Ciao bimbe!
Oggi ci ributtiamo nel mondo dei self. Devo dire
che ultimamente questa parte del mercato dell’editoria non mi ha conquistato
molto… e purtroppo anche oggi devo sfatare un mito, un romanzo che, a quanto
pare, ha conquistato tutti ma non me.
Facciamo un respiro profondo e prepariamoci a
conoscere Will e Jess, protagonisti di…
- Titolo: Vicini
- Autore: Anna
Nicoletto
- Casa Editrice:
Romanzo self
- Pagine: 381
- Da leggere:
Preparatevi psicologicamente
- Voto: 6
Voto copertina:
[anche se non ho capito
cosa c’entri con il romanzo.]
Jessica Statton ha toccato il fondo.
Ora, teoricamente, non le resta che risalire.
Come se fosse così facile…
Il suo conto corrente non è mai stato così
depresso e, non potendo più psicologicamente sopportare l’elemosina della
migliore amica Sophie, Jess si vede costretta a trovare una nuova abitazione a
poco prezzo dato che la retta della clinica della nonna è notevolmente aumentata.
Jessica deve trovare una soluzione al più presto.
Fortunatamente ecco che il destino sembra venirle incontro proponendole una
stanza in un bell’appartamentino nel quartiere più malfamato di San Francisco:
il Loin.
Questo sì che è un colpo di fortuna!
Peccato che il suo affittuario, nonché
coinquilino, non sembra pensarla allo stesso modo.
William Scott naviga nei debiti. Ragazzo di
campagna, si è trasferito in città per rilevare la stamperia dello zio Mason
quando quest’ultimo, improvvisamente, muore d’infarto.
Per realizzare questo progetto ha mollato tutto:
lavoro part-time, brillante carriera universitaria nel noioso campo della
statistica e la fidanzata.
Eppure le brillanti idee per la stamperia non
hanno funzionato e si sono rivelate un nulla di fatto, tanto da ritrovarsi sul
lastrico.
Con un disperato bisogno di denaro.
William e Jessica sono due anime incompatibili che
la pensano diversamente su tutto.
La loro convivenza, forzata, probabilmente non
supererà lo scoglio del primo mese.
O no?
Le aspettative riguardanti questo romanzo erano
molto alte.
Ma davvero molto alte.
Del genere che ero sicura di aver trovato un self
capace di farmi sognare, innamorare e blablabla.
L’unica cosa degna di nota, invece, è la
copertina. Perché il manzo è decisamente notevole. Eppure, se ci pensiamo
meglio, non è che sia questo granché.
Aspettate che mi spiego meglio.
La mia domanda è… che c’entra quel ragazzo che si
sta per denudare in coperta per i nostri occhi famelici con la storia?
Beh, certamente è Will.
Ok.
Su questo non ci piove. Siamo tutti d’accordo.
Ma che c’azzecca con la storia? Will non lo
farebbe mai. Lo si capisce appena si leggono alcuni dei suoi punti di vista. È
un ragazzo dai principi troppo saldi.
Sicuramente si tratta di una metafora che io non
ho capito, ma vi assicuro che un romanzo può avere una copertina da urlo senza
scatenare l’addominale selvaggio.
Parola di blogger.
Tornando a Vicini, devo, purtroppo, dirvi che non
è stato minimamente all’altezza delle aspettative. Non ha saputo conquistarmi.
Anche la trama è trita e ritrita di cliché.
Sono sicura che anche Sophie, meravigliosa editor
e mio personaggio preferito, sarebbe d’accordo con me.
Prima di tutto, ci sono troppi personaggi. E
alcuni sono superflui.
Will ha due amici, ma si parla sempre e solo di
Jackson. Non mi ricordo nemmeno come si chiami l’altro…
Lo stesso vale anche per la nonna di Jessica,
nominata mille volte nei primi capitoli e poi scomparsa dalla scena.
Sicuramente Jessica non si è dimenticata di lei, sicuramente è andata a
trovarla. Sicuramente non è morta.
VI PREGO DITEMI CHE NON Ѐ MORTA!!
Vogliamo parlare del piccolo Rob? Cucciolo lui e
il suo occhio nero.
Compare solo quando l’autrice vuole far scatenare
l’ormone con Jackson e Will perché, ovviamente, niente fa arrapare di più una
donna che vedere un uomo con un bambino in braccio.
Non
chiamatemi cinica perché non lo sono. E anche io ho avuto le mie belle sbandate
nel vedere un uomo con un bambino, ma il problema di questo romanzo… è un
altro.
Il
taglio.
Qual
è il senso della storia?
Che
cosa vuole comunicarci l’autore?
Su
che temi vuole concentrarsi il romanzo?
Io
non l’ho capito.
Vi
assicuro che mi sono impegnata.
Vi
assicuro che l’ho cercato.
Vi
assicuro che non sto dando questo giudizio a cuore leggero.
Però
mi sembra di aver letto un romanzo non finito.
Forse
vi chiederete se almeno i protagonisti mi siano piaciuti, ma anche in quel caso
la risposta sarebbe… nì.
William
ha del buon potenziale. Ma viene descritto come una palla al piede e anche i
suoi punti di vista erano estremamente noiosi.
Jessica…
beh, l’avrei uccisa.
Non
ho apprezzato molte cose, avrei preferito trovare più temperamento e carattere.
Ho
spento il kindle su una dichiarazione d’amore, ho accantonato una scena di
sesso perché dovevo pelare le patate (non sto scherzando).
Queste
cose non dovrebbero mai succedere.
E
ogni volta che accadono, non mi resta che sospirare… peccato.
Con
i cliché non si va mai da nessuna parte. Soprattutto se questi cliché sono le
uniche cose che tengono in piedi, affossando, il romanzo.
Non
ho trovato nulla di nuovo, niente di sorprendente o intrigante.
Beh,
la prossima andrà meglio (o spero).
Un
abbraccio e… buona lettura!
Robi
Nessun commento:
Posta un commento