Ciao
nuvoline!
Oggi
vi parlo di un romanzo che mi ha conquistato dalla copertina. Poche volte
preferisco le cover italiane a quelle originali, ma questa è una di quelle.
Certamente non è solamente merito del belloccio dagli occhi magnetici che ci
guarda, facendoci tremare le gambe, ma anche della combinazione di colori e
caratteri. E la storia raccontata? Semplicemente fenomenale. Leggete la
recensione e date retta a me ;)
- Titolo: Gus –
L’altra metà del cuore
- Autore: Kim Holden
- Casa Editrice:
Leggereditore
- Pagine: 415
- Da acquistare sì o
no? Lasciatevi trascinare dalla musica *^*
- Voto: 9
Voto copertina:
La vita di Gus è cambiata quel giorno di gennaio,
quando il destino si è portato via la sua Bright Side. L’ha amata tanto, Bright
Side… Era la sua migliore amica, la sua confidente, la sua bella, colei che l’ha sempre spronato a dare il meglio, a tirare
fuori il meglio, a suonare e a cantare meglio. Gli sembra impensabile non
sentire più la sua risata profonda, non poter più comporre musica per il suo
violino, non godersi più lo spettacolo del tramonto insieme e non mangiare più
Twix ghiacciati.
Senza Kate, Gus è alla deriva: il tour sta per
iniziare e non ha la minima idea di come fare a portare gioia ai suoi
spettatori, a come riempire di passione le sue giornate. Quella passione che l’ha
sempre caratterizzato era strettamente legata alle vibrazioni che gli mandava
Kate.
L’unico rimedio è smettere di pensare, iniziare a
soffocare le emozioni sotto uno strato di sesso, alcool, droga. Adesso tutto
gli sembra più facile: suonare gli sembra più facile, stare in compagnia degli
altri gli sembra più facile, smettere di ricordare ogni giorno Kate sembra più
facile… anche se in realtà non è così.
Tutto inizia a cambiare una mattina: Gus si
risveglia dopo l’ennesima notte di sesso accanto a Claire, la PR del gruppo,
che si comporta in modo molto strano. Eppure lui non ricorda nulla di ciò che è
successo la notte precedente: in testa ha solamente un dolore martellante dovuto
all’alcool e alla cocaina, e deve intervenire Franco per cercare di risolvere,
seppur marginalmente, la situazione.
La notte prima Gus e Claire non hanno scopato, ma
hanno fatto l’amore, lentamente e dolcemente. Gus ha chiamato sempre la ragazza
Bright Side e le ha dichiarato tutto il suo amore. Franco crede di capire cosa
sta passando Gus: è convinto che la ragazza lo aiuti con delle medicine
antidepressive, ma quando scopre la realtà non esita a licenziarla e a cercare
di riportare Gus sulla retta via.
Ma non si può aiutare chi non vuole essere
aiutato. Chi vive con la paura del futuro, non riesce a vivere appieno.
Tra l’alcool e il sesso, Gus vive i suoi giorni in
uno stato di totale apatia. La curiosità lo spinge più volte a chiedersi chi
sia veramente quella ragazza, Scout, che ricopre il ruolo di sua assistente
personale, che teoricamente, secondo l’alta dirigenza del gruppo, dovrebbe aiutarlo
a rigare dritto. Ma non è così: non riescono a stabilire la giusta confidenza e
si scambiano giusto qualche post-it. Gus se lo sente, Scout nasconde un segreto
che ha a che fare con quella parte del corpo coperta da cicatrici. Sa che
dietro a quella scorza dura si nasconde una ragazza dal cuore veramente tenero
ed è per questo motivo che si mette all’opera affinchè ottenga un colloquio di
lavoro con la madre.
Non sa che questa decisione gli cambierà
letteralmente la vita.
La serie Bright
Side è composta in questo:
1)
Bright Side – Il segreto sta nel cuore (recensione QUI)
2)
Gus – L’altra metà del cuore
3)
Franco [romanzo
ancora inedito in Italia]
Il
romanzo è raccontato secondo due punti di vista: quello maschile, di Gus, e
quello femminile, di Scout. Sono rimasta piacevolmente sorpresa perché,
nonostante questo sia uno stratagemma che ultimamente va davvero molto di moda,
sono poche le autrici, internazionali e italiane, che sanno davvero mettersi
nei panni di un uomo. Sono poche le autrici che sanno dar vita a un personaggio
maschile senza trasformarlo in una sottospecie di uomo zerbino capace di
riconoscere il rosso vermiglio dal rosso fuoco.
Gus è un personaggio maschile che si comporta come
un maschio e, soprattutto, è un personaggio che soffre. Attenzione! Non sto
dicendo che esistono modi giusti o sbagliati per soffrire, ma dico che Gus
soffre tanto e, soprattutto, soffre in modo reale.
Kate ha rappresentato molto per lui: un’amica,
un’amante, una confidente, una compagna con cui suonare, mangiare vegetariano e
guardare il tramonto. Dopo la sua morte, ha smesso di comporre musica e certe
canzoni sono state suonate con un’indole completamente diversa.
Scout, nonostante tutte le avversità che ha
passato, lo aiuta a ritrovare il Gus di una volta, nascosto sotto strati di
polvere bianca. Lo aiuta a riportarlo alla luce, gli fa capire quanto sia
ancora una persona valida… Gli fa aprire gli occhi.
Il romanzo è una piacevole scoperta continua,
dalla prima all’ultima pagina. E, soprattutto, mi è piaciuto vedere il percorso
di Gus e quello che Scout, alla ricerca della Redenzione, dell’Amore e,
soprattutto, di loro stessi.
Nonostante anche il voto sia molto alto, il
romanzo ha delle piccole pecche che, a questo punto, dato che è il secondo
romanzo dell’autrice e le ho anche trovate nel primo, credo siano da attribuire
allo stile dell’autrice. Come accennavo nell’introduzione, la prima cosa che mi
ha colpito del romanzo è stata la copertina e mi sono subito mobilitata per
capire se lo potessi leggere saltando il primo. In queste ricerche, ho spesso
letto che lo stile dell’autrice era diventato lento, che leggere la prima parte
era un puro strazio.
È vero, l’inizio è molto lento ma, al contrario
del primo romanzo, per nulla noiosa. Per fortuna i personaggi sono di un numero
limitato e ne conosciamo già la maggior parte e quindi possiamo scoprirne
meglio tutti i lati nascosti del loro carattere. Che è una cosa che adoro.
Quindi, assolutamente da leggere. Soprattutto le
pagine finali, che sono qualcosa di spettacolare.
E voi, che ne pensate? Avete letto questa saga?
Non apprezzate anche voi la copertina fighissima?
Noi aspettiamo i vostri commenti :)
Ci trovate ovunque @AnniDiNuvole
Un abbraccio e… buona lettura.
Roberta
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