sabato 21 gennaio 2017

Sette gelsomini


Ciao nuvole!
Ben trovate care amiche e benvenute nuove arrivate! Con questa recensione vogliamo inaugurare una nuova collaborazione: ebbene sì, la Casa Editrice Rizzoli entra a far parte della nostra scuderia e questo ci offre la possibilità di ampliarvi la rosa di romanzi di cui possiamo parlarvi. Ma ora, bando alle ciance. Allacciamoci le cinture e iniziamo a parlare di questo romanzo… floreale.


  • Titolo: Sette gelsomini
  • Autore: Paulina B. Lawrence
  • Casa Editrice: YouFeel Rizzoli
  • Pagine: 78
  • Da leggere sì o no? Lasciatevi trasportare dal profumo!!
  • Voto: 8


Voto copertina:


Jasmine si è trasferita da poco nella piccola località di pescatori, Seaville. Ѐ una traduttrice letteraria, quindi non ha bisogno di nulla di particolare per svolgere il suo lavoro: solo pace, tranquillità e il pc. La sua routine mattutina inizia con una lunga corsetta che la porta fino a una spiaggetta per nulla frequentata. Qui Jasmine si libera di tutte le sue inibizioni e fa il bagno nuda. Quel giorno non fa eccezione.
Quando Jasmine è immersa tra le onde, nota, nel fondale, qualcosa che sberluccica. Sembra un gioiello. Dopo numerosi tentativi riesce a riportarlo alla luce del sole: si tratta di un medaglione che non vuole aprirsi perché ha perso parte della forma originale. Sul dorso c’è inciso un motivo raffigurante sette gelsomini. Jasmine non riesce a resistere e lo indossa subito, si sente destinata a quel gioiello che raffigura una parte di lei: infatti gelsomino è proprio il significato del suo nome, Jasmine.
Improvvisamente qualcuno interrompe la sua tranquillità: a pochi metri da lei c’è un uomo, ma non sembra essere interessato alla sua nudità, ma piuttosto al ciondolo. Le chiede subito se è suo, la trattiene per un polso quando prova ad andarsene e le scombussola leggermente la pace interiore. A casa Jasmine si fa una bella doccia, ma prima si controlla allo specchio: sa di essere una bella donna e non capisce perché quell’uomo sembrava più attratto dal medaglione che da lei.
Dopo la doccia si concede un piccolo pisolino, ma il sogno che ne segue non sembra quasi un sogno… piuttosto un ricordo appartenente a un’epoca passata.
Tutto si amplifica durante le ore successive, quando vede nella bottega dell’orafo altri pezzi appartenenti alla collezione e quando incontra l’uomo, Joe, a cena.
C’è un qualcosa che li lega, un qualcosa di molto profondo e forse perfino ultraterreno. Una forza che li spinge uno tra le braccia dell’altra. Che sia una magia del gelsomini?


Questo è un classico esempio di romanzo salita: è partito molto lentamente, prevalevano le parti riflessive e descrittive (amo le prime e capisco la necessità delle seconde… ma quando è troppo è troppo), mentre l’azione era ridotta al minimo. Poi è comparso lui, il nostro Joe, e la trama ha iniziato a darsi una mossa. Quando Jasmine ha iniziato a sognare quella coppia appartenente al passato per poi iniziare a interessarsi sempre più alla storia del gelsomini… non c’era modo per staccarmi il kindle dalle mani.
Anzi, vi dirò di più! Alla fin fine, vorrei che il romanzo fosse stato più lungo!!
Indubbiamente è Joe il mio personaggio preferito: la sua anima pura e romantica mi ha conquistato in pochissime mosse. Credo che di uomini come lui ne esistano ben pochi e che debbano essere protetti come i panda ed è stato davvero molto bello vederne un esemplare anche in un romanzo.
Non ho apprezzato solo un piccolo dettaglio: quando, dopo una cena, Joe riposta Jasmine a letto e la spoglia, perfino dell’intimo, per farla stare più comoda. Io sono completamente a favore della mia comodità, tuttavia toglierle anche l’intimo non sembrava un po’ un’invasione della privacy?
È solo un piccolo dettaglio in un mare di dettagli, scene e avvenimenti unici… che, tuttavia, mi sembrava un po’ stonato. Ma a Joe io perdono questo ed altro.


L’autrice ha uno stile scorrevole e affascinante e nonostante sia pieno inverno e alcune parti dell’Italia sono sommerse dalla neve, leggere di mare, spiaggia e pescatori mi ha riportato all’estate. L’autrice mi ha fatto davvero calare in quell’atmosfera che caratterizza tantissime località balneari dell’Italia: un borgo storico con dei negozietti antichi e interessanti, gente amichevole e quell’aria che sa di libertà.
Riuscire a trasmettere delle sensazioni attraverso le parole è forse l’obiettivo principale di uno scrittore, ma è difficile che accada sempre.
In questo romanzo mi sono sentita trascinata verso un mondo magico e, nonostante ci sia rimasta per relativamente poche ore, sono state speciali.

Adesso vi lasciamo con una sorpresa: un’esclusiva intervista all’autrice del romanzo! Leggete attentamente e lasciatevi trasportare anche voi a Seaville! Non ve ne pentirete!!



Ciao Paulina e benvenuta in AnniDiNuvole!
Grazie per aver accettato il nostro invito e per la collaborazione. Prima di procedere con l’intervista vera e propria, raccontaci un po’ di te! Qual è il tuo romanzo preferito? Com’è nata la tua passione per la scrittura? Se avessi la possibilità di scrivere un romanzo a quattro mani con un autore a tua scelta, chi sarebbe?

Ciao Roberta, e grazie per il tempo che mi dedichi. Io scrivo fin da piccola, scrivere è il mio percorso di vita, ne ho fatto anche la scelta universitaria (ho studiato letteratura), e creare con la penna in mano mi rende felice e mi fa sentire bene. Io scrivo per il mio piacere personale, e con la speranza di regalare attimi piacevoli anche alle altre persone. Il mio romanzo preferito…Orgoglio e Pregiudizio, di cui amo la strutturazione profonda del carattere di ciascun personaggio, e inoltre credo che contenga una delle più belle dichiarazioni d’amore di sempre, quella di Mr Darcy ad Elizabeth Bennet…
Se avessi la possibilità di scrivere un romanzo a quattro mani con qualcuno?? Beh, anche se lui scriveva teatro e sonetti, direi sicuramente Shakespeare!!!! Chi meglio di lui parla d’amore? Oppure, dai, potrei accontentarmi anche di Jane Austen ;)

Com’è nata l’idea del romanzo? Ti sei ispirata a qualche leggenda? A qualche storia d’amore che hai sentito in spiaggia? All’idea romantica dell’amore predestinato che attraversa i secoli oppure a qualcosa di totalmente diverso?

L’idea del romanzo non è ‘nata’ in senso classico, non c’è stata la genesi di un’idea da cui poi si è evoluto il resto. Sette Gelsomini è scaturito da una vera e propria magia in base alla quale quando mi sedevo a scrivere, prima di appoggiare le mani sulla tastiera del PC, neanche io sapevo come sarebbe andato avanti il romanzo. Sette Gelsomini è sgorgato da solo da dentro di me, oserei dire prepotentemente, e ho smesso di scrivere solo quando ho sentito che ciò che avevo dentro corrispondeva anche a come io avrei voluto che fosse un romance, al di la dei soliti canoni di genere. Prima di iniziare a scriverlo, sentivo questa voglia fortissima di creazione, di mare, di sospensione ad un metro dalla realtà terrena, e ho assecondato tutto. E’ così che ho scritto Sette Gelsomini. Non mi sono ispirata a nulla in particolare, ma sicuramente tutte le letture universitarie hanno lavorato dentro di me per anni, in incognito…Per quanto riguarda l’idea dell’Amore con la A maiuscola, che è la base di tutto il romanzo, è qualcosa in cui credo io: che ci sia per ciascuno di noi un’anima con ci siamo reciprocamente scelti ancora prima di incarnarci, e con cui, di vita in vita, ci accordiamo per rinnovare l’incontro.

All’interno del romanzo hai spesso detto che il corpo non è che il tempio dell’anima e spesso non si bada alla bellezza interiore, ma solo a quella esteriore. Che ne pensi della stigmatizzazione del corpo della donna? E della polemica che ruota intorno al “mondo curvy”?

Il corpo E’ il tempio dell’anima, il corpo ci ospita gentilmente in questa incarnazione e prende la forma della nostra anima, dei nostri pensieri, delle nostre gioie, delle nostre paure. Come donna, mi dissocio da qualunque strumentalizzazione del corpo femminile, non solo di quelle ad opera dei mass media, ma anche da tanta cultura popolare a stampo religioso. Il corpo della donna è il tempio dell’accoglienza, della creazione in senso lato e anche - ma non solo - della procreazione vera e propria, e come tale andrebbe rispettato. Non approvo ne l’esaltazione della magrezza, ne l’esaltazione delle modelle curvy: entrambi gli stati non riflettono salute. Se si è sereni, si fa un po' di movimento senza esagerare e si mangia con consapevolezza, si sta bene, e il nostro corpo lo riflette rimanendo al suo proprio giusto peso, al di la di canoni estetici e tabelle mediche….L’obesità come la magrezza eccessiva nascondono disagi che non vanno sottovalutati.

Jasmine, dopo la sua corsa, fa sempre il bagno nuda, senza inibizioni.
Cosa sono, secondo te, le inibizioni e i tabù?

Le inibizioni…sono ciò che distingue un bambino da un adulto. Un bambino non ha vergogna del suo corpo, se non fossero gli adulti ad inculcargli questo sentimento non lo conoscerebbe. I tabù…beh sarebbe un discorso lungo. Il mio personaggio, Jasmine, ama il suo corpo, ma non lo sbandiera in giro. Fa il bagno nuda solo ed esclusivamente in un posto dove non viene vista da nessuno (fatta eccezione per Joe…ma quella è una storia di destino) ma non per inibizione, bensì perché il suo corpo è il suo tesoro e desidera condividerlo solo con chi lei decide.

In che misura credi che i pregiudizi siano in grado di deteriorare, oppure ostacolare, un rapporto? Qual è il pregiudizio più comune nella nostra società?

Dipende da quanto una persona riesce ad usare la propria mente e il proprio cuore senza farsi condizionare, e purtroppo molti ancora non ci riescono; in passato addirittura questa era la regola…tempi bui. I pregiudizi più comuni nella nostra società credo siano quello sulle coppie in cui c’è grande differenza d’età, sulle coppie formate da etnie diverse, e sulle coppie omosessuali. Basterebbe dare peso alla sostanza, al proprio sentire, anziché al bla bla bla esteriore, per capire che ciò che conta è il sentimento reciproco, e quando questo è profondo non ci sono anni, colori di pelle, o generi sessuali a contare.

Qual è il tuo fiore preferito?

Indovinalo tu… ;)
Ti do un indizio: è nel titolo del mio romanzo. Ne adoro letteralmente il profumo. 

Quanta Paulina è presente nel romanzo?
Ci sono dei tuoi tratti in Jasmine oppure siete donne totalmente differenti?

Molta Paulina è in Jasmine…I miei personaggi protagonisti li creo sempre volutamente vegetariani, per esempio. Io non mangio animali per scelta etica da molto tempo, non mangerei mai chi potrebbe guardarmi negli occhi, chi ha un cuore, e chi ha la possibilità di muoversi…Per me creare Jasmine vegetariana è una forma leggera di diffusione di consapevolezza. Ma poi di lei c’è molto altro in me…volevo dire, di me c’è molto in lei ;) Lei considera se stessa così come io considero me stessa. Ed entrambe amiamo tradurre, per esempio. Non vi dico altro…il resto ve lo lascio immaginare.

Credi nel destino, che sia tutto già scritto? Oppure siamo noi a crearci e inventarci, giorno dopo giorno?

Non credo nel destino, credo che la nostra anima abbia deciso dove, come, quando incarnarsi per uno scopo: imparare ad amare se stessa, gli altri, il creato. Le situazioni che viviamo ce le siamo scelte fin da prima di nascere e ci servono per apprendere, ma non è tutto scritto perché la nostra consapevolezza cambia e cresce durante la vita terrena, e ciò modifica il copione, in meglio.

Preferisci scrivere immersa nel silenzio oppure è permessa anche la musica? Il romanzo ha una playlist, canzone che ti hanno aiutata a scrivere passaggi importanti?

No musica: scrivo in silenzio. Ma Sette Gelsomini potrebbe avere una colonna sonora nel senso che alcune delle emozioni di cui parlo nel romanzo sono stimolate dai mesi caldi, infatti è ambientato in estate piena. Gli Uccelli e Spiaggia Solitaria di Franco Battiato, me le porto dentro da anni, ed era un po' come ascoltarle dentro di me, mentre scrivevo, anche se non avevo lo stereo acceso. Io sono italo americana, ma ho vissuto praticamente sempre in Italia, anche se non sempre in Sardegna. Conosco abbastanza la musica italiana, e la apprezzo…

Da lettrice, qual è la tua scena preferita?

La mia scena preferita è quella in cui Joe e Jasmine, prima della loro cena romantica, riescono ad aprire il medaglione. Tutto quel capitolo, lo trovo emozionante sia nell’intreccio che nella sensualità.

Da scrittrice, quale ti ha creato più problemi?

Sicuramente il primo capitolo, ma solo perché era l’incipit. Il resto è venuto fuori davvero scorrevole. Una magia che spero si ripeterà qualche altra volta :)

Jasmine è indubbiamente una donna sensuale perché si sente bene e a proprio agio con il suo corpo e con se stessa. Credi che la sensualità e la sessualità camminino a braccetto? Cos’è, per te, la sensualità?

Sensualità è sentire la propria qualità intrinseca, che sia la femminilità o la virilità, ed esprimerla con naturalezza, senza forzature. Chi sta bene nel proprio corpo riesce ad essere sensuale. Un tacco a spillo può essere sensuale, ma mai quanto la naturalezza di un corpo femminile amato e curato.

E ora… facciamo due chiacchiere! Che romanzo c’è sul tuo comodino, o nel tuo kindle, in questo momento? Cosa ci consigli di leggere?

Sul mio comodino al momento c’è un libro sulla legge di attrazione, che studio da anni. E’ un testo di Joe Vitale. Ma se volete un consiglio di lettura che non abbia necessariamente a che fare con la crescita spirituale…vi consiglierei di leggere ‘La lettera d’amore’ di Cathleen Schine, è uno dei romanzi che più mi è piaciuto leggere negli ultimi anni, così come ‘Non sparare, baciami’ di Sharom Krum, che mi ha fatta ridere fino alle lacrime. Queste due sono letture anche leggere, ma non per questo superficiali. Da leggere anche il romanzo di un’autrice a noi contemporanea, più nota per la sua saggistica, ma non per questo da essere tenuta meno in considerazione. Sto parlando di ‘Te lo saresti mai immaginato?’ di Barbara De Filippis. Si tratta di un romanzo breve che contiene al suo interno anche alcune poesie. Se cercate trama, lasciate perdere, ma se cercate emozioni, descrizioni fotografiche, ricordi di estati passate, e sensualità, il tutto scritto in maniera impeccabile, questo è il romanzo che fa per voi.

#spoilertime! C’è qualcosa che bussa alla tua tastiera? Una piccola idea che vuole essere trasformata in una grande storia? Ci puoi dare una piccola anticipazione?

Be si eh, qualcosa c’è, anche più di qualcosa….Sto lavorando a due romanzi. Non vi voglio anticipare nulla, vi posso solo dire che la magia dell’incontro karmico sarà di nuovo con noi, in uno dei due, mentre nell’altro saranno la sensualità ed emozioni forti a predominare.

Un abbraccio

Roberta





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