venerdì 25 novembre 2016

Recensione: Rainy days


Bentornate nuvole!
Novembre sta ormai per finire e mi tocca l’arduo compito di recensire l’ultimo libro degli #autoriemergenti di questo mese.
Vi confesso, già da ora, che la voglia di leggere questo libro l’ho avuta da tipo mesi e mesi.
Come sarà andata?
Ve lo dico subito…

  • Titolo: Rainy Days
  • Autore: Antonella Senese
  • Numero pagine: 308
  • Da leggere o no? Mai domanda fu più difficile… con i dovuti accorgimenti, potrebbe essere una bella lettura.
  • Voto: 18 politico (6-)


Voto copertina:


Liam è tornato. Dopo anni di silenzio e di una vita di successo, ma fugace, torna sui suoi passi.

Torna ad una vita più tranquilla, a dei ricordi dolorosi, a degli amici che gli hanno voltato le spalle e torna alla donna che ama ma che non si ricorda di lui.
Rain non ricorda il suo passato, quella che era e quali erano i suoi sogni. Da suo fratello e i suoi amici ha saputo che era una maestra, che i suoi genitori sono morti e che l’incidente di cui è stata vittima le ha procurato dei problemi.
Non sa che in quell’incidente ha perso Neil, il suo fidanzato e non ricorda che con loro c’era il fratello del suo ragazzo, Liam.
Liam guarda Rain da lontano, timoroso di avvicinarsi, assediato dalle sue colpe e dalle sue paure. La guarda farsi varco nella nuova vita che ha scombussolato i piani di tutti i vecchi amici.
Ma alle volte il cuore decide per noi, o semplicemente il destino.
Quando Liam si avvicinerà scoprirà che niente potrà più tenerlo lontano da quella ragazza che ha sempre amato, che lei è diventata il suo ossigeno e la sua parte vitale.
Rain dal canto suo, sentirà di conoscere quell’uomo. Di sentirlo familiare, come una persona che in un'altra vita ha già conosciuto. Sarà vero?
Un passato da scoprire, delle colpe da espiare e un amore da vivere. Tutto questo è “Rainy Days”.


Chi mi legge ormai da tempo, sa che io (Ila) amo i libri strappa lacrime. Amo quei libri tormentati, pieni di problemi, pieni di angoscia e che alimentano la mia ansia.
Tutto molto bello.
Perciò potete immaginare che come ho adocchiato la trama di questo libro il primo pensiero che ho avuto è stato QUESTO LIBRO DEVE ESSERE MIO!
E senza non poche aspettative ho iniziato a leggere questo libro, mettendo da parte anche un altro che avevo iniziato ormai da giorni.
L’inizio del libro è molto bello: un lui tormentato, una lei fragile e paurosa. Wao, è il libro per me.
Liam è pieno zeppo di cavilli mentali, di colpe su colpe, chissà mai cosa gli sarà successo.
Rain mi ha fatto subito tenerezza, per il suo modo impacciato di porsi, di parlare. Tutto dovuto alle conseguenze dell’incidente.
Mi piaceva il libro, molto.
Ma come avete notato ho usato un tempo passato.
Perché più leggevo, più non capivo. Più loro piangevano, più io mi sbalordivo. Più il libro si dilungava, più io mi annoiavo.
Il libro ha iniziato a perdere di consistenza quando mi sono stufata nel vedere tutti quei piagnistei, quando per la centesima volta Liam si piange addosso senza reagire credendo che lui sia il colpevole di tutto e ci mancava pure che si desse la colpa per la fame del mondo, quando ad un tratto l’autrice ha dimenticato che Rain sia una ragazza impacciata e sensibile e ha iniziato a farla essere combattiva e agguerrita.
Insomma, la trama è come se si fosse rovesciata ma non nel senso buono.
Perché se si fosse trattato di una crescita dei personaggi, ben venga. Ma fino alla fine abbiamo avuto Liam che cade per terra piangente per ogni minima cosa e Rain che scappa via.
La storia era davvero bella se presa in un modo diverso, non parlo a livello di scrittura perché ho visto che l’autrice è molto capace. Però è nel fatto di monitorare gli eventi che mi ha annoiata… i capitoli seppur brevi, sono stati tanti. Tanti ma con poca sostanza. Da un capito all’altro cambiava poco se non una frase quasi sempre a fine capitolo che ti buttava lì un accenno di qualcosa della trama. Insomma, era quasi uguali i capitoli uno dall’altro.
Altra cosa che ho notato è la presenza massiccia dei dialoghi. Molte volte ci sono più dialoghi che descrizioni.
Insomma secondo me, il mio insignificante parere (ve lo ricordo sempre), la trama è bella, mi piace molto la storia del ragazzo che ama la donna del fratello. Ma c’è qualcosa (forse più di qualcosa) che non mi ha convinta. Detto tra noi, ho trovato più interessante Jay, un protagonista secondario, rispetto ai due principali.
Non lo so… è come quando all’università ti danno il diciotto, io sento di darlo a questa storia. Non mi ha convinta ma non la boccerei del tutto.

Provate a leggerla anche voi e fatemi saper cosa ne pensate.
Io vi saluto e vi auguro che il mese sia andato al meglio e spero che quello nuovo vi dia tante soddisfazioni anche in campo delle letture. A presto!

Ila





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