Ciao ragazze!
Oggi c’è un appuntamento speciale ;) Vi voglio
parlare di una bellissima esperienza che ho vissuto alcuni sabati fa, quando,
in occasione del #Bookcity di
Milano, la Newton Compton ha
organizzato un incontro intervista con Scarlett
Thomas.
La
giornata è stata magnifica!
Nonostante sia partita da casa prestissimo per
prendere metro à treno à metro (e il viaggio non
sembrava finire più) finalmente alle 8.27 sono partita dalla fiorente località
di Brescia centro e, a bordo di un treno stupendo (mai visti treni del genere
sulla tratta Brescia/Milano) sono arrivata in centro, ho partecipato a un
incontro di Libromania (ma questa è un’altra storia per un altro giorno), ho
mangiato due bei panzerotti da Luini (*^*), un giro di shopping (da Yamamay ci
sono dei pigiamini troppo carini) e poi… Castello Sforzesco.
Con largo anticipo. Ma io sono sempre così. Se non
sono in anticipo non mi sento in pace con me stessa…
La giornata stupenda mi ha permesso di poter
leggere nel giardino del Castello e di godermi il sole, cosa che non mi
capitava da quest’estate.
Poi è venuta l’ora di conoscere questa nuova
scrittrice e, perdendomi quattro volte, perché la vostra Robi si deve perdere
sempre, ho finalmente raggiunto la Sala Stampa.
Scarlett
Thomas è la classica donna britannica.
Cappellone verde, cappottone rosso, chioma fluente
bionda e occhi chiari.
Un meraviglioso accento del Kent che mi fa venire
le lacrime agli occhi dalla nostalgia, un sorriso tenerissimo che mi ricorda
quello della mia prof. d’inglese delle media e la disponibilità a rispondere a
ogni nostra domanda.
Per entrare un po’ nel mood del romanzo, vi riporto
la trama:
Effie
Truelove è un’alunna dell’Accademia Tusitala per Ragazzi Dotati, Problematici e
Bizzarri, un edificio strano e misterioso dove imperversa un’insegnante così
terribile che fa venire gli incubi ai suoi studenti. Effie crede nella magia,
proprio come suo nonno Griffin, che però non vuole parlarne né insegnarle
nulla. Un giorno il nonno tanto amato è vittima di un’aggressione e finisce in
condizioni critiche all’ospedale. Così incarica la nipote di prendersi cura
della sua biblioteca. Ma un oscuro collezionista di libri antichi le ostacola
la strada appropriandosi di tutti quei volumi, tranne uno. Quando Effie apre
quel libro misterioso viene catapultata in un altro mondo, affascinante e al
tempo stesso pericoloso. Qui si troverà ad affrontare la Diberi,
un’organizzazione segreta che pianifica di distruggere l’intera umanità. Per
Effie è impossibile farcela da sola e dovrà chiedere aiuto a degli amici molto
speciali…
Unico avvertimento: la Casa Editrice, un po’
inconsciamente secondo me, lo pubblicizza come il nuovo Harry Potter, quando
del romanzo di JK Rowling ha veramente poco. Sono due universi che hanno in
comune la magia e se, come marketing, puntare sul maghetto con la cicatrice può
sembrare la scelta migliore, vi consiglio di liberare la mente da qualsiasi
aspettativa. Non perché il romanzo non sia interessante, anzi!, ma perché merita di splendere di luce propria, non di
luce riflessa.
Leggere il romanzo è stata una continua scoperta e
una caccia al tesoro per trovare il maggior numero di riferimenti letterari che,
a occhi esperti come quelli di un lettore, o di un blogger, non possono
assolutamente passare inosservati. Ci sono citazioni prese dai maggiori romanzi
fantasy e anche dai classici più famosi.
Scarlett, infatti, ha confermato queste nostre
intuizioni confidandoci che il luogo dove amava rifugiarsi durante la sua
infanzia/adolescenza era la biblioteca. Ha letto di tutto, anche romanzi
“particolari” e “diversi”. Secondo lei rileggere più volte uno stesso libro non
è mai noioso, perché si riesce a trovare sempre una chiave di lettura diversa.
Diciamo che ama scrivere romanzi cipolla, cioè romanzi dotati di più livelli di
lettura, dove il lettore può scegliere il più adatto.
- Un
libro ti accetta sempre – ha affermato concitata. – Si trova sempre
qualcosa di nuovo. Un libro non passa mai di moda. –
Poi ha storto il naso: - Non mi piace leggere i
libri scritti solo per un particolare pubblico. Li trovo noiosi e soprattutto
difficili. Un libro deve essere un tesoro per tutti, non un qualcosa per pochi.
–
Come in Harry Potter, ma anche in tantissimi
fantasy per ragazzi, i protagonisti sono dei tredicenni alle prese con il mondo
della magia. Uno degli aspetti che l’autrice preferisce quando plotta la
scaletta, è decidere come strutturare i personaggi: decidere i loro nomi, le
loro personalità, le loro caratteristiche. Come succede a tutti, quando si
presenta un blocco, si mette a fare qualcos’altro per fermarsi appena le si
accende una lampadina. Oppure, se proprio l’illuminazione non vuole arrivare,
si affida al suo libro dei nomi (dove sono racchiusi tutti i nomi più
interessanti che abbia mai sentito) oppure ricicla i suoi preferiti. Nei
prossimi romanzi della serie incontreremo il gatto Neptune… già dal nome mi
incuriosisce tantissimo!!
Nonostante i suoi romanzi abbiano un ampio parco
personaggi, è difficile per il lettore confondersi… e impossibile per l’autrice
decidere quale sia il suo preferito perché prova per tutti, anche per quelli
nuovi, un grande amore materno.
Il personaggio che la rispecchia di più è certamente
la protagonista, Effie. In lei troviamo la versione migliore di Scarlett,
quella più coraggiosa e avventurosa.
Una menzione va certamente al migliore amico, Max,
il ragazzino che racchiude dentro di sé tenebre e luce. Il personaggio di Max
ha certamente compiuto un viaggio inaspettato, passando, durante la fase di
stesura, dal lato cattivo a quello buono. Questo per rendere più accessibile la
sua personalità sfaccettata anche ai più piccoli, che non avrebbero certamente
capito le motivazioni complesse che portano ai gesti disperati.
Tutte noi blogger rimaniamo sconcertate quando
l’autrice afferma di non aver mai pensato di scrivere un libro per ragazzi.
- Prima dell’inizio della stesura del romanzo,
stavo attraversando un periodo molto difficile della mia vita. Non riuscivo
proprio a scorgere la luce fuori dal tunnel. Per distrarmi, mio marito mi ha
portato a fare una gita e abbiamo attraversato questo paese, Dragon Queen, e io
ho subito pensato che, nel remoto caso in cui avessi scritto un libro per
ragazzi… questo sarebbe stato il titolo. Ma non ho preso seriamente in
considerazione quest’ipotesi: sono una romanziera letteraria, non avrei mai
scritto un libro per ragazzi. Eppure… eppure eccomi qui, con il romanzo tra le
mani e il seguito nella mia testa. Ho cercato di mostrare il mondo con gli
occhi dei bambini, ho cercato di descrivere un mondo più reale possibile,
mantenendo però quel tocco di magia e fantasy che ci fa venire gli occhi a
cuoricino. -
Scarlett parla dei suoi romanzi come io parlo di
AnniDiNuvole, con amore e ammirazione e quella voglia di fargli scoprire il
mondo.
Una
gioia.
L’intervista è terminata con una domanda della
sottoscritta, che certamente interesserà tutti gli scrittori che hanno un
romanzo nel cassetto.
Le ho chiesto tre caratteristiche fondamentali in
un romanzo e lei me ne ha date quattro:
autenticità,
humour, complessità e filosofia.
Aspiranti scrittori, prendete nota!
Tempo un saluto, un autografo ed era già venuta
l’ora di prendere il treno.
Che dire? È stata davvero una giornata stupenda,
anche se sono tornata a casa con i piedi distrutti ;)
Amo gli eventi letterari, non vedo l’ora di
partecipare al prossimo.
Sperando di incontrare anche voi, cari lettori.
Un abbraccio grande e… buoni libri!
Roberta
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