venerdì 9 giugno 2017

Recensione: Lemonade


Buon pomeriggio nuvoline belle.
Come va con il caldo? Siete già alle prese con questo clima allegro?
Lo so… l’estate c’è chi la ama e c’è chi non la sopporta (io faccio parte della seconda fazione) però queste temperature ancora non molto elevate mi sono simpatiche.
Ora, vi darò un consiglio. Come affrontare al meglio queste temperature in crescita? Semplice… bevendo una limonata!
Che consiglio è questo? Tranquilli ve lo spiegherò, ma una bella limonata ci sta sempre… proprio questo libro ;)

  • Titolo: Lemonade
  • Autore: Nina Pennacchi
  • Numero pagine: 380
  • Da leggere si o no? Perché mai rifiutare una bella lettura…
  • Voto: 8 


Voto copertina:


Quando Anna versa accidentalmente la limonata del suo bicchiere sulla giacca elegante di Christopher, di certo non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe cambiata.

Anna, dolce ragazza all’apparenza quasi insignificante, passa le sue giornate accudendo i suoi fratellini e suo padre malato. Ama scherzare e chiacchierare con la sua amica Lucy e prova una simpatica attrazione verso l’amico Daniel.
Christopher invece è in città per compiere la sua vendetta. Vendicare sua madre è l’obiettivo principale della sua venuta. Uccidere suo padre ignaro della sua esistenza è la conseguenza.
Non appena Anna e Christopher incrociano gli sguardi, subito sanno che non si sopporteranno.
Anna vede in Christopher supponenza, malvagità, mistero e oscurità. Il suo modo impettito di comportarsi, sembra come se stesse perennemente sopra le righe non è concomitante con il suo essere delicata e pura.
Christopher vede in Anna la solita arrampicatrice sociale, così povera per stare in mezzo alle feste di nobili. Di certo vorrà accalappiarsi un buon partito… e lui sarà pronto a metterle i bastoni tra le ruote.
E come sfruttare al meglio l’occasione per mandare a monte il fidanzamento tra Anna e Daniel?
Daniel, quel fratellastro che imparerà a odiare. Sangue del suo sangue ma anche sangue di quell’uomo che è il fine della sua vendetta. Non si sopporteranno e portare via da lui la donna che ama diventa subito allettante.
Non solo è un piacere rompere il cuore del suo fratellastro ma Christopher ha la voglia malsana di stravolgere la vita dell’inutile Anna. Così si trasforma in un mostro inaudito, proprio come tutti lo conoscono, e violenta l’innocenza della ragazza diventando sua per diritto.
Per salvare la reputazione di Anna e della sua famiglia l’unica soluzione è il matrimonio. Ripugnante per Anna, un peso per Christopher.
Ma il ragazzo alternerà momenti di presunzione a momenti dolci, in cui l’innocenza di Anna farà ancora capolino scalfendo il suo cuore di pietra.
Famiglia adorata, famiglia inopportuna. Passione travolgente, passione odiata. Amore lieve, amore prepotente. Tante cose sarà Lemonade, una semplice bevanda che sconvolgerà la vita di molti.


Tornare a leggere di Nina Pennacchi è sempre un piacere, tempo fa avevo letto Capitan Swing (recensione QUI) e mi era piaciuto tantissimo.
Anche quello uno storico e anche lì si parlava di temi forti e violenti.

Ormai voi lettori di AnniDiNuvole sapete quanto mi piacciono gli storici e le storie tormentata. Matrimoni forzati e amori difficili.
Lemonade è un libro forte, probabilmente non lo consiglio a chi non ama leggere di violenze e cattiverie. Onestamente nemmeno a me piace, ma questo romanzo ha la capacità di far sconvolgere anche le idee iniziali del lettore.
Non dico che non dobbiate leggerlo ma se per caso tu che stai leggendo questa recensione sei facilmente suscettibile non farlo.

Proprio come successe in Capitan Swing voglio premettere che tutti i temi affrontati in questa storia sono proiettati in un contesto storico dove, non dico che erano considerati leciti, ma se succedeva non era sconvolgente e raro come nell’epoca odierna. 


Se devo definire in una parola Lemonade direi che è travagliata. È un misto tra amore e crescita a tormento e buio.
La storia tra Christopher e Anna non è delle più romantiche e zuccherose che ci siano al mondo, anzi. Tutto nasce alla base dell’egoismo di Christopher che quasi odia Anna e la vuol veder piegata al suo volere.
Ho trovato davvero vile il suo atteggiamento di violenza. Non ho ben concordato su questo lato della storia ma capisco l’autrice che abbia dovuto far evolvere così la storia perché alla fine un nesso c’è.
Ma sono qui a dire che io non concepisco lo stupro come base per una storia d’amore. Assolutamente no!
Ricordo che tanto tempo fa, quando ero ancora una piccola lettrice inesperta di EFP lessi per la prima volta una fan fiction basata su uno stupro. E su questo l’autrice aveva fatto nascere una storia d’amore più dolce del mondo.
Bhè mi dispiace dirlo a chi considera questa cosa romantica ma secondo me c’è qualcosa in loro che non funziona molto bene.

In Lemonade però la storia che cresce non è da considerarsi del tutto “romantica”, ma devo ammettere che il pentimento di Christopher si amplia man mano che si continua a leggere.
Christopher è egoista, pensa solo a se stesso la maggior parte delle volte. Non voglio giustificare la sua violenza ma devo lanciare una pietra a suo favore nel dire che se si è comportato come ha fatto molto probabilmente non sapeva come altro riuscire a tenere Anna per se. Perché, anche se lui non lo vuole ammettere, per quella ragazza ha provato qualcosa non appena la limonata è entrata in collisione con la sua giacca.


Perciò se vi state chiedendo se Lemonade mi sia piaciuto la risposta è si!
E non perché c’è questa scena di violenza, assolutamente no. La motivazione è da ricercare nella storia di Anna e Christopher, iniziata decisamente male ma proseguita gradualmente. 
Nina ci ha fatto conoscere la vita tormentata di Christopher e giuro che averi voluto tirare un pugno sul naso a suo padre. L’autrice ci ha fatto immergere in emozioni e sensazioni che il ragazzo ha provato durante tutta la sua vita. Credo sia davvero difficile per un autore trasmettere quello che il protagonista sente e se si riesce in questo, la vittoria è assicurata. 

Non trovo altro da dire per questo libro. È fresco, è una crescita inaspettata. Anche per la piccola Anna che all’inizio brilla di sottomissione ma alla fine, esasperata, si ribella al volere di quel marito padrone. Ed è proprio lì che i veri sentimenti di Christopher per la ragazza escono fuori. 
Non nascondo di essermi commossa nei passaggi finali. È sempre bello leggere di una storia che trova pace nel suo tormento.


Ho adorato tutti quanti i personaggi apparsi in questa storia, anche forse Leopold… non l’ho amato ma mi ha sorpreso alla fine.
Rinnovo le mie considerazioni su Nina, è una scoperta fantastica nel ramo della scrittura. Le sue storie sono vere, passionali e coinvolgenti. Aspetto ancora trepidante di leggere altri suoi lavori. Ne vale l’attesa perché so che leggere qualcosa di suo equivale ad una certezza.

Perciò cari lettori, leggete e non lasciatevi suggestionare. C’è molto altro dietro quello che si vuol vedere.

Io vi saluto e ci rivediamo presto.
Vi ricordo i nostri social e il nostro gruppo di chiacchiere su Facebook “Il club dei lettori romance – AnniDiNuvole”.
Un abbraccio.

Ilaria


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