venerdì 25 maggio 2018

Recensione: Vicini


Ciao bimbe!
Oggi ci ributtiamo nel mondo dei self. Devo dire che ultimamente questa parte del mercato dell’editoria non mi ha conquistato molto… e purtroppo anche oggi devo sfatare un mito, un romanzo che, a quanto pare, ha conquistato tutti ma non me.
Facciamo un respiro profondo e prepariamoci a conoscere Will e Jess, protagonisti di…

  • Titolo: Vicini
  • Autore: Anna Nicoletto
  • Casa Editrice: Romanzo self
  • Pagine: 381
  • Da leggere: Preparatevi psicologicamente
  • Voto: 6


Voto copertina:
[anche se non ho capito cosa c’entri con il romanzo.]



Jessica Statton ha toccato il fondo.

Ora, teoricamente, non le resta che risalire.
Come se fosse così facile…
Il suo conto corrente non è mai stato così depresso e, non potendo più psicologicamente sopportare l’elemosina della migliore amica Sophie, Jess si vede costretta a trovare una nuova abitazione a poco prezzo dato che la retta della clinica della nonna è notevolmente aumentata.
Jessica deve trovare una soluzione al più presto. Fortunatamente ecco che il destino sembra venirle incontro proponendole una stanza in un bell’appartamentino nel quartiere più malfamato di San Francisco: il Loin.
Questo sì che è un colpo di fortuna!
Peccato che il suo affittuario, nonché coinquilino, non sembra pensarla allo stesso modo.
William Scott naviga nei debiti. Ragazzo di campagna, si è trasferito in città per rilevare la stamperia dello zio Mason quando quest’ultimo, improvvisamente, muore d’infarto.
Per realizzare questo progetto ha mollato tutto: lavoro part-time, brillante carriera universitaria nel noioso campo della statistica e la fidanzata.
Eppure le brillanti idee per la stamperia non hanno funzionato e si sono rivelate un nulla di fatto, tanto da ritrovarsi sul lastrico.
Con un disperato bisogno di denaro.
William e Jessica sono due anime incompatibili che la pensano diversamente su tutto.
La loro convivenza, forzata, probabilmente non supererà lo scoglio del primo mese.
O no?



Le aspettative riguardanti questo romanzo erano molto alte.
Ma davvero molto alte.
Del genere che ero sicura di aver trovato un self capace di farmi sognare, innamorare e blablabla.
L’unica cosa degna di nota, invece, è la copertina. Perché il manzo è decisamente notevole. Eppure, se ci pensiamo meglio, non è che sia questo granché.
Aspettate che mi spiego meglio.
La mia domanda è… che c’entra quel ragazzo che si sta per denudare in coperta per i nostri occhi famelici con la storia?
Beh, certamente è Will.
Ok.
Su questo non ci piove. Siamo tutti d’accordo.
Ma che c’azzecca con la storia? Will non lo farebbe mai. Lo si capisce appena si leggono alcuni dei suoi punti di vista. È un ragazzo dai principi troppo saldi.
Sicuramente si tratta di una metafora che io non ho capito, ma vi assicuro che un romanzo può avere una copertina da urlo senza scatenare l’addominale selvaggio.
Parola di blogger.



Tornando a Vicini, devo, purtroppo, dirvi che non è stato minimamente all’altezza delle aspettative. Non ha saputo conquistarmi. Anche la trama è trita e ritrita di cliché.
Sono sicura che anche Sophie, meravigliosa editor e mio personaggio preferito, sarebbe d’accordo con me.
Prima di tutto, ci sono troppi personaggi. E alcuni sono superflui.
Will ha due amici, ma si parla sempre e solo di Jackson. Non mi ricordo nemmeno come si chiami l’altro…
Lo stesso vale anche per la nonna di Jessica, nominata mille volte nei primi capitoli e poi scomparsa dalla scena. Sicuramente Jessica non si è dimenticata di lei, sicuramente è andata a trovarla. Sicuramente non è morta.
VI PREGO DITEMI CHE NON Ѐ MORTA!!
Vogliamo parlare del piccolo Rob? Cucciolo lui e il suo occhio nero.
Compare solo quando l’autrice vuole far scatenare l’ormone con Jackson e Will perché, ovviamente, niente fa arrapare di più una donna che vedere un uomo con un bambino in braccio.
Non chiamatemi cinica perché non lo sono. E anche io ho avuto le mie belle sbandate nel vedere un uomo con un bambino, ma il problema di questo romanzo… è un altro.
Il taglio.
Qual è il senso della storia?
Che cosa vuole comunicarci l’autore?
Su che temi vuole concentrarsi il romanzo?
Io non l’ho capito.



Vi assicuro che mi sono impegnata.
Vi assicuro che l’ho cercato.
Vi assicuro che non sto dando questo giudizio a cuore leggero.
Però mi sembra di aver letto un romanzo non finito.
Forse vi chiederete se almeno i protagonisti mi siano piaciuti, ma anche in quel caso la risposta sarebbe… nì.
William ha del buon potenziale. Ma viene descritto come una palla al piede e anche i suoi punti di vista erano estremamente noiosi.
Jessica… beh, l’avrei uccisa.

Non ho apprezzato molte cose, avrei preferito trovare più temperamento e carattere.
Ho spento il kindle su una dichiarazione d’amore, ho accantonato una scena di sesso perché dovevo pelare le patate (non sto scherzando).
Queste cose non dovrebbero mai succedere.
E ogni volta che accadono, non mi resta che sospirare… peccato.
Con i cliché non si va mai da nessuna parte. Soprattutto se questi cliché sono le uniche cose che tengono in piedi, affossando, il romanzo.
Non ho trovato nulla di nuovo, niente di sorprendente o intrigante.

Beh, la prossima andrà meglio (o spero).
Un abbraccio e… buona lettura!
Robi



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