Ciao bimbe!
Oggi, con estrema emozione, vi parlo del secondo
capitolo della saga di Crow e Bottoncino. Ve li ricordate, vero? Oppure avranno
conquistato solamente me? Sui social ho letto sia recensioni positive che
negative e proprio non capisco come faccia questo romanzo ad averle… perché io
sono pazza.
Pazza di lui! Quindi, mettetevi comode e
preparatevi ad ascoltare la mia pazzia.
- Titolo: Bottoni e Odio
- Autore: Penelope Skye
- Casa Editrice: Traduzione indipendente
- Pagine: 366
- Da leggere sì o no? Orgasmatico
- Voto: 9
Voto copertina:
Pearl è stata venduta all’asta.
Il migliore offerente l’ha acquistata per quattro
milioni. Bones ha abusato di lei, l’ha stuprata, l’ha malmenata e l’ha trattata
come un giocattolo per mesi.
Poi è arrivato lui, Crow.
Con le sue promesse da criminale gentiluomo, gli
abbracci, i baci soffici e il dolore misto a piacere che Pearl ha scoperto di
amare.
Tra di loro c’è un patto, quello dei bottoni.
Pearl ne deve conquistare poco più di
trecentosettanta. Conquisterà uno, o più bottoni, ogni volta che donerà piacere
a Crow. Eppure anche lei può spenderli, chiedendogli qualcosa che desidera
ardentemente: un appuntamento romantico, una notte di sonno tra le sue braccia,
fare l’amore invece che del sesso.
Una sfida che potrebbe durare all’infinito.
Perché anche se Pearl desidera ardentemente la
libertà, stare con Crow è ugualmente piacevole.
E nonostante l’uomo non voglia assolutamente
ammetterlo, i momenti migliori della giornata sono quelli passati con
Bottoncino.
Lei lo completa: i momenti passati insieme sono
terribilmente intensi, così tanto da fargli credere che lei sia stata creata
appositamente per lui.
Bottoncino non è più la sua schiava, anzi, non lo
è mai stata.
E la promessa che c’è tra loro, il sapere che una
volta conquistati tutti i bottoni lei sarà libera di andarsene, gli attanaglia
letteralmente il cuore.
È per questo motivo che decide di accettare le sue
richieste, che prova a essere una persona diversa, sempre, però, mantenendo il
suo lato oscuro.
Pearl sente che il rapporto con Crow sta
cambiando, ma non sa bene in quale direzione. Tra di loro c’è una connessione
che non sa come etichettare, una connessione che non ha mai provato in tutta la
sua vita.
Che gli fa preferire Bottoncino a suo fratello.
Anche quando non riesce a esprimere quello che
sente.
La serie dei Bottoni è composta così:
- Bottoni e Pizzo (recensione QUI)
- Bottoni e Odio
- Bottons and Pain
Il dark regna sovrano.
Soprattutto tra le mie letture.
Questa recensione arriva dopo alcune settimane
dalla prima della serie, ma io ho letto un romanzo uno dietro l’altro. Come se
fosse una droga.
Perché Crow è davvero una droga, ve lo giuro.
Pearl, la nostra Bottoncino, scopre un nuovo lato
di se stessa, un lato che brama il dolore e lo trasforma in piacere.
Eppure brama anche il tempo insieme a Crow. Ed è
per questo che è disposta a sprecare anche dei preziosi bottoni per poter
passare un weekend romantico con lui.
Prova qualcosa per quell’uomo, un qualcosa che va ben
oltre la semplice attrazione oppure la Sindrome di Stoccolma.
Quel e fuggire, vuole essere libera di nuovo, una
volta per tutte. Vuole raccogliere tutti i bottoni e andare in America, ma
vuole anche stare con Crow.
Quando lo vede baciare una tipa nel vigneto le
succede qualcosa dentro. Capisce che lui non prova quell’attrazione indomabile,
che si tratta di una strada a senso unico.
Inizia a lavorare ancora più duramente, a volere a
tutti i costi i suoi bottoni.
Eppure qualcosa cambia quando fa la sua entrata
Cane, il fratello di Crow, un personaggio che fino ad adesso avremmo potuto
considerare marginale.
Cane, ancora assolutamente accecato dalla morte
della sorella Vanessa, vuole la sua vendetta personale.
E, approfittando dell’assenza di Crow, entra nella
sua mansione e picchia a sangue la povera Pearl.
Adesso concentratevi e immaginate la reazione di
Crow perché è in questa scena che cambia tutto. Che Crow inizia ad abbattere le
sue barriere.
È stato difficile leggere.
Come sicuramente lo sarete anche voi, io odio la
violenza sulle donne, soprattutto quella gratuita. È un qualcosa che non riesco
davvero a comprendere.
E leggere queste scene mi fa sempre venire la
pelle d’oca. Però in romanzi di questo genere sono richieste e sta nell’autore,
nella sua capacità di far provare emozioni e di far immedesimare il lettore in
tutte le scene, anche in quelle più forti.
Il romanzo è come diviso in due parti, la prima meno
dark dell’altra.
Ed entrambe ugualmente valide.
Beh, io ho amato questo romanzo. Come ho amato gli
altri della serie.
C’è qualcosa nella storia di Crow e Bottoncino che
mi intriga, che mi affascina, che mi spinge a girare le pagine in modo
compulsivo.
E non vi immaginate cosa succede nel terzo… *^*
Continuate a scoprirlo su @AnniDiNuvole!
Un abbraccio!
Roberta
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