martedì 18 aprile 2017

Recensione: The protector


Ciao ragazze!
Credo che tutte noi abbiamo sognato guardando il film The Bodyguard con Whitney Hudson e ci siamo innamorate sulle note de I will always love you. Il romanzo di cui vi parlo oggi ha un qualcosa che ci può ricordare questo film, ma si spinge anche ben oltre.
Siete curiose? Beh, allora non ci resta che immergerci nel mondo di Cami e Jake.

  • Titolo: The Protector
  • Autore: Jodi Ellen Malpas
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagine: 357
  • Da acquistare sì o no? *tossisce* cazzo *tossisce* sì!
  • Voto: 8 e mezzo


Voto copertina:


Jake ha un passato da dimenticare e da cui redimersi, un presente particolarmente incline all’autocommiserazione e all’alcolismo e un futuro incerto. L’unico sollievo è il lavoro, che gli permette di staccare il cervello e di concentrarsi su qualcun altro. Grazie al suo passato nelle forze speciali dell’esercito, Jake fa la guardia del corpo… una guardia del corpo ben pagata e solo per pochi.
Tuttavia, quando viene assunto dal signor Logan, un pezzo di spicco nella società londinese, non si immagina che quello sarà l’incarico che gli cambierà la vita.
Camilla Logan è una modella molto in vista, seguita sui social e dai paparazzi, con un grande scandalo alle spalle: cocaina e un ex problematico possono creare già abbastanza danni quando si è delle persone normali, figuriamoci quando si è dei personaggi in vista. I mesi passano: Sebastian va in riabilitazione e la reputazione di Camilla viene ripulita, quando improvvisamente il padre inizia a ricevere delle minacce di morte, non rivolte alla sua persona ma alla figlia. È per questo motivo che assume Jake… è il migliore sul mercato e lui vuole solo il meglio per la figlia.
Il compito del bodyguard è quello di stare attaccato alla sua protetta 24/7, vivere con lei, accompagnarla a fare shopping, alle serate e agli aperitivi con la sua migliore amica Heather.
La prima cosa che colpisce Cami è l’avvenenza di Jake. Le sembra di avere un Dio del sesso davanti agli occhi: alto, bellissimo e dallo sguardo magnetico. Sentire quello sguardo su di se le fa sentire le gambe molli, la fa pensare a cose proibite e molto molto sporche.
Per Jake sarebbe facile poter lasciar perdere l’incarico, pensare a qualsiasi cosa che non sia Cami: le sue gambe, i suoi capelli dorati, il suo sguardo magnetico e carico di desiderio… Entrambi sentono quell’attrazione che li porta a essere sempre più vicini. Jake inizia a considerare Cami molto di più che un lavoro: vicino a lei si sente completo, invincibile e, per la prima volta da tantissimo tempo, voglioso di andare avanti con la sua vita.



Inizio con un applauso alla redazione della Newton Compton che, per la prima volta nella sua vita, decide di non stravolgere né il titolo del romanzo né la sua copertina, soprattutto la sua copertina. Potrà sembrarvi una stupidata, ma noi lettrici siamo veramente stufe di copertine con grafiche a caso, dove si vedono solamente ragazze sorridenti in pose più o meno realistiche. Ecco, questa copertina ha un qualcosa di completamente diverso che racchiude davvero tutta l’anima del romanzo, il pathos e quella che definirei la scena principale.
Che è quella che dà una svolta anche alla storia d’amore. Jake per la prima volta indossa la sua armatura da Cavaliere della Luce e salva la sua donzella in pericolo dall’ex fidanzato ancora cocaina-dipendente, portandola fuori in braccio tra i flash delle macchine fotografiche dei paparazzi che, come squali affamati avvicinati da una goccina di sangue, si fiondano sulla scena e la immortalano con ogni mezzo che hanno a disposizione.
È qua che tutto cambia: è dopo questo momento che entrambi capiscono che in gioco c’è davvero molto di più. Quelle fantomatiche farfalle, che sempre più sono un segno dell’innamoramento, portano la coppia in un mondo d’amore, dove tuttavia il pericolo rimane ancora presente. Ma chi meglio di Jake potrebbe salvare il suo angelo dai capelli dorati?



Come potete vedere, il voto è molto alto… tuttavia in alcuni passaggi mi aspettavo molto di più.
Innanzitutto ero partita con la convinzione che si trattasse di un erotico con i controcazzi, invece è sì erotico, ma non ha quelle scene da brivido che mi sarei aspettata da quest’autrice. All’inizio del romanzo, in una delle prime scene tra i protagonisti, si fa accenno a sculacciate e a un sesso duro che lascia ben poco spazio alle tenerezze, ma invece, con il passare del tempo, il lato erotico potente passa in secondo piano e si fa spazio alla dolcezza fatta di cuori e di fiori. Ecco, dato che so che queste cose possono coesistere, perché bisogna sempre scegliere per forza? Perché se si ha la tenerezza non si può avere un sesso da capogiro? E perché se si vuole del sesso da capogiro i sentimenti devono sempre e per forza rimanere fuori dal quadro? Bah, io non lo so proprio.
Un piccolo appunto va anche alla lingua e alla traduzione, purtroppo molto superficiale in troppe parti. La parola cazzo, in ogni sua accezione, viene ripetuta almeno quarantamila volte. La grammatica italiana, come ben sappiamo, ha delle costruzioni impersonali bellissime.
Perché non usarle?



Tutto sommato, devo dire di avere passato due giornate rilassanti leggendolo.
Certo, le mie aspettative erano completamente diverse, tuttavia vi assicuro che il finale strappalacrime vi sorprenderà ;)
Noi vi aspettiamo sui nostri social!
Un abbraccio e… buona lettura.

Roberta





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