
quando la paura le soffoca il respiro e Kayden, davanti alla realtà, dovrà fare
i conti con il suo essere autolesionista.
Dopo la ferita che gli ha inferto il padre e dopo il suo
tentato suicidio le cose per Kayden sembrano affondare in uno stagno fatto di
paura e autocommiserazione.
Ma sarà con l’aiuto di Callie che tenterà di risollevarsi,
di non soccombere alla paura, alle minacce dei genitori, ma soprattutto dalla
sua concezione personale che ha della sua vita.
Il percorso di Callie e Kayden di certo non sarà facile ma
si renderanno conto che solo stando uniti e solo facendo affidamento l’uno
sull’altro saranno capaci di affrontare quel passato così pesante che tutti e
due nascondono sulle spalle.
1. Con te sarà diverso (recensione QUI)
2. Con te sarà per sempre
3. Con te sarà un disastro
4. Con te sarà uno sbaglio
5. The Certainty of Violet & Luke
6. The Resolution of Callie and Kayden
7. Seth and Greyson
2. Con te sarà per sempre
3. Con te sarà un disastro
4. Con te sarà uno sbaglio
5. The Certainty of Violet & Luke
6. The Resolution of Callie and Kayden
7. Seth and Greyson
Come di solito ormai sappiamo… le continue delle serie ci
fanno sempre desiderare un po’ meno.
Infatti, come avete potuto notare (se non l’avete ancora
fatto ve lo dico io), il voto dal primo volume al secondo si è abbassato.
Come mai? Vi chiederete voi… ovvio, volete delle spiegazioni
ed io sono prontissima a darvele perché così deve essere.
Iniziamo subito dalle cose che mi sono piaciute perché sono
quelle più importanti, dopotutto un otto di votazione non è mica poco. Vi pare?
Allora, quello che mi è piaciuto…
Indubbiamente i protagonisti mi sono continuati a piacere
anche se qui e lì le cose tentennavano, ma questo ve lo dirò nei
lati negativi. Di certo si comprende che il protagonista indiscusso di questo
libro sia Kayden.
Mi è piaciuto il suo essere in conflitto perenne con la sua
parte buona e quella cattiva. Anche se, perdonatemi, io proprio non li capisco
gli autolesionisti. Non ne comprendo questa voglia di evadere, questa voglia di
sentirsi vivi provando il dolore… bha… vi giuro è una cosa che non riesco
proprio a inquadrare. Per fortuna ho passato la fase dell’adolescenza (con
tutti i suoi difetti) dove per dare contro alla tristezza, alla frustrazione,
bastava suonare al citofono del tuo migliore amico e andare a mangiare un
gelato. Ok che le cose sono cambiate e si sono evolute ma onestamente
preferisco di molto un gelato che una lametta sulla mia pelle. Gesù, già il
pensiero mi fa svenire. Io e il sangue non siamo molto amici.
Insomma, togliendo l’autolesionismo, il percorso di crescita
di Kayden mi è piaciuto veramente tanto. Ho sventolato i pon pon quando ha
deciso di volerne parlare con qualcuno del suo problema e di quello del padre.
Altra cosa che mi è piaciuta è stata Callie, anche se poi vi
dirò il risvolto della medaglia, la sua pazienza e la sua autodeterminazione mi
ha fatto fare tanti complimenti per lei.
Ho adorato proprio tanto sia Luke che Seth. Li adoro insieme
e secondo me Seth è l’amico che tutti dovremmo avere nelle nostre vite. Altro
che un amore idilliaco, datemi un amico che mi sia accanto e che mi faccia
sorridere per le cose più sciocche e io vi darò il mondo.
Mi è piaciuto ancora lo stile di scrittura dell’autrice,
semplice ma coinvolgente.
Ma per tutte le medaglie, il risvolto ci deve essere
per forza. E allora si aprano le pisquille che non mi sono piaciute.
Oltre all’autolesionismo che dicevo prima, che mi ha fatto
arrabbiare come poche cose nei libri, non mi è piaciuto moltissimo il
comportamento di Callie nel voler sostenere per forza di cose le vicende di
Kayden. Ho trovato molto opprimente il suo volerlo accompagnare dal terapeuta e
parlare insieme con lui delle sue paure. Il suo volerlo continuamente spronare.
Non che sia un male ma alle volte avrei voluto urlarle: LASCIAGLI IL SUO
SPAZIO! Chi ha un problema di quel genere, deve essere lui in primis a rendersi
conto del male. Non puoi fare le sue veci!
Un’altra cosa che non mi è piaciuta è il modo in cui
l’autrice ha affrontato il problema “padre ingombrante” semplicemente facendolo
sparire. Mi è partita la canzoncina “ti piace vincere facile? Ponsi ponsi pon
pon pon” insomma… non poteva far avere un riscontro padre-figlio? Non sarebbe
stato meglio vedere un Kayden dirgliene quattro, fare le valige e sbattere la
porta mandando al diavolo la stronza madre tutta impettita e il bastardo padre
aggressivo? Avrei goduto molto di più. Ma farli sparire… da un momento
all’altro… bho, mi ha illuso.
Ultima cosa che non mi è piaciuta è che a tratti la storia è
noiosa, se faccio un confronto con il primo volume, il secondo ci ho messo
molto tempo a finirlo, essenzialmente non c’è niente di pepato che ti fa tenere
la curiosità a mille mentre leggi.
Insomma, il libro è promosso a pieni voti indubbiamente ma
qui e lì nella storia c’è qualcosa che non mi ha convinto a pieno.
Voi che ne pensate? Lo avete letto, non lo avete ancora
fatto?
Io aspetto i vostri commenti per chiacchierare allegramente.
Ila
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