sabato 1 luglio 2017

Recensione: Troppo bello per dire di no


Ciao ragazze!
Se vi dico miliardario, voi a che saga pensate? Ma certo, alla Billionaire Boys Club, la mia nuova scoperta, che sa portare un po’ di pepe nella mia quotidianità e che mi fa staccare dalla mia giornata, immergendomi in uno scenario assolutamente irresistibile.
Vi avevo già anticipato che si trattava di una saga che ci avrebbe accompagnato per un bel pezzettino e, già a questo secondo romanzo, mi rimprovero di non averla scoperta prima.
Allacciatevi le cinture perché oggi entriamo nel mondo di Hunter e Gretchen.


  • Titolo: Troppo bello per dire di no
  • Autore: Jessica Clare
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagine: 272
  • Voto: 8
  • Da leggere sì o no? Un’ottima reinterpretazione de La Bella e la Bestia


Voto copertina:


Hunter ha passato tutta la sua vita a nascondersi dagli altri: sfigurato da dei rapitori quand’era piccolo, si è perso gran parte delle occasioni che poteva dargli la vita. Ha un gruppo ristretto di amici, che nemmeno lui sa come ha fatto a trovare, e nessuna donna. Abita in una palazzo fin troppo grande per lui… è un luogo ideale dove nascondersi, dove vive quella vita solitaria che non sembra essergli mai pesata troppo.
Magnate del mercato immobiliare, mentre sta visitando uno dei suoi investimenti, si imbatte in una ragazza che attrae fin troppo la sua attenzione. Forse dire che s’imbatte è fin troppo… diciamo che decide di osservarla da dietro un pilastro e, dopo averla sentita parlare rispetto alla bellezza interiore ed esteriore, decide che è la donna che fa al caso suo.
Peccato che non sa affatto come avvicinarla… ed è per questo motivo che ingegna uno stratagemma alquanto fantasioso.
Gretchen è una ghostwriter e non è per nulla contenta dalla sua vita. Assillata dalle continue scadenze e sull’orlo del lastrico, vorrebbe davvero cambiare vita… anche se non sa come. È stufa di scrivere romanzi tra lo steam punk e l’erotico… eppure deve pur mantenere un tetto sopra la testa e non si può vivere solo d’aria. Quando la sua agente le comunica che una Casa Editrice emergente ha chiesto proprio di lei per trasformare delle lettere di due amanti in un romanzo d’amore, non riesce a crederci. Poco le importa di doversi trasferire a Palazzo Buchanan, il luogo dove sono ambientate le lettere, perché la ricompensa è fin troppo lauta.
Il palazzo è grande e silenzioso, a volte le sembra un labirinto, ed è stata accolta dal maggiordomo. Vorrebbe tanto incontrare il proprietario, anche per fare semplicemente due chiacchiere, ma, per giorni, non lo trova da nessuna parte. Le lascia solo dei semplici biglietti.
Non si sarebbe mai immaginata di incontrarlo nudo, appena terminata la doccia, andando nella sua ala del palazzo. Cicatrici gli deturpano parte del corpo e questo lo rende, comunque, perfetto.
Adesso Gretchen non deve solo pensare al suo romanzo, ma anche a come far finire Hunter nel suo letto.


La serie Billionaire Boys Club è composta in questo modo:

  1. Scommessa indecente (recensione QUI
  2. Troppo bello per dire di no;
  3. È l’uomo per me;
    3.5 Ho scelto d’amarti;
  1. Sempre più vicino;
  2. L’amore è un gioco
  3. L’amore non esiste
6.5 Per me esisti solo tu


La prima cosa che ho fatto appena ho finito di leggere il romanzo è stato controllare il titolo in inglese che, tradotto letteralmente, era qualcosa tipo “La Bella e il Miliardario”. A questo punto mi sono chiesta mille volte perché non l’avessero lasciato così, soprattutto perché avrebbe riscosso dello zoccolo di lettrici amanti di ogni reinterpretazione di questa favola sempre alla moda e contemporanea e soprattutto perché sarebbe stato un titolo d’effetto che avrebbe potuto rappresentare la trama meglio di qualsiasi altro titolo.
Perché Hunter è la nostra Bestia, all’apparenza burbera e assolutamente insopportabile, ma che, in realtà, nasconde un cuore dolcissimo che non vede l’ora di essere scoperto.
Purtroppo il suo aspetto fisico gli ha precluso gran parte delle attività che un giovane uomo, che una volta era un adolescente, avrebbe dovuto normalmente compiere. Già dal primo romanzo sappiamo che Hunter ha dei problemi con il proprio volto e con parte del suo corpo: completamente sfigurato, ha difficoltà a relazionarsi, ed è per questo che non ha degli amici al di fuori del suo gruppo di miliardari, che abbiamo avuto il piacere di conoscere già in Scommessa d’amore.
Anche Gretchen non è  e all’un personaggio nuovo e, all’interno di queste pagine, abbiamo potuto conoscerla ancora di più, ammirarne il coraggio e l’intraprendenza e, soprattutto, il senso dell’umorismo. Quello stesso umorismo che sa portare, dopo tanto tempo, la risata nel cuore della Bestia appassionata di rose.


Che dire?
Indubbiamente è un romanzo interessante che sa farti ridere, riflettere e anche passare dei momenti di spensieratezza. In un certo senso, l’ho perfino preferito al primo romanzo, perché in tutte noi si nasconde quella ragazza che vorrebbe trovare una perla rara in quel mare sconfinato di trogloditi che tentano di provarci con noi. Tuttavia, c’è qualcosa che proprio non ho capito: il lato erotico. Credevo che fosse più forte, più prorompente, che potessi finalmente leggere un erotico con i contro cazzi (scusatemi il termine ma dovevo assolutamente usarlo per rendere bene l’idea), invece ho trovato scene non all’altezza degli standard che mi ero prefissata. Per la prima volta assistiamo a un caso di eiaculazione precoce (una cosa stranissima da leggere, che ha portato un tocco di comicità e realtà all’interno del romanzo), ma non ho assolutamente letto nulla che assomigli a una scena erotica diversa dall’ordinario.
È la donna, Gretchen, a prendere il controllo della situazione e la cosa non mi dispiace affatto. Tuttavia avrei preferito vedere delle scene erotiche migliori, sia dal punto di vista narrativo che dal punto di vista dei contenuti… Questo non significa che avrebbero dovuto inserire delle scene erotiche volgari… forse solo più spinte. A questo punto mi chiedo se sono io ad avere aspettative troppo alte, se sono diventata improvvisamente una maniaca, oppure se, a furia di leggere tutti gli erotici che ci sono stati proposti negli ultimi anni, sono diventata troppo critica e vogliosa di leggere un qualcosa di nuovo.


Il punto di rottura (perché in ogni romance c’è un punto di rottura) è tirato per le orecchie e, secondo me, è risultato un po’ affrettato, ma diciamo che, con tutte le stronzate che ci sono in circolazione avrei potuto leggere di peggio… quindi, tutto sommato, posso reputarmi abbastanza soddisfatta.

E voi, invece, che ne pensate?
Sono curiosa di sapere che ne pensate!
Un abbraccio… e buona lettura!


Roberta


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