Buongiorno bimbe,
oggi vi parlo del primo romanzo di una serie che
mi ha letteralmente RAPITA.
Ho letto la trilogia in tre giorni, macinando
pagina su pagina. Non sono uscita perché dovevo leggere. Ho fatto merenda
leggendo. Non ho nemmeno guardato C’è Posta
per Te perché dovevo finire di LEGGERE!
Era da mesi che non mi succedeva una cosa del
genere. Sono stata letteralmente rapita da questi romanzi e non rimpiango
nulla.
E ora, con estremo orgoglio vi presento il primo.
Attenzione perché danno dipendenza.
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Titolo: Bottoni e Pizzo
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Autore: Penelope Sky
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Casa Editrice: Traduzione indipendente
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Pagine: 304
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Da acquistare sì o no? Dà dipendenza.
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Voto: 9
Voto copertina:
Pearl è una combattente.
Non ha avuto un inizio di vita facile: strappata a
dei genitori più impegnarsi a drogarsi che a occuparsi di lei, ha attraversato
casa famiglia dopo casa famiglia fino a essere respinta quando la famiglia
adottiva ha preferito un figlio adottivo non ancora nato a lei.
Con il collage si è rifatta una vita, laureandosi
a pieni voti, trovando una specializzazione apposta per lei e un ragazzo che
professava amore e fedeltà.
Quando Jason viene licenziato sa di non dover
perdere la speranza, sa di dover rimanere tranquilla perché sicuramente le cose
si rimetteranno a posto.
E infatti così accade: Jason viene assunto da una
nuova società e una vacanza ai Caraibi sembra proprio il modo migliore per
iniziare.
Ma quello non è che l’inizio della fine.
Durante una passeggiata serale la coppia viene
aggredita e Pearl viene rapita e imprigionata. Quando si risveglia scopre di
essere su una nave di trafficanti. Ma la ragazza non perde la sua forza e il
suo spirito: mettendo da parte tutto il buonismo e la dolcezza che ha l’aveva
contraddistinta fino ad allora, Pearl tira fuori le unghie e inizia a farsi strada
per conquistare la libertà: volano calci e pugni, Pearl fa di tutto per non
essere violentata e ci riesce.
Ma l’idillio non dura ancora per tanto. Una volta
toccata la terraferma, Pearl viene trasferita in un edificio e venduta all’asta
al migliore offerente, Bones, che paga quattro milioni di dollari per lei.
È l’inizio della tortura.
Bones è un uomo senza scrupoli, cattivo e meschino,
che non ha assolutamente problemi a torturare le donne. Pearl è la sua nuova
schiava e più lei combatte per la libertà, più lui la trova attraente e vuole
sottometterla.
A ogni costo.
Le ferite e le abrasioni si accumulano e Pearl non
sa proprio come scappare.
Quando improvvisamente un’esplosione irrompe nel
suo covo di dolore e Pearl viene portata via da un altro uomo, un altro mostro
che vuole farla prigioniera e usarla come arma per la sua interminabile
battaglia con Bones.
Eppure lui è diverso, Pearl l’ha capito subito.
Il suo tocco è diverso.
Le sue parole sono diverse.
Le sue promesse sono diverse.
Crow sarà uguale a Bones oppure si rivelerà una
persona completamente diversa, della quale ci si potrebbe anche fidare?
La saga dei Bottoni
si compone così:
- Bottoni e Pizzo
- Bottoni e Odio
- Bottons and Shame
Sono una neofita nel mondo del dark.
Devo ancora leggere la saga di Pepper Winters e
innamorarmi di altri mille pazzi schizofrenici. Leggere questo romanzo ti dà
una botta d’adrenalina che non potete nemmeno immaginare: una persona si
avvicina piano piano a un genere e ne rimane totalmente affascinata da non
poterne fare più a meno.
Pearl è un personaggio estremamente affascinante:
durante le prime pagine del romanzo l’avevo giudicata apatica, credevo che
tutto le scivolasse addosso e che non muovesse nemmeno un dito per cambiare la
situazione.
Invece mi sono dovuta ricredere ed è stato
fantastico. La forza e il coraggio che ha dimostrato per tutto il romanzo, ma
soprattutto nella prima parte, è totalmente senza paragoni.
All’inizio non capivo bene se Pearl dovesse andare
o no con Bones. Perché, se fosse stato così, volevo proprio capire come avrebbe
fatto una donna con le palle come lei a stare con un uomo così meschino. Si
trattava di qualcosa di assolutamente inconcepibile e, si sa, se la coppia non
parte non parte nemmeno la ship e leggere un romanzo dove non shippi la coppia
protagonista è la cosa più difficile sulla faccia di questa terra, non trovate?
Poi, capitolo dopo capitolo, si è presentato il
secondo punto di vista.
Crow.
Anche lui è un membro della malavita, ma in
maniera totalmente diversa rispetto al suo acerrimo nemico. Commercia armi, ma
le vende ai governi, così che possano contrastare quelle di Bones.
Crow rapisce Pearl per vendetta: sua sorella
Vanessa era stata rapita da Bones che l’aveva resa sua schiava per poi
ucciderla. Privare il nemico di quello a cui tiene di più, la sua nuova
schiava, gli sembra la soluzione migliore.
Vuole farla soffrire, torturarla, sfregiarla per
poi rimandarla indietro con un piede nella fossa.
Ma non appena la vede, non appena scambia due
parole con lei, capisci che si tratta di una donna completamente fuori dal
comune: non ha mai conosciuto qualcuno come lei e vorrebbe assolutamente approfondire il discorso.
La sua forza è fuori dal comune: lo rende vivo, lo
rende vigile… lo rende voglioso di vivere.
Pearl raramente si piega e sembra non volersi
assolutamente spezzare.
Lo sfida, non vuole accettare le sue regole.
Lo spinge oltre i suoi limiti.
E quando Crow capisce che non può costringerla a
essere sua prigioniera e sua schiava, le propone un patto: ogni volta che lei
gli donerà piacere, avrà in cambio dei bottoni.
Una volta conquistati tutti i bottoni sarà libera
di andarsene.
Se vorrà.
Crow è il tipo d’uomo che ti fa dire WOW. PRENDIMI. SONO TUA.
Ha un magnetismo che rende il personaggio
credibile e soprattutto superorgasmatico.
Ha un lato oscuro, ma anche un lato da cavaliere
della luce… ok, forse non di luce, ma certamente non è così oscuro e malvagio
come Bones.
È carismatico e perfetto per Pearl, che lui chiama
Bottoncino per via del patto.
Le scene di guerra e di sesso sono fantastiche: crude,
reali e soprattutto mai monotone.
Si tratta di un romanzo che mi ha davvero rubato
dalla realtà, un romanzo che mi ha completamente scombussolato.
E aspettate di leggere il resto ;)
Non ve ne pentirete!
Un abbraccio e… buona lettura!
Roberta
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