Il libro di cui parliamo oggi è un intramontabile e per me, uno di quei libri che ti porterai dietro sempre, perché ti hanno catturata al lazo e non ti hanno più lasciata andare.
È una storia particolare, piena di emozioni e di tanta comicità. Ecco a voi...
- Titolo: Insegnami a vedere L’alba
- Autore: Josh Sundquist
- Casa Edistrice: Giunti
- Pagine: 256
- Da leggere? Ve lo consiglio vivamente!
- Voto: 8
Voto copertina:
Il primo giorno di scuola è duro per tutti, e per Will non è da meno dato che una ragazza mentre erano in classe era scappata via piangendo perché credeva che lui la fissasse e a mensa si era seduto su di un suo compagno e non sulla sedia. Ma proprio questo inizio gli permette di conoscere delle persone speciali che tra una battuta ironica e l'altra lo aiutano a superare quei mesi di scuola senza troppi intoppi.
Per riparare alle lacrime della compagna Cecily, si offre volontario per accompagnarla alla mostra di Van Gogh, a cui dedicheranno un pezzo per il corso di giornalismo. Dato che lui non può vedere i quadri, con una dolcezza immensa gli spiega cosa vede attraverso le sensazioni.
E se si aprisse uno spiraglio di luce? Una possibilità di vedere? Correrà il rischio di poter avere tutto ma allo stesso tempo niente?
Will è un adolescente con la voglia di essere come tutti gli altri, il suo essere cieco gli ha già messo troppi bastoni fra le ruote, adesso vuole mettersi in gioco del tutto. Anche se fidarsi non è facile, perché deve affidarsi totalmente agli altri per sapere dove andare, per sapere anche chi c’è nel tavolo a cui è seduto. Però, si butta nella mischia di emozioni che da l’amicizia, è una libertà diversa rispetto a quella a cui era abituato ed è dannatamente fantastico avere qualcuno accanto di cui ti fidi totalmente. Conosce la squadra di quiz che diventa quasi una famiglia e Cecily, la ragazza che è scappata via dalla classe credendo che lui la stesse fissando. Da questo piccolo incidente si instaura qualcosa di forte, qualcosa che supera ogni aspettativa di entrambi.
Arriva un momento in cui la tensione la fa da sovrano e proprio lì si vede il carattere di Will, la sua voglia di voler vivere a pieno questa vita nonostante i rischi, nonostante la possibile non riuscita di un intervento che potrebbe dargli ciò che non ha mai avuto.
Mi è piaciuto molto il modo in cui Will riesce a scherzare sulla sua disabilità, sopratutto perché ciò che gli capita molto spesso è davvero una scena tragicomica, che lascia il lettore in uno stato di stallo fra la risata è il “non dovrei”.
Sono contenta di aver affrontato una lettura che può sembrare pesante ma che in realtà è molto scorrevole e rilassante.
Will mi rimarrà nel cuore per moltissimo tempo, grazie Sundquist.
Bene, spero che la recensione di oggi vi sia piaciuta e vi abbia in qualche modo spinto a leggere questo piccolo libro ma con grandi contenuti!
Vi auguro una buona serata e non dimenticatevi di spolliciare un bel +1 e mettere un bel pollice in su sui nostri social!
Alla prossima lettura
Alex
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