sabato 19 novembre 2016

Recensione: Il condominio degli amori segreti


Buon pomeriggio care nuvoline!
Come state? Come state affrontando questo freddo?
Consiglio per voi: prendete una bella copertina, fatevi una bella tazza di cioccolato caldo e venite a scoprire il libro di oggi.

  • Titolo: Il condominio degli amori segreti
  • Autore: Livia Ottomani
  • Casa editrice: Newton Compton
  • Numero pagine: 226
  • De leggere o no? Non vi perdete nulla se non lo fate
  • Voto: 6


Voto copertina:


Il condominio di Garbatella è lo scenario generale della storia, racchiude le vite dei suoi condomini legate da un piccolo orto di cui si prendono cura e si cibano dei suoi frutti.

Nel condominio c’è Anita che nella sua vita fa la guida turistica e ha una storia segreta con il giapponese Mizuki.
C’è Giovanna, la mamma di Anita, che si scoprirà avere una tresca amorosa con il dirimpettaio Matteo Spina, tutto fare del palazzo.
Ci sono Paolo e Rudy, una coppia simpaticissima di gay.
Poi c’è la pettegola Pina, che tutto vede e tutto sa, con suo marito Carlo e la piccola Francesca.
C’è Diego che sta lasciando l’appartamento, temporaneamente mentre lui è in viaggio, ad un amico di un suo amico: Daniele.
E infine, appunto, c’è Daniele. Un musicista di contrabbasso che porterà pepe nella storia, si scoprirà essere poi l’ex ragazzo di Anita quando andava al liceo.
Un condominio pazzo, movimentato, che vede principalmente la storia di Aida che si barcamenerà tra il suo fidanzato un po’ restio a far vedere i suoi veri sentimenti e un ex ragazzo che è il colpevole di una brutta ferita sul cuore della povera Aida-chan.
Sarà un condominio pieno di pettegolezzi.


Il libro è frutto di una scrittura intrecciata di cinque persone. Con lo pseudonimo di Livia Ottomani hanno deciso di mettere su questa storia proprio come se fossero in un condominio.
Si sa, vivere in un condominio è difficile.
C’è la signora di sopra che batte i tappeti e ti lascia la polvere sui vestiti appena stesi. C’è quella di sotto che grida e sbatte le porte. C’è la dirimpettaia che è una vecchietta sorda e per farti capire devi urlare.
Insomma… credo che più o meno tutti voi sappiate cosa significa tutto ciò.
L’idea di fondo è molto carina. Leggere le vite di tutti questi personaggi intrecciate è stato molto piacevole.
Il problema sussiste quando non ti va a genio la protagonista: Anita.
La cara Anita intervalla momenti di timidezza a momenti di sclero in cui tu lettore sei un po’ spiazzato.
Ha una storia con Mizuki di cui all’inizio ci fa capire che è totalmente superficiale. Lei non conosce niente di lui e lui idem per lei. È sempre lei che lo sprona a vedersi, lui fa sempre ritardo, lui è sempre in giro per il mondo, lui è più grande di lei di quattordici anni.
Insomma, per i primi capitoli, al lettore Anita pare un po’ come una ragazza che è innamorata di un tipo che non se la fila proprio. Non le dice che le manca, non le dice nulla del suo passato… zero assoluto.
Un po’ di pepe lo vediamo quando arriva Daniele. Ammettiamolo, tutti noi lettori che abbiamo letto questo libro per un periodo abbiamo voluto che Anita finisse con Daniele. Ammettiamolo!
Io si… Daniele mi stava molto simpatico, specialmente il suo voler riprendere la vecchia storia ma, specialmente part. due, il fatto che non era stato lui a mandare a scatafascio la relazione con Anita.
E qui mi vorrei collegare all’amicizia di Anita con Alessandra. Una sola parola: squallore.
Non devo aggiungere altro.
Dicevo, la frequentazione con Daniele mi piaceva. Poi, non so per quale strano motivo a noi nascosto, Anita si rende conto che è con Mizuki che vuole stare, quando cinque minuti prima stare con Daniele le rendeva il cervello in pappa.
Bhà… contenta lei.


E da qui Daniele puf… scompare... tant’è che stavo andando a chi l’ha visto? per sporgere denuncia.
Ovviamente non vi spoilero il finale, altrimenti non avrebbe senso.
Però io ho avuto la sensazione, quando ho chiuso il libro, che di questo libro non mi è rimasto nulla.
La scrittura si legge molto velocemente, ripeto… l’idea del condominio è molto carina ma ammetto che le parti degli altri coinquilini, specialmente Pina, mi irritavano. Sono stati molto superficiali come superficiale lo è stata Anita e il suo rapporto con i due ragazzi.
Il libro bellino ma senza infamia e senza lode. Un perfetto equilibrio tra in e out.
Speravo in qualcosa di diverso, vi devo essere onesta.

La mia recensione si conclude qui, fatemi sapere cosa ne pensate. Io vi aspetto sui social che trovate in alto a destra e vi do l’appuntamento con AnniDiNuvole a prestissimo.
Un bacione e buone letture!

Ila





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