Ciao
ragazze!
Se vi dico miliardario, voi a che saga pensate? Ma
certo, alla Billionaire Boys Club,
la mia nuova scoperta, che sa portare un po’ di pepe nella mia quotidianità e
che mi fa staccare dalla mia giornata, immergendomi in uno scenario assolutamente
irresistibile.
Vi avevo già anticipato che si trattava di una
saga che ci avrebbe accompagnato per un bel pezzettino e, già a questo secondo
romanzo, mi rimprovero di non averla scoperta prima.
Allacciatevi le cinture perché oggi entriamo nel
mondo di Hunter e Gretchen.
- Titolo: Troppo bello per dire di no
- Autore: Jessica Clare
- Casa Editrice: Newton Compton
- Pagine: 272
- Voto: 8
- Da leggere sì o no? Un’ottima reinterpretazione de La Bella e la Bestia
Voto copertina:
Hunter ha passato tutta la sua vita a nascondersi
dagli altri: sfigurato da dei rapitori quand’era piccolo, si è perso gran parte
delle occasioni che poteva dargli la vita. Ha un gruppo ristretto di amici, che
nemmeno lui sa come ha fatto a trovare, e nessuna donna. Abita in una palazzo fin
troppo grande per lui… è un luogo ideale dove nascondersi, dove vive quella
vita solitaria che non sembra essergli mai pesata troppo.
Magnate del mercato immobiliare, mentre sta
visitando uno dei suoi investimenti, si imbatte in una ragazza che attrae fin
troppo la sua attenzione. Forse dire che s’imbatte è fin troppo… diciamo che
decide di osservarla da dietro un pilastro e, dopo averla sentita parlare
rispetto alla bellezza interiore ed esteriore, decide che è la donna che fa al
caso suo.
Peccato che non sa affatto come avvicinarla… ed è
per questo motivo che ingegna uno stratagemma alquanto fantasioso.
Gretchen è una ghostwriter e non è per nulla
contenta dalla sua vita. Assillata dalle continue scadenze e sull’orlo del
lastrico, vorrebbe davvero cambiare vita… anche se non sa come. È stufa di
scrivere romanzi tra lo steam punk e l’erotico… eppure deve pur mantenere un
tetto sopra la testa e non si può vivere solo d’aria. Quando la sua agente le
comunica che una Casa Editrice emergente ha chiesto proprio di lei per
trasformare delle lettere di due amanti in un romanzo d’amore, non riesce a crederci.
Poco le importa di doversi trasferire a Palazzo Buchanan, il luogo dove sono
ambientate le lettere, perché la ricompensa è fin troppo lauta.
Il palazzo è grande e silenzioso, a volte le
sembra un labirinto, ed è stata accolta dal maggiordomo. Vorrebbe tanto
incontrare il proprietario, anche per fare semplicemente due chiacchiere, ma,
per giorni, non lo trova da nessuna parte. Le lascia solo dei semplici
biglietti.
Non si sarebbe mai immaginata di incontrarlo nudo,
appena terminata la doccia, andando nella sua ala del palazzo. Cicatrici gli
deturpano parte del corpo e questo lo rende, comunque, perfetto.
Adesso Gretchen non deve solo pensare al suo
romanzo, ma anche a come far finire Hunter nel suo letto.
La serie Billionaire
Boys Club è composta in questo modo:
- Scommessa indecente (recensione QUI)
- Troppo bello per dire di no;
- È l’uomo per me;
3.5 Ho scelto d’amarti;
- Sempre più vicino;
- L’amore è un gioco
- L’amore non esiste
6.5 Per me esisti solo
tu
La prima cosa che ho fatto appena ho finito di
leggere il romanzo è stato controllare il titolo in inglese che, tradotto
letteralmente, era qualcosa tipo “La
Bella e il Miliardario”. A questo punto mi sono chiesta mille volte perché
non l’avessero lasciato così, soprattutto perché avrebbe riscosso dello zoccolo
di lettrici amanti di ogni reinterpretazione di questa favola sempre alla moda
e contemporanea e soprattutto perché sarebbe stato un titolo d’effetto che
avrebbe potuto rappresentare la trama meglio di qualsiasi altro titolo.
Perché Hunter è la nostra Bestia, all’apparenza
burbera e assolutamente insopportabile, ma che, in realtà, nasconde un cuore
dolcissimo che non vede l’ora di essere scoperto.
Purtroppo il suo aspetto fisico gli ha precluso
gran parte delle attività che un giovane uomo, che una volta era un adolescente,
avrebbe dovuto normalmente compiere. Già dal primo romanzo sappiamo che Hunter
ha dei problemi con il proprio volto e con parte del suo corpo: completamente
sfigurato, ha difficoltà a relazionarsi, ed è per questo che non ha degli amici
al di fuori del suo gruppo di miliardari, che abbiamo avuto il piacere di
conoscere già in Scommessa d’amore.
Anche Gretchen non è e all’un personaggio nuovo e, all’interno di
queste pagine, abbiamo potuto conoscerla ancora di più, ammirarne il coraggio e
l’intraprendenza e, soprattutto, il senso dell’umorismo. Quello stesso umorismo
che sa portare, dopo tanto tempo, la risata nel cuore della Bestia appassionata
di rose.
Che dire?
Indubbiamente è un romanzo interessante che sa
farti ridere, riflettere e anche passare dei momenti di spensieratezza. In un
certo senso, l’ho perfino preferito al primo romanzo, perché in tutte noi si
nasconde quella ragazza che vorrebbe trovare una perla rara in quel mare
sconfinato di trogloditi che tentano di provarci con noi. Tuttavia, c’è
qualcosa che proprio non ho capito: il lato erotico. Credevo che fosse più
forte, più prorompente, che potessi finalmente leggere un erotico con i contro
cazzi (scusatemi il termine ma dovevo assolutamente usarlo per rendere bene
l’idea), invece ho trovato scene non all’altezza degli standard che mi ero
prefissata. Per la prima volta assistiamo a un caso di eiaculazione precoce
(una cosa stranissima da leggere, che ha portato un tocco di comicità e realtà all’interno del
romanzo), ma non ho assolutamente letto nulla che assomigli a una scena erotica
diversa dall’ordinario.
È la donna, Gretchen, a prendere il controllo della
situazione e la cosa non mi dispiace affatto. Tuttavia avrei preferito vedere
delle scene erotiche migliori, sia dal punto di vista narrativo che dal punto
di vista dei contenuti… Questo non significa che avrebbero dovuto inserire
delle scene erotiche volgari… forse solo più spinte. A questo punto mi chiedo
se sono io ad avere aspettative troppo alte, se sono diventata improvvisamente
una maniaca, oppure se, a furia di leggere tutti gli erotici che ci sono stati
proposti negli ultimi anni, sono diventata troppo critica e vogliosa di leggere
un qualcosa di nuovo.
Il punto di
rottura (perché in ogni romance c’è un punto di rottura) è tirato per le
orecchie e, secondo me, è risultato un po’ affrettato, ma diciamo che, con
tutte le stronzate che ci sono in circolazione avrei potuto leggere di peggio…
quindi, tutto sommato, posso reputarmi abbastanza soddisfatta.
E voi, invece, che ne pensate?
Sono curiosa di sapere che ne pensate!
Un abbraccio… e buona lettura!
Roberta
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