sabato 11 agosto 2018

Recensione: La vendetta delle single


  • Titolo: La vendetta delle single
  • Autore: Tracy Bloom
  • Casa Editrice: Newton
  • Pagine: 232
  • Da leggere o no? Va letto lo stesso
  • Voto: 6


Voto copertina:

Buon salve nuvole e buone vacanze estive ancora e ancora.
Se siete in ferie fatemi sapere come sta andando raccontandomi qualche piccola storiella estiva magari. Chi non ne ha mai avuta una? 
Prima ancora dell’acqua calda furono inventate le love-summer stories. Un indescrivibile sentimento incontrollato prende il sopravvento nelle nostre menti libere e spensierate fino al punto più cruciale in cui la passione tocca il culmine e poi... poi svanisce tutto con la stessa magia. A voi è mai successo?
Prima di diventare mamma di Ginevra ho conosciuto diversi flirt estivi, perfino Gio era solo una piccola storiella estiva. Sarebbero dovute essere due settimane intense, dopo il suo rientro in terra ferma e prima della mia partenza nella città dove mi ero trasferita per studiare.
Insomma era stato tutto quanto calcolato così bene che alla fine ci siamo rimasti fregati. Ci siamo perdutamente innamorati l’uno dell’altro fino al punto di non poter più fare a meno.
È stato magico e lo è ancora adesso.


Succede però anche tutto il contrario e non è neanche quello da fare schifo. Io ho sempre amato quei piccoli fuocherelli di paglia. La magia è al mille per mille e idem la spensieratezza. È perfino terapeutico. Il fatto che alla fine passino é anche un problema in meno, sapete che noia le storie con gente che pensa di saper gestire una vera relazione e invece si fa prendere da ansie e gelosie inutili? Troppo complicata!

In tutti i casi quello di cui vi voglio parlare non c’entra assolutamente nulla (come la maggior parte dei miei interventi se ci pensate). Oggi infatti vi parlo di un libro abbastanza divertente: “La vendetta delle single”. 
Suzie è una giovane giornalista con un incontrollato amore nei confronti dell’amore a tal punto che finisce sempre per illudersi da quando era solo una ragazzina e frequentava la scuola. Crescendo il problema ha solo creato una montagna di delusioni d’amore e innumerevoli ex. Ex che poi alla fine non erano mai quello che lei pensava fossero: solo degli emeriti stronzi. O forse lei fin troppo facilmente fantasiosa. Alla fine grazie a Drew, un amico e anche collega, riuscirà a prendere coscienza del suo problema dando inizio alla sua vendetta personale nei confronti dei suoi amori passati e andati in fallimento nel giro di poco tempo.

Benché il libro risulti particolarmente semplice, alla fine è uno svago dalla realtà che rende piacevole il tutto. Suzie rappresenta quel genere femminile che dai tempi dei tempi ha sempre avuto un ruolo succube nelle proprie relazioni semplicemente perché a quanto pare, molte volte, essere troppo romantici non è per niente salutare. 


Bisognerebbe incontrare qualcuno altrettanto romantico fino a toccare il romanticismo più estremo, ma non credo che neanche in quel caso faccia bene. Il troppo, in tutti i casi, non è per nulla salutare e bisognerebbe trovare, sempre in tutti quei famosi casi dove il troppo è veramente troppo, un qualcosa di terapeutico che ci faccia rinsavire. Suzie poi va beh.... forse degenera un pochetto tanto, ma in fin dei conti occorrono delle terapie d’urto che facciano in modo di aprire gli occhi e uscire dal mondo delle favole. Ok unicorni e marshamellow, ma non esageriamo. 
Io, comunque, voto a favore di questa protagonista femminile: certo non le faccio vincere L’Oscar, ma la premio ugualmente per la sua simpatia e il non perdersi mai d’animo. Rappresenta, in fin dei conti, la ragazza semplice e comune a cui tutte noi riusciamo facilmente ad accostarci senza dover per forza volare alto con la fantasia. Non so voi, ma non sono di certo favorevole al genere di donna zerbino ma quella semplice, che non è più tanto semplice incontrate, assolutamente si. 


Il resto della storia la lascio a voi sperando possa piacervi e farvi sorridere come è accaduto a me.

Buona lettura

Erika


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