Ciao ragazze!
Dopo secoli di assenza, sono tornata con una
recensione. Lanciate i coriandoli, tagliate una fetta di torta e stappate lo
champagne! Non sentite il profumo di festa?
Beh, tutto questo sarebbe mille volte migliore se
solo il romanzo… mi fosse piaciuto.
Ma prima di scendere nel dettaglio, vi starete
certamente chiedendo di che libro sto parlando.
Beh, siete accontentate subito:
- Titolo: Un poso accanto a te
- Autore: Brittainy C. Cherry
- Casa Editrice: Newton Compton
- Pagine: 330
- Da leggere sì o no? BAH
- Voto: 5… se non di meno.
Voto copertina:
[perché un MANZO in
copertina non rende la copertina STUPENDA, soprattutto quando non c’entra un
cavolino di Bruxelles con la storia]
Maggie May non ha avuto un inizio di vita facile:
la madre l’ha abbandonata non appena l’ha messa al mondo, lasciando sia lei che
il padre, Eric. Nonostante questo Maggie May ha sempre trovato una ragione per
sorridere e andare avanti, rallegrando sia la sua vita che quella del padre.
La sua vita diventa ancora più felice quando il
padre trova una nuova compagna e finalmente anche Maggie May può dire a tutti
di avere una mamma. E una vita finalmente completa e felice.
A dieci anni, Maggie May pensa che la sua vita sia
fantastica: la sua nuova mamma è la fine del mondo, la sua nuova sorella è
simpaticissima, il suo nuovo fratello è fantastico… e ha perfino un fidanzato!
Si tratta di Brooks, il migliore amico del fratello… e anche se continua a dire
a Maggie May di lasciarlo in pace, la ragazzina sa che si sposeranno molto
presto.
Perché sono perdutamente innamorati.
Anche se Brooks si ostina a dire l’opposto.
Maggie May organizza il matrimonio nel bosco, indossa
il suo vestito migliore e aspetta il suo futuro marito nella radura. Quando
Brooks non arriva, decide di spostarsi vicino al laghetto dove va a pescare con
il fratello… ed è lì che la tragedia inizia.
Gli occhi da bambina di Maggie May assistono a un
omicidio e per poco non muore anche lei. L’assassino incombe sul suo corpo,
premendole una mano sul collo e dicendole di far silenzio, di non dire nulla.
Di far silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
…
…
…
Un suggerimento che Maggie May prende alla
lettera, tanto da non spiccicare più nessuna parola e non avere più il coraggio
di uscire di casa.
La vita della piccola è finita.
I giorni passano, non si muove dalla camera dei
genitori, non parla più e non dice a nessuno ciò che è successo.
Nessuno sembra capirla.
Nessuno se non Brooks. Il ragazzino si sente
tremendamente in colpa per quello che è successo, crede che se non avesse
impegnato così tanto tempo per scegliere la cravatta per il matrimonio, sarebbe
riuscito ad arrivare nella radura in tempo e non sarebbe successo nulla a
Maggie May.
Per questo decide di essere la sua ancora, di
stare sempre con lei.
Prima come amico e poi come ragazzo…
Ma come potrà sopravvivere una relazione di questo
tipo, quando Maggie May non parla e non riesce a uscire di casa?
Riuscirà Brooks ad uscire dalla sua bolla e a
ritrovare la normalità e la felicità?
La serie
Elements si compone in questo modo:
- Ti amo per caso (recensione QUI)
- Infinite volte (recensione QUI)
- Un posto accanto a te
- The Gravity of us (in uscita nel 2018)
Quando storco il naso mentre leggo sono sempre
affetta da una strana sensazione: mi sembra che ci sia qualcosa di sbagliato in
me e inizio a perlustrare il web leggendo ogni recensione possibile e
immaginabile.
E naturalmente questo è successo anche per Un posto accanto a te, che la
sottoscritta ha letto in inglese perché non potevo letteralmente aspettare
l’uscita in italiano; tutti gli altri romanzi della Cherry mi erano piaciuti
moltissimo, compreso The Gravity of us,
l’ultimo romanzo della serie Elements, quindi sicuramente avrei amato anche
questo, giusto?
Esattamente.
Mentre leggevo avevo il volto corrucciato, non
riuscivo a capire cosa ci fosse di sbagliato in me, perché questo romanzo fosse
piaciuto a tutti eppure non riusciva a far breccia nel mio cuore cattivo e
malvagio.
Diciamo che ho odiato dalla prima pagina la
protagonista, Maggie May. Avrei strozzato la sua versione bambina e avrei preso
a pugni la sua versione adulta. Quando decide di avventurarsi nel bosco perché
il povero Brooks non è arrivato al loro matrimonio (*inserite una faccina scettica*) e viene aggredita non sono riuscita
a provare empatia per lei.
E la situazione peggiora con le pagine successive
quando Maggie, a causa dell’aggressione, ha paura a uscire di casa. Ma
ovviamente tutto questo ha anche un lato romantico perché Brooks, lo stesso
Brooks che voleva sposare quel giorno nel bosco, lo stesso Brooks che ha
portato la sua vita a essere uno schifo, che ha portato la sua famiglia a
sfasciarsi ogni giorno di più, è sempre vicino a lei, pronto a offrirle qualsiasi
cosa di cui abbia bisogno.
Ma, ovviamente, non un appuntamento con uno
psicologo o una spinta a uscire… a fare qualcosa.
Questo romanzo è un’insieme di contraddizioni, di
situazioni tragiche che non hanno il coraggio di essere DAVVERO tragiche,
caratteristica degli altri romanzi della serie. È un romanzo a metà,
incompleto.
Né carne né pesce.
E se penso a come avrebbe potuto svilupparsi la
storia, se solo l’autrice avesse avuto un briciolo più di coraggio. Logicamente
l’eroina si risolleva solamente alla fine del romanzo facendo un gesto
eclatante che la perdona da tutti gli sbagli commessi prima.
#maiononperdono
Forse mi aspettavo qualcosa di diverso: dei
protagonisti più umani e meno rockstar, una famiglia che affronta i problemi
invece di nasconderli sotto il tappeto del salotto, un Brooks con il coraggio
di vivere davvero la sua vita, senza continuare a essere ancorato al passato da
un qualcosa che, ribadisco, secondo me, non era nemmeno colpa sua e una Maggie
che ha il coraggio di affrontare la vita e non di rimanere confinata per sempre
nella sua stanza a leggere.
Una delle cose che mi è piaciuta abbastanza del
romanzo, e che ha sollevato notevolmente il voto, è il ruolo centrale dei
romanzi.
Maggie May è una lettrice accanita, dopo
l’aggressione non fa altro che leggere. Continuare a leggere.
Leggere, leggere, leggere…
Ed è convinta che ogni romanzo, ogni storia,
racchiuda un insegnamento, un qualcosa che ci possa aiutare a prendere una
decisione importante, che ci aiuti a riflettere.
E sono pienamente d’accordo.
Ho sperato per tutto il romanzo che in uno di
questi romanzi Maggie trovasse la forza per uscire dal proprio guscio, per
parlare di ciò che le era successo, per denunciare il proprio aggressore.
Ma invece non è stato così… e ha usato i suoi
stessi consigli per stilare una lista di cose che fanno nei libri e che lei
vorrebbe fare… ma che naturalmente non farà mai.
Leggere questo romanzo è stato strano e purtroppo
mi ha riprovato che anche le grandi autrici possono sbagliare… o che la vostra
Robi ha dei gusti così strani che la portano sempre a differenziarsi dalla
massa.
Intanto posso dirvi che il quarto romanzo della
serie, che uscirà nel 2018 per la nostra Casa Editrice preferita, è
semplicemente fantastico. E non vedo l’ora di condividerlo con voi!
Un abbraccio e… buona lettura!
Robi
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