giovedì 9 marzo 2017

Recensione: Regina rossa


Salve a tutte queste belle nuvoline.
Oggi è un giorno importante, oggi finalmente vi parlo di un libro che sapevo per certo mi sarebbe piaciuto. Un libro che ho ordinato tanti mesi fa, troppi mesi fa, e non avevo mai un momento per dedicarmi a lui. Un po’ perché non ero nel “mood” un po’ perché ero di fretta e volevo gustarmelo come si deve.
Finalmente, ci sono riuscita. Finalmente ho letto anche io questo libro e finalmente sono pronta a darvi la mia opinione.
Iniziamo subito perché oggi ci sarà molto su cui parlare.

  • Titolo: Regina rossa
  • Autore: Victoria Avayard
  • Casa editrice: Mondadori
  • Numero pagine: 432
  • Da leggere si o no? Assolutamente, senza ombra di dubbio, categoricamente SI!
  • Voto: 9 e mezzo


Voto copertina:


Un nuovo mondo. Un mondo che non conosciamo. Un futuro.

Nel mondo, proprio come nella storia, continuano ad esserci distinzioni di sangue. Da una parte ci sono gli argenti, coloro che hanno il potere, che gestiscono la giustizia, uomini e donne fuori dal comune con poteri che li conferiscono potenza e dominio. Dall’altro lato ci sono i rossi, persone comuni, schiavi, lavoratori, emarginati.
Mare Barrow, una ragazza rossa di quasi diciott’anni, ha sempre vissuto la sua vita a Palafitte, una piccola fazione dove risiedono una quantità discreta di rossi senza pretesa. La sua famiglia cerca di sopravvivere più che può, tra il lavoro di sarta della sorellina, tra i furtarelli di Mare e i suoi tre fratelli al fronte.
Mare sta per compiere diciott’anni e questo significa la leva militare obbligatoria per tutti i rossi, indipendentemente dal sesso. Così la ragazza cerca di passare il più serenamente possibile questi giorni che la separano da quel grande cambiamento, tra il suo migliore amico Kilorn e i suoi screzi familiari.
Tra rossi e argenti vi è una discrepanza abissale. I secondi prevalgono sui primi senza mezzi termini, sono i rossi che vanno al fronte combattendo una lotta che non vogliono, che gli argenti portano avanti da anni e anni senza mai farne parte. Chi lascia la vita su quel terreno sono i rossi, coloro che hanno il colore del sangue insignificante.
Quando Mare fa un incontro inaspettato con Cal, ancora non sa che dietro quel ragazzo c’è la potenza del colore argento. La più alta carica.
Mare si troverà da un momento all’altro a palazzo, con un lavoro e il rischio di presentarsi al fronte debellato, ma quando capirà che dietro tutto quello c’è lo zampino del successore al trono non saprà più come comportarsi.
Mentre a palazzo c’è il tumulto per il rito abituale su cui il futuro re dovrà scegliere la sua regina, Mare si trova in un caos che mai avrebbe potuto immaginare.
È proprio durante quella festa che scoprirà un destino che non aveva mai messo in conto. Scoprirà che anche lei ha dei poteri: riesce a maneggiare i fulmini, quelle scariche violette che sente dentro il suo corpo troveranno un modo per sfogare la potenza.
Così, sia per Mare che per i regnanti inizia un nuovo cammino.
Per nascondere questa diversità, questo sangue rosso che non è argenteo, il re e la sua perfida regina decidono di promettere in sposa Mare al secondo genito del re, Maven, il fratello minore di Cal. Un ragazzo più timido, più chiuso e che soffre dell’ombra del suo battagliero fratello.
Ma quando le cose si andranno ingigantendo, Mare decide di proclamare guerra a questa discriminazione che le ha portato via un fratello, che le sta portando via il suo migliore amico e che le sta portando via se stessa.
La Guardia Scarlatta è il simbolo rivoluzionario che fa le veci di tutte quelle persone dal sangue rosso che sono stanche di essere testimoni di soprusi e discriminazioni.
Inaspettatamente accanto a Mare si affianca una persona che mai avrebbe pensato, una persona diversa da lei, una persona argentea: Maven.
Insieme, accanto alla Guardia Scarlatta, riusciranno a mettere gli argenti con le spalle al muro.
Durante tutta questa battaglia silenziosa la vita di Mare cambierà, studierà e combatterà accanto ai suoi più grandi nemici, si affezionerà ma capirà anche che non bisogna mai fidarsi di nessuno. Tutti mentono, anche lei.
Di chi si potrà mai fidare? Ma soprattutto, lei con i suoi poteri è l’unica nel suo genere o ci sono anche altri simili a lei?

La serie “Regina rossa” è composta da:

1.     Regina rossa
2.     Spada di vetro
3.     King’s Cage (prossimamente in Italia)


Lo ripeterò fino all’esaurimento: il fantasy, e tutto quello che racchiude questo filone, non è il mio genere. Ma non per questo non rifiuto di leggere qualcosa che mi incuriosisce.
Girovagando su internet ho sentito molto, molto, moltissimo, parlare della saga della Regina rossa e mi ha subito stuzzicato. Non ho spulciato a fondo la trama perché per i fantasy non voglio mai sapere quello che mi aspetta, voglio essere sorpresa. Perciò vi chiederete, cosa mai ti ha spinto a leggere questo libro? Vi sembrerà scontato ma la motivazione primordiale è stata la copertina, secondo me una delle più belle copertine che abbia visto nell’ultimo periodo.
In quell’immagine c’è l’essenza del libo, per non parlare della meravigliosa copertina in cartonato sotto la sovracoperta. FANTASTICA. Non vi nascondo che spesso ho abbracciato il libro durante la lettura. Non potevo farne a meno.

La storia, per chi ha letto la saga di The selection, richiama qualcosina di questi libri.
Da amante del genere romance, non ho di certo rinnegato quel pizzico di romanticismo, chiamiamolo così, nella storia.
Ma andiamo per gradi, per prima cosa voglio parlarvi dei personaggi perché meritano di essere conosciuti. Perdonatemi se farò un po’ di spoiler ma prometto di contenermi


Iniziamo da Mare, la protagonista indiscussa di questo libro.
La storia è raccontata dal suo punto di vista. La sua storia può ricordare un po’ Cenerentola: da una vita di stenti passa ad essere la principessa del regno, promessa al principe e con degli abiti sfarzosi che costellano la sua vita.
Ma Mare non è quella che si dice essere una persona raffinata e aggraziata, quel mondo luccicante e variopinto non fa per lei. I suoi poteri non vuole che siano fiscali come quelli degli argenti, lei i suoi poteri non vuole averli per sottomettere la gente come lei, non vuole che vengano risucchiati da un ceto indegno.
Molto spesso non sono stata d’accordo con le sue scelte, però nel complesso l’ho trovata un personaggio fatto bene, a tratti grintoso e nell’ultimo capitolo mi è piaciuto che abbia fatto ammenda su quello che è successo, molto spesso causato da lei stessa.


A Cal, Cal, Cal.
Perdonami se nella lettura ho dubitato di te molte volte.
Dovete capire che per quando riguarda il lato “romantico” non si sa per chi fare il tifo. Ci sono due strade: o amate Cal, o amate Maven. Io ero lì nel mezzo, persa nel mio abisso di incapacità di scegliere.
Cal è il combattente, il futuro re al trono, il futuro marito di quella antipatica di Evangeline, colui che destreggia il fuoco, il ragazzo affascinante e che porta in alto l’onore degli argenti.
Ma di sottofondo Cal non è cattivo. È un ragazzo devoto al padre, un ragazzo che però vuole mettersi in gioco, che non vuol lasciare il suo esercito da solo, che decide di arruolarsi per stare accanto ai suoi sudditi rossi.
Cal mi ha sorpreso, non lascia trasparire i suoi sentimenti ma sappiamo tutti che prova qualcosa per Mare e nelle loro poche, ma intense, scene traspare tutto il sentimento.
Cal mi è piaciuto, Cal continua così.


Poi c’è lui… Maven. Il fratello di Cal: stesso padre ma madri diverse.
Anche Maven padroneggia il fuoco e su di lui ci sarebbe un’altra recensione da fare.
Maven per tutto l’arco del libro mi ha sorpresa. Da quando si allea con la Guardia Scarlatta fino alla fine del libro.
Anche lui inevitabilmente si affeziona a Mare, la loro storia inizia un po’ non con le migliori intenzioni. Ovviamente sono stati promessi da il re e non dal loro amore e alle prime battute si sente molto l’impaccio. Ma tutto poi crescerà pian piano, anche la loro storia mi è piaciuta molto.
La storia di Maven mi è piaciuta, il suo sentirsi all’ombra del fuoco di suo fratello, il suo non sentire il voler bene di un padre che pone tutte le sue attenzioni sul suo primogenito.
Insomma, Maven mi ha affascinata tantissimo. Anche se poi le risposte ai miei dubbi lui è stato assolutamente il primo che me le abbia date.
Caro Maven, io spero che tu continui a stupirmi.


Insomma, io questa storia l’ho amata dal profondo.
È un susseguirsi di azioni, scoperte, fiato sospeso. Non c’è assolutamente nulla che dareste per ovvio.
Quando leggo questi libri mi capacito sempre più che il Fantasy sia un genere che mi affascina con il passare del tempo. Mi trovo a leggere meraviglie su meraviglie.
La storia è geniale, può essere vista come una battaglia di differenza di classe come ancora oggi siamo abituati a vedere nella vita reale.
C’è qualcuno che discrimina chi non ha la nostra stessa razza, piegati da un volere di onnipotenza. Gli argenti.
E chi senza sapere perché, senza sapere come, si trova a combattere per la sua vita, per un futuro migliore. I rossi.
La Regina rossa è il cambiamento, è qualcosa in cui credere per pensare a un mondo migliore, a un mondo senza diversità, in cui tutti sono uguali gli uni con gli altri. Indipendentemente dal colore della pelle, dalle finanze e, proprio come nel libro, dal colore del sangue.
Secondo me Regina rossa è una chicca che tutti dovremmo avere nella nostra libreria, un libro potente e con forti messaggi.
Io me ne sono innamorata perdutamente e correrò quanto prima a comprare il prossimo volume e a pregare in tutte le lingue del mondo per avere al più presto il terzo libro in italiano tra le mie mani.

Vi saluto, senza però prima ricordarvi di venirci a trovare su Facebook e Instagram sempre al nome di “AnniDiNuvole”. Fatemi sapere cosa ne pensate di questo libro, se è piaciuto anche a voi e su chi fate il tifo. Siete #teamCal o #teamMaven?

Ilaria




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