martedì 1 agosto 2017

Recensione: Sei tutto per me


Ciao ragazze!
Con oggi si conclude una delle mie saghe preferite, una saga che ci ha accompagnato dalla nascita di AnniDiNuvole e della quale abbiamo sempre speso solamente parole positive. Credo che mi abbiate già capito, perché anche voi avete amato Avery e Cam, Teresa e Jase, Calla e Jax, Roxy e Reese, Stephanie e Nick.
E sono sicura che nel vostro cuore c’è posto anche per Jillian e Brock.

  • Titolo: Sei tutto per me
  • Autore: Jennifer L. Armentrout
  • Casa Editrice: NORD
  • Pagine: 309
  • Da leggere sì o no? Semplicemente si!
  • Voto: 8


Voto copertina:


Jillian Lima si è innamorata di Brock a otto anni. Aveva appena fatto un brutto sogno ed era scesa in cucina per prendersi qualcosa da bere. Dalle scale aveva visto il padre, le braccia incrociate al petto e un’espressione arrabbiata, stava parlando con un ragazzo, stava avendo una conversazione seria con lui. Brock è stato preso sotto l’ala protettiva del padre di Jillian che l’ha trasformato in una star delle arti marziali miste. La ragazza l’ha seguito come un’ombra, amandolo ogni giorno di più, anche se Brock continuava a vederla come una sorellina. Ma Jill non ci sta e decide di cambiare le carte in tavola: Brock l’ha invitata a mangiare fuori e lei vuole dimostrargli che non è più quella ragazza impaurita.
Vuole dimostrargli che è una vera donna.
Quello che non sa è che quella notte le cambierà radicalmente la vita.
Sono passati sei anni e Jill si è annientata e annullata. Fa un lavoro che non le piace, non ha una relazione e ha perso ogni interesse per qualsiasi aspetto della vita: non ha più una libreria degna di questo titolo, non va più alle fiere del libro, si è distanziata completamente dalla famiglia e dall’attività. Da quel giorno non ha più voluto vedere Brock, nemmeno in fotografia. Non ha chiesto notizie ai genitori.
Si è distanziata il più possibile dalla sua vecchia vita.
È allora, proprio quando ha toccato il fondo, che Jillian decide di rialzare la testa e darsi una chance, dare alla sua vita una seconda occasione. Inizia a uscire di nuovo e soprattutto decide di diventare una parte attiva della Lima Academy, come assistente del direttore generale. Quello che proprio non avrebbe mai immaginato è di essere l’assistente di Brock, che ha smesso l’attività di professionista per la scrivania.
Jillian non vorrebbe stargli vicino, eppure è costretta. Allora cerca di evitarlo il più possibile, ma anche questa tattica non sembra andare in porto.
Andando completamente contro corrente rispetto ai suoi nuovi principi, i due riprovano a essere amici, anche se l’attrazione è molto forte, da entrambi i lati.
Tra pranzi, cene, librerie in attesa di essere montate e appuntamenti sabotati, Brock e Jillina passano sempre più tempo insieme, finché non ammettono l’inevitabile: sono terribilmente attratti l’uno dell’altra.
Jillian ha paura di soffrire, ha già sofferto tantissimo e non si merita altri dispiaceri. Eppure Brock sta riconquistando la sua fiducia, lei stessa si sente una donna completamente diversa dalla Jillybean che smaniava un briciolo d’attenzione dal bell’omone.
Ed è ora di dimostrarlo al mondo… e soprattutto a se stessa.


La serie Wait for you è composta in questo modo:

1. Ti aspettavo (recensione QUI)
1.5 Ti fidi di me?
2. Stai qui con me (recensione QUI)
2.5 The Proposal – potrete trovarlo su wattpad
3. Rimani con me (recensione QUI)
4. Torna con me (recensione QUI)
4.5 Dream with you - pubblicato solo negli USA
5. Per sempre con me (recensione QUI)
6. Sei tutto per me



Prima di dirvi il mio parare personale, devo avvertirvi di una cosa importantissima. Ciò che leggerete non è la nuova Costituzione oppure la nuova Bibbia, ma semplicemente la mia mera opinione personale. E come avete letto in tutte le altre recensioni, e come avete potuto facilmente intuire anche dall’introduzione di questa recensione, questa saga mi è piaciuta davvero moltissimo. L’unica eccezione è stata Torna con me, dove credo di non essere riuscita a capire appieno lo spirito della trama e questo ha notevolmente influito il mio giudizio. Mentre stavo leggendo il romanzo, non avevo superato il terzo capitolo, ho letto su facebook che Sei tutto per me era mille volte migliore di Per sempre con me, dove Steph e Nick mi avevano emozionato tantissimo.
Inutile dirlo: le mie aspettative si sono alzate tantissimo!
E poi sono cadute come una pera secca.


Conosciamo l’Armentrout e non credo di dover spendere altre parole per lei.
I romance sono il suo padre quotidiano, li scriverebbe anche a occhi chiusi mentre sta mangiando una fetta di pizza e guardando Supernatural. È un romanzo nella norma, dove si fa un abbondante uso di flashback. Lo ammetto, fare un salto temporale di sei anni non è una cosa da niente, soprattutto se si pensa ai problemi che possono essere legati a fatti attuali, che non sappiamo come potrebbero svilupparsi anche, semplicemente, in tre anni. Da persona intelligente, l’autrice ha evitato questi inghippi, parlando di avvenimenti come il Natale e la festa del Ringraziamento che, sicuramente, accadranno anche tra sei anni.
Come sempre non ci sono troppe descrizioni, prevalgono le scene narrative e i dialoghi, quindi, nonostante si tratti di un bel malloppino ciccione, il lettore scorre le pagine tranquillamente divertendosi, commuovendosi e sorridendo, sognando.
La trama è semplice e abbastanza scontata: Jillian ama Brock da sempre, Brock non si è mai accorto di lei. La ragazza è vittima di un grave trauma causato in parte da Brock (sì, per me è colpa sua), i due si allontanano ed ecco che sei anni dopo iniziano a frequentarsi e tra i fuori e i color nasce l’amor.
E credo che sia stato proprio questo lo spartiacque, che ha diviso la maggior parte dei lettori.


Durante quei sei anni, Jillian ha messo completamente in pausa la sua vita, rinunciando a qualsiasi passione, a qualsiasi sorriso. Poi decide di darsi una mossa: inizia a lavorare nell’impresa di famiglia, vestirsi più carina, uscire con i ragazzi… valorizzarsi, ecco.
Brock è solo una presenza lontana, che però diventa costante quando iniziano a lavorare insieme. Ok, anche in questo caso non ho nulla da obiettare perché Brock è stato effettivamente cresciuto dai Lima. Quindi va tutto bene.
Allora dove sta il problema?
Brock. Il problema è lui.
Brock è l’erbaccia che ritorna quando falci il prato, è quel chilo di troppo che ti crea i cuscinetti sulle chiappe e che, nonostante tutta la palestra, proprio non vuole andarsene.
Brock rovina due appuntamenti di Jillian, le impone la sua presenza e, improvvisamente, ribalta la storia, dicendo di essere sempre stato innamorato di lei?
E Jill che abbandona il suo percorso di self-improvement per corrergli incontro a braccia, e gambe, aperte?


Forse sto diventando una ragazza cinica e dovrei bermi meno the al limone, ma proprio non capisco perché bisogna sempre ricadere in questo cliché.
Brock non la voleva? Cavoli suoi! Jill si stava dimostrando una ragazza con i super cojones, comportandosi così è retrocessa di mille passi… peggiorando notevolmente la situazione.
A una certa mi sono sentita male per il povero Gavin, che è stato descritto proprio come uno sfigato. Solo perché Brock è più… bello?
#iostoconinerd
#iostoconGavin
#Brockbellosenzacervello

Voi avete già letto il romanzo?
Avete intenzione di farlo?
Intanto, se volete dare un’opportunità al romanzo, perché non è completamente da bocciare, qua sotto trovate il link per l’acquisto!
Un abbraccio e… buona lettura!

Roberta






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