sabato 11 maggio 2019

Recensione: Vai tranquillo



Titolo: Vai tranquillo
Autore: Filippo Caccamo
Casa editrice: Mondadori
Numero pagine: 193
Voto storia: ⭐️⭐️⭐️
Voto copertina: ☁️☁️






"Questo è il primo giorno in cui infrango il mio programma di studi, e il programma è iniziato due giorni fa. Non male direi." La vita dello studente universitario è già dura di per sé. Se poi sei uno studente pendolare e per giunta fuoricorso, allora le cose si mettono male. Malissimo. Ad Andrea mancano quattro esami per laurearsi in Scienze politiche, gli mancano già da un po' a dire il vero, ma è come bloccato. Con una sorella fashion blogger, una fidanzata difficile e un gruppo di amici già laureati, gli sembra di combattere contro un invincibile Leviatano, l'università, o forse se stesso. E si barcamena come può tra esami e bocciature, innamoramenti sul treno, il sogno di scrivere un romanzo, la paura di non laurearsi mai. "Al prossimo esame studierò tutto, così non rischierò la bocciatura; la prossima volta che mi troverò solo con lei la bacerò: c'è sempre una prossima volta nella vita, in cui riporre le nostre speranze. Solo che molto spesso si rivela una merda, e noi inconsciamente lo sapevamo già."

Il libro , di non molti capitoli, è riuscito a prendermi efficacemente soprattutto per il tema: quello universitario.
Anche io, come Andrea, ho frequentato la Statale e anche io sono andata un anno fuori corso (ragioni abbastanza ovvie avendo avuto Ginevra), il che è stato tutto abbastanza suggestivo.
Per tutto il resto non c’è molto da dire, non è stato brutto, non è stato particolarmente pieno di colpi di scena (eccetto uno che non posso spoilerare), ha solo sottolineato una tematica onnipresente nella vita di qualsiasi ragazzo, che un po’ per sfortunata è un po’ per fortuna, si trova a frequentare l’università. Studiare non piace, a maggior ragione quando ciò che ci piacerebbe fare da grandi perde il punto apice nelle nostre vite e si trasforma in un qualcosa di così lontano e poco raggiungibile che ci fa perdere ogni speranza. Andrea è un ragazzo senza nessuno stimolo e il caso vuole che ritrovi la sua nuova vita una volta chiusa quella vecchia con un evento abbastanza sconvolgente. Le porte in faccia aiutano!


Quindi se avete bisogno di cambiare vita fatelo con una bella terapia d’urto che non guasta mai.
Il testo scritto abbastanza scorrevole, si capisce che si tratti della prima esperienza del nostro scrittore , però poco importa.
Poche pagine, ma tutto sommato ben riuscite.
Io lo leggerei solo-solo per rendersi conto che ci sta qualcuno peggio di noi e che se anche il peggio si è rialzato con successo può riuscirci chiunque.
Detto ciò lascio a voi la lettura e se volete anche i commenti.


Erika

1 commento:

  1. Libro molto interessante, scorrevole e adatto non solo a chi ha deciso di intraprendere il percorso universitario, ma adatto anche a qualunque studente si senta in crisi con lo studio e pensa di non potercela fare. Questo libro ti insegna a non mollare mai, a faticare e lavorare sodo per poter ottenere ciò che si vuole, e a rendersi conto delle piccole belle cose che circondano la nostra quotidianità. Mi è piaciuto molto il rapporto e legame stretto con la famiglia, in particolare la sorella, e il rapporto con la sua migliore amica. Per niente scontanti. In molti altri libri solitamente i genitori sono separati o si hanno brutti rapporti coi fratelli, ma in questo caso no.
    Caccamo ha spaccato.

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