martedì 28 febbraio 2017

Recensione: L'uomo giusto al numero sbagliato


Buon pomeriggio amici nuvolini!
Come stanno andando queste letture dell'ormai concluso febbraio?
Di libri questo mese ne sono usciti tanti, decidere su quale gettarci a capofitto è stato difficile ma c’è stato un titolo che subito mi ha incuriosito. È stato lui il mio prescelto che oggi vi parlerò in questa recensione.
Rimanete con noi e buona lettura.

  • Titolo: L’uomo giusto al numero sbagliato
  • Autore: Elle Casy
  • Casa editrice: Amazoncrossing
  • Numero pagine: 366
  • Da leggere o no? Una gradevole lettura leggera
  • Voto: 7 e mezzo


Voto copertina:


May è una fotografa che stenta ad arrivare a fine mese. Vive con il suo amato chihuahua Felix in una casetta a New Orleans ed è molto affezionata a sua sorella Jenny.

Quando le arriva un messaggio da un numero che non conosce credendo fosse sua sorella, che le chiede di incontrarsi in un bar non molto raccomandabile, si precipita da lei senza pensarci su più di tanto.
Quello che però trova al bar non è quello che si sarebbe aspettata. Un bar malfamato, frequentato solo da soggetti spaventosi e di sua sorella nemmeno l’ombra. Capisce così che con quel numero ci è stato un grandissimo malinteso.
Potrebbe tornare a casa e dimenticare la questione se un proiettile vagante non le sfiorasse la guancia.
Spaventata e in preda all’ansia, con Felix nella borsetta, May viene soccorsa da un uomo barbuto, spaventoso e grande il triplo di lei.
Presa dal panico si lascia trascinare dal suo strano salvatore e quando si trova nel suo furgone capisce che è lui l’autore di quei strani messaggi e comprende subito che è stata vittima di un errore bello e buono.
Tra battibecchi e prese di posizione, May senza nemmeno accorgersene passa la notte a casa di quell’uomo barbuto che le fa paura. Quando varca la soglia di quel magazzino fatto a casa si rende conto di chi sia davvero quell’uomo.
Ozzie è il capo un’agenzia investigativa la “Bourbon street boys”, con lui lavorano l’accattivante Toni, il dinoccolato Dave, l’informatico Luky e il tutto fare Thiboult. Insieme alla compagnia c’è anche Sahara, un mastino di proprietà di Ozzie.
È proprio Ozzie che subito colpisce all’occhio di May e non perché ha qualcosa di spaventoso, no. Ma perché sotto quella barba folta che usava per copertura si nasconde un uomo niente male.
May si ritrova a parlare di se a quella strana famiglia, della sua vita e del suo lavoro. Cosa che non passa inosservata al gruppo perché stanno cercando proprio una persona “insignificante” come lei che faccia delle foto top secret.
Presa alla sprovvista May non sa cosa fare, si rende conto che quell’uomo al bar che lei ha riconosciuto non la lascerà stare facilmente e che le servirebbe una copertura e un lavoro stabile.
Dopo una cenetta a base di aragosta e un bacio furtivo con Ozzie decide di provarci.
Quello che poi ne seguirà sarà una storia comica di May alle prese con il suo non voler essere una Bo Peep, come l’hanno soprannominata a lavoro, e il voler apparire agli occhi di Ozzie come una donna fascinosa, per quel ragazzo che pian piano le ruberà il cuore.

La serie “The Bourbon Street” è composta da:

1. L’uomo giusto al numero sbagliato
2. Wrong Place, Right Time
3. Wrong Questions, Right Answer 
4. Wrong Turn, Right Direction



Un libro da leggere quando vi prende l’odiatissimo “blocco del lettore”.
L’uomo giusto al numero sbagliato” è stata una storia molto carina con una protagonista simpatica e autoironica. Devo ammettere che i libri di AmazonCrossing mi stanno sorprendendo, li trovo molto carini, molto curati e fatti bene.
Questo libro scorre bene, però ha anche lui qualche difetto.
Primo tra tutti non conosciamo niente della vita ne di May ne di Ozzie, qualche informazione ci viene gettata in sporadiche pagine ma niente di che. Sappiamo che May ha problemi familiari, che il padre trattava male la mamma e quest’ultima si dava all’alcool ma poi non sappiamo più nulla. Sappiamo ancora che ha una sorella, Jenny, di questa nel libro se ne parla spesso.
Di Ozzie invece sappiamo poco quanto niente, di lui si sa solo che è stato un marines. Basta.
Ecco, è questo che non tanto mi piace. Non conoscendo niente delle loro vite non riesco ad entrare in confidenza con loro. Non capisco da dove abbiano ricavato il loro carattere, non so come si sono formati. E questo mi fa innervosire molto.
Vedere due persone già pronte e fatte tra le pagine di un libro non mi entusiasma chissà che.
La storia in se per se è carina, nel libro si mescola una parte romance con una di giallo.
Infatti questi tizi che inseguono May non si capisce molto bene perché la stiano inseguendo. Alla fine si comprende il perché: lei ha visto in faccia il tipo che ha sparato nel bar.
Il concetto stesso del numero sbagliato non si conosce, Ozzie non ha mai spiegato il perché ha iniziato a mandare messaggi a May. Probabilmente, questa è una mia teoria, voleva mandarli a qualcuno del gruppo ma ha sbagliato… cosa strana visto che negli ultimi vent’anni i numeri si salvano in rubrica. Bho…
Ma sono tutte cose che bene o male ci si può sorvolare. Ma una cosa, una cosa grossa, mi ha dato tremendamente fastidio.


L’arco temporale della storia è molto ristretto. Da quando May incontra Ozzie passano si e no una settimana abbondante.
In questa settimana succede DI TUTTO!
Succede che May viene inseguita, succede che inizia a lavorare per conto di questa società, succede che si prende una cotta per Ozzie, succede che i loro cani si amino, succede che fa lite con Toni, succede che Ozzie e May fanno sesso, succede che May quasi muore, succede che si innamorano.
Trasformiamo il tutto da un libro alla vita reale.
Vi sembra normale tutto ciò?
Vi sembra normale che due persone non conoscendo NIENTE l’uno dell’altro provino amore eterno, costellato di “per sempre”? La mia risposta è: oddio c’ho l’ansia.
Avrei preferito che invece di far succedere tutte queste cose in un unico momento, in una conseguenza che non si ha nemmeno il tempo di girare pagina che già succede un’altra cosa, che tutto fosse stato diviso in un arco temporale più lungo. Più flessibile.



Ma dopo tutti questi difetti, concentriamoci sui pregi.
Il libro, come vi ho detto prima, non è male si legge facilmente e con la storia poi volete sapere per forza come va a finire. La scrittura è fluida, la protagonista principale è simpatica, i cani adorabili. Tutti i personaggi che girano attorno a Ozzie e May sono tanto simpatici (i seguiti di questa serie vedranno proprio tutti e quattro i restanti personaggi della BSB).
Sono curiosa di conoscere le altre storie, di certo vi racconterò i continui. Statene sicuri.
Insomma, è un libro da leggere. Va molto a gusti personali.

Fatemi sapere se lo avete letto, se volete leggerlo e che ne pensate.
Io vi saluto e vi ricordo tutti i social di AnniDiNuvole (in alto a destra).
Buone letture! 

Ilaria






2 commenti:

  1. Ciao Ilaria, mi aveva colpito questo romanzo, ma dopo aver letto cosa ne pensi credo darò priorità ad altro! ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Annalisa, spero tu possa dare lo stesso una possibilità a questo libro. Nonostante delle pecche questa storia è molto carina, simpatica e veloce da leggere. Non è male ;)

      Elimina