martedì 11 luglio 2017

Recensione: Bastardo fino in fondo


Ciao ragazze!
Oggi vi parlo di una novità che ero impaziente di leggere. Ero così impaziente che non ho aspettato nemmeno l’uscita del romanzo in Italia: l’ho preso in inglese perché ero troppo curiosa. Pagina dopo pagina, scena dopo scena, ho iniziato a storcere il naso.
Stavo davvero leggendo il romanzo di cui tutti parlavano, oppure era una brutta copia? Adesso la parola va a voi. Leggete la recensione e poi ditemi che ne pensate ;)


  • Titolo: Bastardo fino in fondo
  • Autore: Penelope Ward & Vi Keeland
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagine: 213
  • Da acquistare sì o no? Consigliato, ma non rientra nella top50
  • Voto: quasi 8


Voto copertina:


Aubrey Bloom ha deciso di rivoluzionare la sua vita: dopo aver scoperto che il fidanzato la tradiva, si è licenziata, si è liberata di tutti i pesi morti e si è messa in strada. A una stazione di servizio nota una moto e subito inizia a pensare a quanto sarebbe figo poter viaggiare con il vento sulla pelle… e farsi anche il motociclista.
Peccato che la bellezza di questo sia direttamente proporzionale al suo caratteraccio: più parla più Aubrey lo trova insopportabile.
Decisamente sexy ma insopportabile.
Aubrey crede si tratti solamente di un incontro casuale: uno scambio di sguardi tra due sconosciuti, ma qualcosa va storto. Se prima è lei a ridere perché il motociclista non riesce più a far partire la sua moto, poi è lui a ridere perché è la ragazza ad avere una gomma a terra.
Allora, il motociclista le propone uno scambio: lui le cambierà la ruota, ma lei, in cambio, gli concederà un passaggio fino in California. Nonostante sia presa alla sprovvista, Aubrey è incapace di dirgli di no… in fondo un compagno di viaggio potrebbe farle comodo, vero?
Si tratta di un semplice viaggio, giusto? Ore e ore in macchina, camere separate… non deve avere nulla a che fare con Chase, il motociclista.
Ma la realtà si presenta leggermente diversa da come l’aveva immaginata.
Chase è una presenza importante: si impossessa della radio, stabilisce le regole e la fa parlare. Sempre, di tutto. L’aiuta a liberarsi del peso che tiene sulle spalle, l’aiuta a vedersi più bella e importante, l’aiuta a non sentirsi in colpa per i carboidrati digeriti.
L’aiuta a vedersi sotto occhi migliori.
Aubrey non oserebbe dirlo ad anima viva: ma brama i momenti con Chase e quando lui le propone di passare un weekend a Las Vegas, la città che non dorme mai, la città del peccato, lei non può che rispondergli di sì.
È consapevole che il bellissimo Chase le nasconde qualcosa, un qualcosa di misterioso che non vuole nemmeno accettare, ma vuole godersi appieno i momenti con lui, i suoi complimenti, il suo odore, i suoi baci… senza pensare a nient’altro.
Presi dalla follia del momento, e consapevoli che senza licenza si tratta solo di una farsa, Chase e Aubrey si sposano e poi passano una nottata di pura passione.
Aubrey gli confessa i suoi sentimenti, certa che tra di loro potrebbe nascere qualcosa di bello e duraturo.
Ma la mattina dopo, la realtà la colpisce come uno schiaffo.
Chase è andato via, non c’è traccia di lui. È sparito nel nulla.
Per fortuna c’è ancora il suo odore sul cuscino, altrimenti l’avrebbe creduto un fantasma.
Aubrey, con la coda tra le gambe e il morale sotto i piedi, si reca a Temecula, pronta a iniziare una nuova vita.
Pronta a dimenticare Chase, anche se sa che sarà difficilissimo.
Quello che non si aspetta è vederlo rispuntare due anni dopo, pronto a riconquistarla come se non fosse passato un secondo da quella loro notte di passione…


Come avrete potuto capire dall’introduzione, Bastardo fino in fondo non mi ha conquistato.
Ho faticato tantissimo a leggerlo.
Certi passaggi sono stati una tortura, tanto che ho dovuto alternare la lettura a momenti di pausa. E non perché volevo prolungare il piacere di avere tra le mani un prodotto fantastico che avrei riletto ogni quattro settimane, ma perché c’è una dose quotidiana di stronzate che la vostra povera Robi può leggere… e dopo due pagine ero già giunta al mio livello massimo di sopportazione.
Chase mi è stato antipatico (per non dire peggio) dal primo minuto. Certo, se nel titolo c’è la parola bastardo, è più che logico che il protagonista debba essere arrogante e spocchioso, ma Chase è tutto questo elevato all’ennesima potenza. Vuole sempre averla vinta, bisogna fare tutto quello che vuole, la protagonista si annulla, diventa come creta nelle sue mani. Perde ogni briciolo di carattere, diventa arrendevole… Non fa che pensare a lui, ai suoi occhi azzurri, a come sarebbe bello trascorrere il resto della vita insieme.
Io mi dico, sei appena uscita da una relazione che ti ha succhiato tutte le energie, il tuo ex continua a chiamarti e tu non rispondi perché non hai voglia (e tempo) di affrontarlo, eppure appena Chase ti degna di uno sguardo, ecco che pensi a come sarebbe bello poter prendere il suo cognome.
E poi lui scappa.


Eppure, ecco che nel secondo capitolo Chase torna come un tornado nella vita di Aubrey, imponendosi in tutto e per tutto, finché non diventa uno stalker provetto. Arriva prima di lei al suo Starbucks preferito, le ordina la colazione, la guarda andare a lavorare, poi va a casa sua, le sistema il giardino e poi torna in tempo davanti al suo ufficio per vederla uscire dal lavoro.
E tutto questo perché la ama.
Ok, ammetto che la situazione non è così tragica come i fatti di cronaca che si sentono, purtroppo spesso, in tv, eppure ci sono dei momenti in cui Chase supera proprio il limite. Le autrici hanno optato per questa decisione per sottolineare che, nonostante i due anni durante i quali i protagonisti sono stati separati, entrambi continuavano a pensarsi ed essendo Chase il solito bastardo, era più che logico che si imponesse con veemenza nella vita, forse fin troppo perfetta di Aubrey.
Non discuto questo, perché credo che a tutte noi farebbe piacere avere un uomo sexy come Chase disponibile a coccolarci in ogni momento… piuttosto metto in discussione i metodi e come Aubrey, arrendevole come sempre (#senzaspinadorsale), mette in discussione, ancora una volta, la sua vita solo per entrare nelle mutande di Chase.


Eppure il voto è alto. È una recensione da quasi 8, *** stelline…
Se ci seguite da un po’ sapete che abbiamo dato voti davvero peggiori.
Quindi, cos’è che si salva?
Le scene con Pixy, la capretta cieca che salvano mentre si stanno dirigendo al Grand Canyon. Ogni scena mi ha fatto morire dal ridere, senza ombra di dubbio è lei il mio personaggio preferito!
Le scene sexy. Non c’è ombra di dubbio che Chase ci sappia fare! Se levigasse il suo caratteraccio anche io ci farei un pensierino (ino-ino).
Complessivamente lo stile delle due autrici è scorrevole e credo sia molto difficile scrivere un romanzo a quattro mani: serve davvero un buon affiatamento e loro ce l’hanno.
Però… però il romanzo non mi ha convinto.
Quindi, se siete curiose e volete assolutamente leggerlo, vi consiglio di prendere l’ebook e non il cartaceo.
Stanno uscendo dei romanzi stupendi, risparmiate i big money per quelli!

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Un abbraccio e… buona lettura!

Roberta




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