Buon pomeriggio carissime nuvoline.
Oggi vi parlo di un libro che sul web è stato abbastanza
chiacchierato e che ho trovato adattissimo alle temperature, ormai, caldissime.
Chi mi segue su instagram sa che ho avuto un rapporto
travagliato con lui, vediamo subito perché…
- Titolo: The player
- Autore: Vi Keeland
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Numero pagine: 309
- Da leggere? Moooooolto bello
- Voto: 8
Voto copertina:
La prima volta che Dalilah incontra Brody Easton lo fa per
un’intervista per il suo emittente televisivo nello spogliatoio della squadra
di football. Dalilah super impacciata e Brody bhè… è Brody… le si presenta con
solo un asciugamano in vita che sbadatamente lascia cadere.
Grande vergogna, grande imbarazzo.
Grande interesse.
Le interviste successive tra i due si tramutano in
battibecchi e lo spirito strafottente e farfallone di Brody subito esce allo
scoperto. E Dalilah ne ha paura perché con tipi come lui non ha mai avuto a che
fare.
Ma Brody ormai si è messo in testa di voler assaggiare quella
giornalista un po’ impacciata, figlia del più famoso giocatore di football e
quando Easton si mette una cosa in testa deve per forza portarla a termine. Ma
quello che ancora non sa è che Dalilah è un osso duro e di certo non è la
tipica ragazza di una sveltina.
Quando le cose tra i due si faranno più serie ecco che i
passati dei due tornano a bussare alle loro porte del cuore.
Da una parte una ragazza data ormai per dispersa ma che fa
ancora vibrare le corde di Brody.
Dall’altra un qualcosa che poteva essere ma che si è
interrotto come un sogno ad occhi aperti.
Difficoltà, ostacoli, passione e gelosia in un’unica storia
da divorare.
Hola chico!
Ahhhhhhh gli estintori che spengono il fuoco! Esiste una
cosa che riesca a far spegnere il bollore di una quasi trentenne? Ahahahahah
che simpatica oggi Ilaria… vado a buttarmi in mare.
Torniamo seri… benvenuti nella recensione di quest’oggi!
Questo è un libro focoso, divertente, passionale e
travolgente.
Dicevo all’inizio che chi segue la pagina su Instagram ha
letto che ho avuto un tragitto travagliato con questo libro. Mi spiego meglio:
all’inizio non mi stava prendendo più di tanto ma poi, come per magia, me lo
sono pappato tutto in due giorni circa.
Non so bene cosa sia successo, probabilmente il sarcasmo di
Brody è stato la causa scatenante ma devo ammettere che è una buona storia.
All’inizio tutto si centra tra Dalilah e Brody. È stato
bello vedere una ragazza che non va a letto con il giocatore di turno solamente
perché non riesce a mettere freno agli ormoni. Certo, Dalilah era attratta
tantissimo da Brody ma ha chiarito che non va a letto solo per una questione
carnale. Ci deve essere anche della complicità fuori dal letto.
E Brody inaspettatamente… accetta! Non perdendo la sua parte
ironica e accattivante da “molestatore”.
Perciò all’inizio ci sono loro e il loro rapporto che inizia
a crescere.
Poi ci inoltriamo sempre di più nei loro passati e qui si
scoprono cose che ovviamente non starò qui a dirvi e personalmente la storia è
diventata molto più interessante da qui in poi.
Passato che ritorna, passato che mette zizzania ma tutto
sommato un passato che passa.
Il mio protagonista preferito è stato Brody, con il suo
carattere sarcastico, puttaniere ma assolutamente profondo. Mi piaceva
tantissimo vederlo preso da Dalilah, darle completamente fiducia e non filarsi
nessuno se non lei. Ci ho visto una sorta di devozione.
Insomma… il libro mi è piaciuto. Seppur sia partito un po’
in salita mi ha convinto totalmente. Mi ha fatto commuovere anche in alcuni
passaggi, complice il mio cuoricino tenerone di questo periodo.
Lo stile di scrittura è piccantino, scorrevole e delizioso.
È la prima opera che leggo dell’autrice ed è totalmente promossa. Bel lavoro!
Io non vedo l’ora di leggere “Beautiful mistake” una sorta
di seguito (con personaggi diversi) a questa storia.
Voi avete letto questo libro? Che ne pensate?
Ovviamente siete liberi di farmi sapere e sappiate che
potete trovarci sui social sempre con il nome di AnniDiNuvole.
Io vi saluto e ci rivediamo alla prossima rubrica.
Un abbraccio.
Ilaria
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