martedì 18 settembre 2018

Recensione: Drive


  • Titolo: Drive
  • Autore: Kate Stewart
  • Casa editrice: Triskell
  • Pagine: 368
  • Da leggere? Ni
  • Voto: 6


Voto copertina:


Buon salve nuvole belle. 
Come sta andando in famigerato rientro dalle vacanze? O chi di voi è riuscito a ritagliarsi qualche altro giorno  per se?
Che poi io continuo a parlare con voi, ma voi ascoltate? Ci siete? Leggete? Me lo chiedo spesso, alla fine mi arrendo e attendo di poter finalmente ricevere dei vostri pensieri personali quando leggerete qualche nostra recensione. 

Comunque, il mio rientro dalle vacanze non è mai esistito perché di vacanze ne ho avute meno di zero, il marinaio mi aveva promesso una bella fuga d'amore una volta tornati tutti a casa... ma sapete che fine fanno le promesse di un marinaio? Spariscono!!! 
Che poi il mio è un po' speciale, però l'indole rimane pur sempre quella! In tutti i casi io ci spero ancora, ogni tanto le sorpresine carine gli riescono bene (non vedo una sorpresa da chissà quanto tempo, credo di aver dimenticato perfino la sensazione.... voglio chiedere il divorzio! Ahahah)
Avrei voluto raccontarvi qualcosa di più nel breve spazio che mi ritaglio, ogni volta, all'inizio delle mie recensioni, ma stavolta non bolle nulla in pentola se non il mio colorito pallido di una Estate che non ha mai avuto il sapore di Estate se non in brevi attimi, molto brevi- tanto brevi che non ricordo nemmeno cosa si provi.


Quindi... Nulla gente, volevo parlavi di questo nuovo libro <<DRIVE>> che non so per quale motivo avevo sempre nella testa il vago ricordo di “Uno splendido disastro” tipo eco o fantasma del passato. Insomma una situazione bella perché ricordo di aver divorato quel libro e brutta perché mentre leggevo questo alle volte avevo dei momenti di nostalgia e anche noia. Non fraintendetemi, il libro non mi è dispiaciuto, anzi ho gradito abbastanza però alle volte diventava un tantino tanto noioso e sinceramente di leggerlo mi stancavo. Sopratutto ad un certo punto della lettura devo ammettere di aver SALTATO letteralmente alcuni capitoli, molto velocemente, passando al nocciolo della questione. 



Estella è una ragazza latina, come le piace specificare, giunta ad Austin, ospitata cordialmente dalla sorella maggiore Paige per iniziare la sua vita da studentessa universitaria lasciandosi alle spalle un passato da groupie per un cantante un po' stupido ma di cui si era invaghita follemente; insomma ha una passione per la musica e un sogno nel cassetto: giornalista, in particolare nel mondo della musica. Ma indovinate un po' cosa accade quando il suo unico intento è concentrarsi solo su stessa e sulla sua carriera? Si innamora del migliore amico della sorella, Reid, nonché batterista e con l'aria di bello e dannato mezzo sfigato, che poi tanto sfigato non è ma lui ci tiene ad attenersi al copione e e quindi niente, fa lo sfigato dannato bello da morire che fa impazzire la nostra Stella.

Stella mi piace, non voglio assolutamente negare il mio amore per questa giovane donna senza filtri e un amore smisurato per la musica, le riconosco anche un certo talento. Mi piace anche il fatto che sia bella, figa e sexy e lo sappia anche lei, per lo meno ci saltiamo tutta quella parte delle insicurezza che già bastano le nostre, ci mancano solo quelle dei libri che ci piace tanto leggere. Sarebbe un circolo vizioso a cui non voglio prendere parte e che trovo abbastanza ridicolo, perché se sei figa e bella lo sai, allo specchio ti ci guardi tutte le mattine della tua vita -anche solo per lavarti i denti- e quindi non hai bisogno di un uomo bello e fatto te lo venga a dire. No? Almeno io la vedo così, poi oguni di voi potrebbe dirmi anche tutto il contrario con tesi a sostegno, ma rimarrei comunque ben salda al mio punto di vista sulla questione. Detto ciò, dicevo..Stella sa il fatto suo e non nasconde in alcun modo il suo essere, perciò UN PUNTONE ENORME A FAVORE DELLA NOSTRA GIOVANE PROTAGONISTA. 


Cosa non mi piace del libro? L'impostazione della love story: inizia tutto sparato su questa super storia, membri presi di qua- leccate piene di passione di la- frustrazioni e marcio dentro un po' sparso da tutte le parti e poi? Poi niente, loro due si mollano per ragioni abbastanza opinabili e il libro magicamente entra in un limbo, dove lei si mette con il capo per il giornale per cui inizia a lavorare una volta finita la sua storia con Reid, a cui io non ho retto per nulla e ho preferito passare abbastanza avanti per non perdere la voglia di leggerlo. 


Ovviamente la maggior parte dei libri tende a dare questa impostazione, quindi mi potreste rispondere che allora ho sbagliato tutto nella vita e che fino ad oggi non ho mai realmente letto un libro, avete ragione anche io lo penserei, però questo mi ha trasmesso questo ad un certo punto e quindi ritengo giusto condividerlo con voi. Qualcosa ad un certo punto mi è mancato e una leggera noia ha iniziato ad aleggiare tra me e loro. Potrei parlarvi anche di Raid e dei suoi problemi sul mondo e sulla vita, ma sinceramente non ho molta voglia di ripetermi quindi lascerò a voi questo qualora decideste di leggerlo. 
Io una piccola opportunità gliela darei, poi sta a voi decidere se faro o meno. 

Ci sentiamo presto 

Erika 



Nessun commento:

Posta un commento