Oggi vi porto in America e vi parlo di questo nuovo romanzo che mi ha conquistato davvero tantissimo. La copertina è fantastica è anche la trama è stupenda, non trovate?
Speriamo che qualche Casa Editrice ci faccia un bel regalino, traducendolo e facendocelo trovare sulle nostre librerie.
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Almeno secondo i poeti. Nessun altro organo ha tanti modi di dire quanti ne ha lui.
Ti senti perso? Segui il tuo cuore.
La tua storia d’amore è andata a rotoli? Hai il cuore spezzato.
Sono un primario di chirurgia cardiotoracica infantile, so che il cuore è un organo potente e delicato.
Puoi darlo a qualcuno e poi non vederlo mai più.
Si trattava solamente di lavoro, poi Kelly Potter è entrata nel mio ufficio come una furia, bella e imperiosa, pronta a combattere per la vita del figlio che portava in grembo.
Avrebbe dovuto essere un lavoro come un altro.
Io sarei stato il medico.
Lei la madre del paziente.
La proprietaria del mio cuore.
Non avrei commesso lo stesso errore due volte.
Indipendentemente dalle regole.
Per una volta, avrei ascoltato il mio cuore.
Amavo il suo temperamento focoso.
Sarei rimasto di fronte a me per sempre se non fossi stato certo
Che m’avrebbe bruciato.
“Cazzo, sei bellissima. Lo sai?” Mi accarezzò la schiena, tra le
scapole. Poi la mano scese, fino ad arrivare al mio sedere, che strinse forte,
facendomi ridacchiare.
“Meno chiacchiere e più carezze,
dottore” dissi ridendo.
“Non sono un dottore. Non ancora.” Aveva
un tono arrogante, che mi fece bagnare ancora di più. “Mancano ancora degli
esami.”
Anche se non
potevo vedere il suo viso, sapevo che stava sorridendo. I could hear the smile in his voice even though I couldn’t see his face.
Ero prona sulla sua
morbidissima coperta bianca, nuda come mamma m’aveva fatta. Ma non mi
imbarazzava. Lui aveva appena finito di venerare il mio corpo con le mani, la
bocca, la lingua. E sembrava soddisfatto com’ero io.
Guardati fuori dalla finestrella
vicina al suo letto, lui si puntellò su un gomito e iniziò ad accarezzarmi. Era
fantastico. Volevo fare le fusa come un gatto, ma mi limitai a godermi il
momento.
“Non posso credere che sei venuta a
casa con me” disse con voce roca.
Non ci credevo nemmeno io. Non ero
una ragazza da una botta e via. Non che avessi avuto tantissimi fidanzati. Ero
sposata con la musica. Anthony Jackson non era il mio tipo. Mi piacevano i
ragazzi lunatici con tatuaggi e piercing, occhi castani e l’anima grigia. Ero
un cliché ambulante, mi piacevano i musicisti maledetti. Dopotutto, eravamo
spiriti affini. Io ci mettevo la batteria, loro la chitarra e la voce.
Rotolo sulla schiena e guardo
Anthony. Alza un sopraciglio e mi mordo il labbro per nascondere il sorriso.
Forse non è il mio tipo, ma sono certa che nessuno oserebbe rifiutare un suo
invito. Ha degli occhi verdi fantastici e penetranti e, mio Dio, lo voglio. Di nuovo.
Questa notte l’abbiamo già fatto
diverse volte. Ci siamo incontrati al pub solo qualche ora fa. Ero venuta a
trovare la mia amica Ainsley alla Columbia, nel Sud Carolina, e ci eravamo
imbattute in Anthony e nei suoi amici del college. Ainsley me l’ha presentato
dicendo che era un suo vecchio amico. Mi aveva colpito. Ma anche io avevo fatto
colpo. Avevo bevuto a malapena un drink e lui mi aveva già trascinato nel suo
appartamentino e si era infilato tra le mie gambe. Non appena entrati dalla
porta, mi aveva sollevata e appoggiata sul tavolino e si era infilato dentro di
me. Bagnati, accaldati, vogliosi. Il resto era storia. O forse no
No, Anthony Jackson non era il mio
tipo. Era il tipo di tutte.
Viso rasente alla perfezione.
Un sorriso ampio, labbra carnose e
morbide, fossette.
Mascella squadrata che rendeva
morbido il viso spigoloso.
Capelli biondi così lucidi e
voluminosi, avevo voglia di chiedergli che shampoo usava.
Nessun tatuaggio o piercing a
rovinare quel fisico muscoloso.
E cazzo, il suo pene era la
perfezione. Lungo, duro e perfetto… come tutto in lui.
Era sorpreso che fossi venuta a
casa con lui. Nemmeno io ci credevo. E lo capì in quel momento, mentre era
sopra di me. Mentre ero sotto di lui. I nostri corpi erano sudati, mi guardava
come se fossi la cosa più bella al
mondo. Per la prima volta in vita mia, avevo un uomo con la U maiuscola. Non un
ragazzo che faceva finta di esserlo. No, Anthony era un uomo vero. E, tra
tante, al bar aveva scelto me. Ero una ragazza fortunata.
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