Buon pomeriggio lettori!
Siamo ormai alle battute finali di questo mese di agosto. Il
caldo ne ha fatto da padrone ma devo ammettere che questo mese ho anche letto
molti libri belli.
Purtroppo però, questo di cui vi parlerò oggi non ha
pienamente fatto breccia nel mio cuore. Non vi anticipo nulla, correte a
leggere perché oggi sarà complicato!
- Titolo: Ogni battito del cuore
- Autore: Ginger Scott
- Casa editrice: Newton Compton
- Numero pagine: 261
- Da leggere si o no? A mio parere c’è di meglio in circolazione…
- Voto: 6-
Voto copertina:
Per due anni Rowe ha passato la sua vita nascosta. Senza
mettere il naso fuori di casa ha cercato di sopravvivere. Ora è il tempo del
collage, è il tempo di prendere la propria strada, e Rowe è stanca di quella
campana di vetro in cui vive. Decide di prendere in mano il destino e compiere
la svolta nella sua vita.
Appena arriva al college però vorrebbe fare un passo
indietro e tornare nel suo rifugio sicuro perché le novità la spaventano. Rowe
inizia a non respirare e a cadere nei maledetti attacchi di panico.
Forse mettere tutti quei chilometri di distanza tra il suo
passato burrascoso e il suo futuro incerto non è stato proprio una idea
geniale.
Ma non è dello stesso avviso Nate.
Nate è un giocatore di baseball che si accorge
immediatamente di quella ragazza insicura e impaurita. Ne vuole scoprire sempre
più particolari: il suo nome, la sua vita, le sue paure.
Inizialmente Rowe è spaventata perché non sa come
approcciarsi, impaurita da un passato che le ha tolto tutto. Vecchie paure e un
fantasma del ragazzo che ha amato continuano a volteggiare sulla sua testa.
Nate però cercherà sempre più di dissipare le ansie della
ragazza, creando nuovi ricordi, diventando lui stesso una roccia a cui
aggrapparsi.
Ma tutti quei chilometri, tutte quelle aspettative,
serviranno a qualcosa quando quel fantasma piomberà nuovamente nella vita di
Rowe?
La serie “Falling” è composta da:
1.
Ogni battito del cuore
2.
You and everything after
3.
The girl I was before
Allora, da dove iniziare…
Probabilmente non lo so nemmeno io e perdonatemi se sarò un
po’ sconclusionata. Prometto di portare un filo logico.
Partiamo dalla trama che secondo me è stata molto carina e
interessante. Come sempre le storie romance devono per forza basarsi su un
passato travagliato e quello di Rowe lo è molto. Il suo trauma è più forte
delle solite delusioni d’amore. Rowe è caratterizzata da attacchi di panico,
poca autostima, in poche parole: poca gioia di vivere.
Poi c’è Nate. Il nostro eroe dall’armatura splendente. Nate
è un ragazzo gentile, focalizzato su quello che vuole e desideroso di
ottenerlo, proprio come Rowe che la punta immediatamente e vuole conquistarla
ad ogni costo.
Andrebbe tutto bene se rimanessimo sulla trama e non ci
trasferissimo sulla carta.
La storia, mi perdonasse l’autrice e tutti coloro a cui è
piaciuta, ma non decolla. È statica, rimane sempre a due metri da terra.
Mi sono trovata a leggerla per inerzia, addirittura molto
spesso non capivo nemmeno cosa dicessero i protagonisti nei dialoghi perché la
traduzione purtroppo pecca moltissimo.
Lì dove vi è sarcasmo non lo si capisce, ci sono parole che
non c’entrano nulla con il contesto.
Davvero, a livello tecnico ha delle falle che non passano
inosservate.
A livello di storia poi… non mi ha convinta fino alla fine.
Nemmeno l’epilogo mi è piaciuto.
Rowe è priva di tutto. Impaurita perfino della sua ombra e
credo ci possa stare per il suo trauma ma stiamo esagerando quando ad un
tratto non solo si fida di uno sconosciuto mandando al diavolo tutto il suo
“credo” ma addirittura affronta senza un minimo di intoppo la folla, le
partite, le nuove amicizie.
Ma io mi dico… per una ragazza con tutti questi problemi di
certo non dovrebbe essere facile fidarsi delle persone, fare amicizie… invece
appena arriva al campus diventa migliore amica di Cass, si fida immediatamente
di Nate e ci passa quasi tutti i giorni con lui.
Allora, perdonatemi, ma di cosa stiamo parlando? Giustamente
è un libro… però zero raziocino.
Poi abbiamo Nate.
Nate non è uno stronzo, non è uno che si approfitta delle
situazioni. Ci ha provato in passato ma ha appreso che non fa per lui il divertimento
senza implicazione sentimentale.
Ha un fratello sulla sedia a rotelle, Ty di cui si parlerà
nel secondo volume della serie insieme a Cass, e Nate è tremendamente
affezionato a lui. Dove c'è Ty c'è Nate e viceversa.
Tanto di cappello a Nate per avere una forza d’animo così
grande.
Però se posso aprire una parentesi su Ty, anche qui
l’autrice ha fatto un buco nell’acqua. Ovviamente è straordinario il fatto che
Ty sia sarcastico e non prenda negativamente il fatto di essere su una sedia a
rotelle ma l’autrice non ha descritto nemmeno una volta la difficoltà di vita per uno
come lui. Non ci ha mai fatto vedere come realmente Nate aiuti Ty, è come se
teoricamente Ty sia sulla sedia a rotelle ma praticamente sia un ragazzo che si
alza e si siede come se niente fosse dalla carrozzina. Non mi è molto piaciuto,
è come se volesse scrivere di un handicap però poi si sia stufata e ha iniziato
a descrivere Ty come se non avesse di nessun problema.
Ma torniamo a Nate… Nate si innamora immediatamente di Rowe
e cerca in tutti i modi di avvicinarla e diventare suo amico. Tralasciando il
fatto che Rowe ripeterà sempre che Nate è solo un amico ma guai a chi lo tocca…
la gelosia farà da padrone.
Nate vuole aiutare quella ragazza impaurita, vuole farle
scoprire la vita, le bellezze, le sue prime volte.
Non mi è dispiaciuto il carattere di Nate perché ormai tutti
i romance hanno sempre il cattivo ragazzo a fare da padrone, ma perdonatemi…
ogni tanto un po’ di pugno duro ci vuole.
Nate è succube. Molto spesso si annulla anche, farebbe
davvero di tutto per Rowe.
Non dico che la storia non sia bella ma manca di pepe.
È come se l’autrice fosse partita con le migliori
aspettative e poi si sia persa strada facendo.
La storia è tutta impostata su Rowe-Nate-fantasma del
passato. Non vediamo quasi mai Rowe o Nate a lezione come invece dovrebbe
essere una vita al collage.
Secondo me la storia manca di interesse, di catturare
l’attenzione del lettore.
Anche quando arriviamo al punto di rottura è molto futile, cioè
secondo me Rowe non doveva proprio prendersela per quella cosa.
Che dirvi… secondo me la storia è molto sempliciotta.
Il pensiero di fondo è carino, poteva uscirci un bel libro ma secondo me le capacità sono molto scarse.
La scrittura non mi è piaciuta, come vi dicevo prima. In
alcuni momenti è proprio priva di significato e credo che una traduzione più
accurata avrebbe fatto più piacere al libro.
Mi dispiace ma la storia per me non arriva alla sufficienza.
Non mi è piaciuta, è stata noiosa e a tratti mi stavo per addormentare.
Ribadisco, manca di attrattiva.
Il mio consiglio è aspettare gli altri libri della serie…
vedere se il regime cambia. Chissà.
Anche oggi la rubrica finisce qui. Io vi do l’appuntamento a
prestissimo sempre qui su AnniDiNuvole. Settembre sta arrivando e con se tanti
nuovi libi! Rimanete con noi e veniteci a trovare sui social che trovate in
alto a destra.
Buone letture!
Ilaria
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