venerdì 7 dicembre 2018

Recensione: Amami per quella che sono


Ciao nuvoline!
Oggi siamo state coinvolte nel Reviw Party di una nuova autrice emergente sul panorama letterario italiano. Anche se la copertina non mi ha conquistato (infatti non è il massimo della vita se proprio vogliamo dirla tutta), il romanzo non è male.
Scopriamolo assieme!



  • Titolo: Amami per quella che sono
  • Autore: Lucia Iannone
  • Pagine: 216
  • Voto: quasi 8



Voto copertina:


I tatuaggi, le auto veloci e le moto da corsa sono le sue passioni, diventare una regista di successo è il suo sogno. Madison è giovane, bella e determinata e si trasferisce da Londra a New York per cogliere un’occasione d’oro per la sua carriera. Delusa dall'amore e intenzionata a non farsi più ingannare da nessun uomo, Madison incontra Trevor Sullivan, un bellissimo ragazzo che però ha tutta l’aria di essere un Don Giovanni. Trevor diventa da subito la persona su cui Madison riversa la sua sete di vendetta e tra sesso, liti e giochi psicologici, i due s’incontreranno scontrandosi: ognuno forte del proprio carattere e delle proprie esperienze pregresse ma entrambi bisognosi di innamorarsi davvero e per sempre. La loro relazione combattuta, tra alti e bassi, dovrà fronteggiare molti ostacoli tra cui il passato di Madison che ritornerà per ferirla ancora e un’insidia nel presente che tenterà di distruggerle la vita. Nonostante la presenza di Trevor e dei suoi nuovi amici newyorkesi, Madison dovrà ancora una volta combattere da sola i suoi demoni e trovare la forza di superare le sue paure.


Questo romanzo non mi ha convinta del tutto e non so nemmeno perché. L’ho letto abbastanza velocemente, tuttavia non mi ha dato nulla. Sapete quei romanzi che vi servono per staccare un po’, ma che anche se non li leggevate era la stessa cosa?
Ecco, io non voglio fare la persona rompipalle e puntigliosa, perché servono anche romanzi così, ma non possiamo spacciare per opera letteraria ciò che non lo è.
Lo stile dell'autrice riesce a rendere la lettura fluida e veloce, i personaggi sono ben delineati attraverso un punto di vista alternato. C’è abbastanza spazio all’introspezione, tuttavia senza dire nulla di particolare.
Gran parte del romanzo è basata su un argomento ben delineato: la vendetta, un piatto da consumare freddo, che diventa ancora più interessante se stiamo parlando di un bello e affascinante, sicuro di sé al punto di essere arrogante. Conquistarlo e farlo soffrire è diventa l’ossessione della nostra protagonista.
Ma chi è questo uomo? Trevor. Il classico protagonista dei romanzi romance.


Dopo serate di passione, battibecchi e incomprensioni, quando sembra che i due siano sulla strada giusta per trovarsi, ecco il pericolo in agguato, una minaccia che potrebbe avere conseguenze tragiche e distruggerli per sempre.

Leggere self a volte non è la scelta migliore, a volte sì.
Quindi lascio a voi l’ardua sentenza… leggere o non leggere questo romanzo?
Fatemi sapere.


Roberta



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