mercoledì 26 settembre 2018

Recensione: American Asshole



Buongiorno nuvoline!
E a volte ritornano…. E ritorno anche io, con una succulente news che ci arriva dritta dritta dall’America. L’autrice mi piace molto e ho letto ogni suo romanzo, quindi quando mi è stata offerta l’opportunità di leggere in anteprima American Asshole (Un Bastardo Made in US) non ho assolutamente potuto rifiutare. Purtroppo la lettura non è stata molto entusiasmante e per nulla all’altezza della saga The Submissive.
Volete sapere perché? Non vi resta che continuare nella lettura!

·      Titolo: American Asshole
·      Autore: Tara Sue Me
·      Pagine: 238
·      Sarà tradotto: Probabilmente no
·      Da leggere sì o no? Non è che mi abbia entusiasmato così tanto
·      Voto: 7 +


Voto copertina:

Mia Matthews non è mai stata una fan di del suo competitor Tenor Butler e quando scopre di essere dovergli rimborsare un debito di 25mila dollari…. Beh, si sente cadere il mondo addosso. Adesso non può più fare finta che il belloccio non esista, deve assolutamente tirarsi fuori dai pasticci e fare appello al suo lato umano.
Che, naturalmente, sembra non esistere.
Tenor è uno bastardo senza paragoni e vuole solo essere rimborsato. Mia non sapeva nulla di tutto questo? Nessun problema, non è affar suo. Anzi, ha già in mente una soluzione. La donna può chiudere la propria azienda di consulenza per cuori solitari e lavorare per lui per cinque anni.
Ma stando vicino a lei scopre due cose:
1) Forse non è stata una buona idea lavorare con lei;
2) Mia lo odia da morire.

Quando una minaccia rischia di far affondare entrambi, Mia e Tenor si ritrovano a lavorare insieme e non possono negare l’attrazione che scorre nelle loro vene.
La loro storia d’amore potrebbe scoppiare oppure è troppo tardi?





Rispetto ai romanzi ai quali Tara ci ha abituato, questo è decisamente più breve… ma molto molto carino. Ho capito che sarebbe stata una lettura interessante non appena ho letto la sinossi: anche se non sono una super fan delle storie da nemici ad amanti, amo una buona storia d’amore in ufficio (quanti romanzi ho letto dove il capo si innamora della segretaria? QUANT?? Tantissimi e tutti bellissimi) e quindi ero più che decisa a leggere anche questo. 

E i successivi della serie, naturalmente.
La lettura non è stata malaccio, anche se poteva andare decisamente meglio. Non so voi, ma da una autrice come lei mi aspettavo delle torbide scene passionali e qualcosa di diverso, invece le scene di sesso sono state abbastanza noiose e nulla di fuori dal normale. Ok, abbiamo a che fare con protagonisti diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati. Per una volta l’autrice non parla di sottomesse, flagellatori, dungeon e dominatori seriali, ma di un CEO super affascinante e una donna indipendente con le contro palle. Però… però alla fine si ritorna sempre lì.
Apprezzo di più una sottomessa che sa quello che desidera e non ha paura a prenderselo piuttosto che una donna che a letto ha paura a spiegare al suo partner cosa fare per aiutarla a raggiungere l’orgasmo. Aspettavo questa scena come aspetto l’ultima stagione di Game of Thrones e, purtroppo, sono rimasta delusa! Il romanzo è finito sul più bello.
Troppo corto! E, nonostante la bella storia d’amore, troppo prevedibile.




Tenor è un bel personaggio: amministratore delegato super carismatico ma dal cuore tenero. È raro trovare protagonisti del genere, andrebbero protetti come i panda. Anzi, credo che sia stato il punto di forza del romanzo. Quindi non capisco perché nel titolo sia citata la parola Asshole (= stronzo o bastardo) dato che è una completa contraddizione con il carattere del personaggio. Il lettore capisce da subito le intenzioni del protagonista e soffre con lui: le storie d’amore in ufficio sono sempre molto contrastate, c’è quella linea sottile che non si può superare… Sono così belle! Tenor adora Mia e non si lascia scoraggiare dai suoi rifiuti. Ha a che fare con una donna molto forte, ma quando si lascia andare è perfetta per lui.


American Asshole è una lettura veloce, parla d’amore e delusione, di una donna che ha perso tutto e di un uomo che combatte ogni giorno per scindere il bene dal male. Protagonisti intelligenti e forti… anche se non adatti al titolo.
Consigliata? Sì.
Speriamo la traducano? Certamente!

Ci sentiamo presto con la prossima novità made in US!
Un abbraccio e… buona lettura!


Roberta




Nessun commento:

Posta un commento