Bentornate nuvole!
Novembre sta ormai per finire e mi tocca l’arduo compito di
recensire l’ultimo libro degli #autoriemergenti di questo mese.
Vi confesso, già da ora, che la voglia di leggere questo
libro l’ho avuta da tipo mesi e mesi.
Come sarà andata?
Ve lo dico subito…
- Titolo: Rainy Days
- Autore: Antonella Senese
- Numero pagine: 308
- Da leggere o no? Mai domanda fu più difficile… con i dovuti accorgimenti, potrebbe essere una bella lettura.
- Voto: 18 politico (6-)
Voto copertina:
Liam è tornato. Dopo anni di silenzio e di una vita di
successo, ma fugace, torna sui suoi passi.
Torna ad una vita più tranquilla, a dei ricordi dolorosi, a
degli amici che gli hanno voltato le spalle e torna alla donna che ama ma che non si
ricorda di lui.
Rain non ricorda il suo passato, quella che era e quali
erano i suoi sogni. Da suo fratello e i suoi amici ha saputo che era una
maestra, che i suoi genitori sono morti e che l’incidente di cui è stata
vittima le ha procurato dei problemi.
Non sa che in quell’incidente ha perso Neil, il suo
fidanzato e non ricorda che con loro c’era il fratello del suo ragazzo, Liam.
Liam guarda Rain da lontano, timoroso di avvicinarsi,
assediato dalle sue colpe e dalle sue paure. La guarda farsi varco nella nuova
vita che ha scombussolato i piani di tutti i vecchi amici.
Ma alle volte il cuore decide per noi, o semplicemente il
destino.
Quando Liam si avvicinerà scoprirà che niente potrà più
tenerlo lontano da quella ragazza che ha sempre amato, che lei è diventata il
suo ossigeno e la sua parte vitale.
Rain dal canto suo, sentirà di conoscere quell’uomo. Di
sentirlo familiare, come una persona che in un'altra vita ha già conosciuto.
Sarà vero?
Un passato da scoprire, delle colpe da espiare e un amore da
vivere. Tutto questo è “Rainy Days”.
Chi mi legge ormai da tempo, sa che io (Ila) amo i libri
strappa lacrime. Amo quei libri tormentati, pieni di problemi, pieni di
angoscia e che alimentano la mia ansia.
Tutto molto bello.
Perciò potete immaginare che come ho adocchiato la trama di
questo libro il primo pensiero che ho avuto è stato QUESTO LIBRO DEVE ESSERE MIO!
E senza non poche aspettative ho iniziato a leggere questo
libro, mettendo da parte anche un altro che avevo iniziato ormai da giorni.
L’inizio del libro è molto bello: un lui tormentato, una lei
fragile e paurosa. Wao, è il libro per me.
Liam è pieno zeppo di cavilli mentali, di colpe su colpe,
chissà mai cosa gli sarà successo.
Rain mi ha fatto subito tenerezza, per il suo modo
impacciato di porsi, di parlare. Tutto dovuto alle conseguenze dell’incidente.
Mi piaceva il libro, molto.
Ma come avete notato ho usato un tempo passato.
Perché più leggevo, più non capivo. Più loro piangevano, più
io mi sbalordivo. Più il libro si dilungava, più io mi annoiavo.
Il libro ha iniziato a perdere di consistenza quando mi sono
stufata nel vedere tutti quei piagnistei, quando per la centesima volta Liam si
piange addosso senza reagire credendo che lui sia il colpevole di tutto e ci
mancava pure che si desse la colpa per la fame del mondo, quando ad un tratto l’autrice ha dimenticato
che Rain sia una ragazza impacciata e sensibile e ha iniziato a farla essere
combattiva e agguerrita.
Insomma, la trama è come se si fosse rovesciata ma non nel
senso buono.
Perché se si fosse trattato di una crescita dei personaggi,
ben venga. Ma fino alla fine abbiamo avuto Liam che cade per terra piangente
per ogni minima cosa e Rain che scappa via.
La storia era davvero bella se presa in un modo diverso, non
parlo a livello di scrittura perché ho visto che l’autrice è molto capace. Però
è nel fatto di monitorare gli eventi che mi ha annoiata… i capitoli seppur
brevi, sono stati tanti. Tanti ma con poca sostanza. Da un capito all’altro
cambiava poco se non una frase quasi sempre a fine capitolo che ti buttava lì
un accenno di qualcosa della trama. Insomma, era quasi uguali i capitoli uno
dall’altro.
Altra cosa che ho notato è la presenza massiccia dei
dialoghi. Molte volte ci sono più dialoghi che descrizioni.
Insomma secondo me, il mio insignificante parere (ve lo
ricordo sempre), la trama è bella, mi piace molto la storia del ragazzo che ama
la donna del fratello. Ma c’è qualcosa (forse più di qualcosa) che non mi ha
convinta. Detto tra noi, ho trovato più interessante Jay, un protagonista
secondario, rispetto ai due principali.
Non lo so… è come quando all’università ti danno il
diciotto, io sento di darlo a questa storia. Non mi ha convinta ma non la
boccerei del tutto.
Provate a leggerla anche voi e fatemi saper cosa ne pensate.
Io vi saluto e vi auguro che il mese sia andato al meglio e
spero che quello nuovo vi dia tante soddisfazioni anche in campo delle letture.
A presto!
Ila
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