Ciao ragazze!
Oggi vi parlo di un romanzo carino caruccio che
aspettava da un bel po’ di tempo e che, finalmente, ho potuto leggere. Si
tratta del secondo romanzo della serie
Hearts, che vede come protagonisti la bella
Mia e l’affascinante Jensen. Una
storia d’amore con i fiocchi, che aspetta solo di essere raccontata. Forza, che
aspettate a leggerla?
- Titolo: Love for
love
- Autore: Claire
Contreras
- Casa Editrice:
Newton Compton
- Pagine: 270
- Da leggere sì o no? Una pausa rinfrescante
- Voto: 8 e mezzo
Voto copertina:
Le seconde occasioni a volte sono perfino più
importanti delle prime. Sappiamo dove abbiamo sbagliato e, quindi, sappiamo
dove correggere. Sappiamo dove si trovano gli inghippi lungo il percorso e,
quindi, sappiamo come prepararci per affrontare gli ostacoli. Oppure sono
semplicemente delle seconde opportunità che l’universo decide di offrirci e che
dobbiamo cogliere al volo, senza stare lì, impalati, pensando a cosa potrebbe
andare storto e impedirci di raggiungere, ancora una volta, il nostro
obiettivo.
Quando ci troviamo davanti a una seconda
occasione, non dobbiamo stare fermi e impalati a pensare… piuttosto dobbiamo
darci una mossa e sorridere, ringraziando la vita per il regalo che ci ha
fatto.
Le Seconde
Occasioni sono il filo conduttore del servizio fotografico che porta Mia a
New York, facendole lasciare il porto sicuro di Santa Barbara. Sa che a New
York vive quello che è stato, e forse ancora è, l’amore della sua vita... ma
non sono obbligati a incontrarsi. La città è così grande…
Poco importa che lui scriva freelance il giornale
che l’ha ingaggiata e che debba intervistare le coppie che saranno fotografate
da lei. No, assolutamente no. Questo non significa che Mia debba vedere Jensen,
il suo Jensen, tutti i giorni.
E invece no. Ecco che entra in gioco il destino… e
lo stesso Jensen, che non ha mai smesso di amare Mia.
Ecco la loro seconda occasione. E Jensen è più che
mai intenzionato a sfruttarlo appieno.
Mia è restia a credere alle belle parole che
continuano ad uscire dalla bocca dell’uomo, ha paura di soffrire di nuovo, ha
paura a non riuscire più a voltare pagina. Ha paura di vivere appieno.
Eppure, piano piano, si accorge che Jensen non
l’ha mia dimenticata: ha dato il suo nome alla protagonista di un libro per
bambini, l’ha ringraziata pubblicamente dopo aver ricevuto un premio letterario
prestigioso, parla di lei nella sua rubrica sul Times. E, soprattutto, le fa conoscere
sua figlia, l’altro amore della sua vita, la sua meravigliosa Olivia, il motivo
scatenante della prima rottura tra Mia e Jensen. E Mia si rende conto che
quella bambina, che ha odiato senza un motivo, senza nemmeno averla vista dal
vivo, è una creatura dolcissima, capace solo d’amore e di sorrisi. Le vuole
bene da subito, così tanto bene che le fa usare la sua macchina fotografica.
Ma c’è una cosa molto importante delle Seconde
Occasioni: sono sempre in mano nostra. C’è un momento in cui siamo noi a dover
decidere del nostro destino, c’è un momento in cui siamo noi a doverle
acciuffare, a dover decidere che è il momento di darci una seconda occasione,
che non dobbiamo assistere allo spettacolo della vita da spettatori, ma da
partecipanti. Possiamo avere tutte le Seconde Occasioni del mondo, ma dobbiamo
essere capaci di coglierle. E Mia deve essere capace di cogliere la sua e di
non aver paura del passato.
La serie
Hearts è composta in questo modo:
- Life is love (recensione QUI)
1.5 Love is forever
- Love for love
- Elastic Hearts [di prossima pubblicazione. Parla di Victor]
Prima di parlare più approfonditamente del romanzo
e tormentarvi con il mio personale commento, vorrei fare un piccolo appunto
sulla traduzione del titolo, perché è davvero molto importante. Paper Hearts, letteralmente Cuori di
carta, non è solamente il titolo originale del romanzo, ma all’interno del
romanzo stesso è il titolo che Jensen dà al libro che sta scrivendo e che,
sostanzialmente, parla di lui e Mia. Da romanticona quale sono, ho adorato
pensare che il romanzo fosse veramente scritto da lui, e non dall’autrice,
soprattutto perché la dedica che lui fa a Mia è la stessa che troviamo
all’inizio del romanzo stesso. Quindi, come si ha auto la cura di tradurre la
dedica e usare le stesse parole, sarebbe stato bello se i due romanzi avessero
lo stesso titolo… anche mantenendo quello originale e poi facendo un
sottotitolo. Sono dettagli, è vero, ma state parlando con una maniaca di queste
cose, una che va sempre a vedere il pelo nell’uovo e che vuole vedere i libri
che ama perfetti. Quindi, dato che
il titolo e la copertina sono le prime cose che un potenziale lettore vede non
appena trova il romanzo in libreria, cerchiamo di curare ogni particolare,
giusto?
E ora, abbandoniamo la mia versione polemica e
immergiamoci in quella romantica, quella che ha amato leggere questo romanzo
dalla prima all’ultima pagina. Devo dire che avevo quasi perso ogni speranza e,
rassegnata come solamente una lettrice può essere, stavo per darmi per vinta e
acquistare il romanzo in inglese, sapendo che sarebbe stato lì, a fare un po’
la muffa, sperando di vedere la luce… dato che la mia lista di romanzi da
leggere diventa ogni giorno sempre più lunga e quelli in inglese non fanno
altro che accumularsi, sperando che arrivi un giorno in cui mi sia stufata di
leggere in italiano e inizi a leggere solo in inglese (di solito è in estate,
non so perché…).
E invece no… Ecco che la Newton Compton mi fa una
bellissima sorpresa e mi riempie di gioia con la storia di Mia e Jensen. Già
leggendo Life is love capiamo che
tra di loro c’è stato un qualcosa e la loro rottura è ancora motivo di dolore,
soprattutto perché Mia non vuole assolutamente stare vicino a Jensen e cerca di
evitare qualsiasi discorso che porti a lui. La stessa cosa si ripresenta anche
all’interno di questo romanzo, soprattutto nella prima parte. Ma purtroppo per lei,
e per fortuna per noi, ecco che sono costretti a lavorare a stretto contatto e
ogni momento è un’occasione per Jensen di riconquistare, piano piano, la sua
fiducia. Rivedendolo, Mia si ricorda di tutti i fantastici momenti passati
insieme: si ricorda di quando andavano in moto insieme, si ricorda dei loro
progetti, si ricorda del significato di quel tatuaggio dell’infinito.
Provano ancora qualcosa l’una per l’altro, anche
se è difficile ammetterlo.
Quando però ne trovano il coraggio, ecco che tutto
diventa più semplice, che il cielo si schiarisce e torna il sole.
Jensen è uno scrittore e in tutto il romanzo si dà
molta importanza alla parola scritta: alle lettere, ai bigliettini, ai
messaggi, agli articoli di giornale. L’autrice ha utilizzato un espediente
molto interessante per immergerci nel punto di vista di Jensen: ci fa leggere i
suoi piccoli articoli sul Times, dove parla un po’ di tutto e risponde a dei
tweet che gli mandano i suoi affezionati lettori. Non si tratta mai di un
articolo capace di riempire una pagina intera, ma è sempre capace di farci
immergerci nel mondo di Jensen, anche all’inizio, quando vorremmo solamente
fare scudo per proteggere la nostra eroina.
Love is
love:
Robi approva!
E voi? Fatemelo sapere con un commento oppure
visitando il nostro nuovo gruppo facebook: Club
delle Lettrici romance – AnniDiNuvole.
Non vediamo l’ora di fare quattro chiacchiere con
voi!
Un abbraccio!!
Roberta
Nessun commento:
Posta un commento