martedì 22 novembre 2016

Recensione: Dreamology


Bentornate nuvoline in una nuova puntata della rubrica #newsdaleggere!
È un libro uscito da pochissimo in libreria, esattamente il 20 ottobre e la trama mi aveva incuriosito sin dall’inizio.
Iniziamo subito a parlare del libro del giorno…

  • Titolo: Dreamology
  • Autore: Lucy Keating
  • Casa editrice: Newton Compton
  • Numero pagine: 255
  • Da leggere o no? Con tanti libri migliori… io direi che ne potete fare anche a meno di questo
  • Voto: 5


Voto copertina:


Alice vive per i sogni. Aspetta trepidante di addormentarsi ogni notte per entrare nel mondo dell’inconscio. È proprio lì che le piace “vivere”, correndo senza sentire mai il fiatone, salire in groppa a degli elefanti rosa, nuotare nelle più profonde acque dell’oceano senza sentire mai il bisogno di respirare e… fare tutto questo con accanto Max.

Max è, letteralmente, il ragazzo dei sogni di Alice. Lo sogna da quando era bambina, sono cresciuti insieme se non fosse per il fatto che si conoscono solo nel mondo inconscio.
Alice è costretta a trasferirsi a Boston con il suo papà e il cane Jerry, nella casa che la nonna ha lasciato loro, senza una mamma che le sta accanto perché ha deciso che è più importante seguire i propri sogni piuttosto di rimanere accanto alla sua famiglia.
Quando Alice deve fare i conti con la sua nuova scuola, si trova a dover capire dove finisce il sogno e inizia la realtà, perché nella sua classe c’è proprio lui… il suo Max!
Il problema inizia quando Max tratta con supponenza Alice e il fato vuole che il ragazzo abbia una ragazza.
Le aspettative di Alice, non solo dopo la scoperta che Max esiste davvero ma anche dopo aver appreso che lui non sa niente della sua esistenza, crollano a picco e l’amore che prova per il ragazzo va in mille pezzi.
Ma il destino ha deciso diversamente, perché anche Max si ricorda di Alice. I sogni che Alice fa con la compagnia del ragazzo, anche lui li conosce. Tutti quanti. Tutti uguali.
Ma come fanno a esserci contemporaneamente nei sogni dell’altro?
Vecchi problemi sono alla base del quesito, vecchi traumi che hanno caratterizzato la vita dei ragazzi.
Ma fino a che punto è sano fare questi sogni? Fino a che punto sogni e realtà non saranno in grado di mescolarsi? E no, quando il sogno ingloberà la realtà non sarà come sperato.


C’è una premessa da fare: ho appena finito il libro ma non ho ancora capito a che genere appartiene, fantasy? Paranormal? Non lo sapremo mai… ma non è questo il problema.
Il problema di fondo di questo libro che è a tratti assurdo! Ma non di quell’assurdo che ti fa dire “oh, è bello… molto interessante” no!
Il libro è noioso. Ho tirato le pagine in una lentezza disarmante. Mai messo tanto tempo per finire un libro (se non contiamo l’indicibile) eppure sono 255 pagine. Non stiamo parlando di un mattone.
Il fatto è che la storia non prende, non ingrana.
Già il fatto di alternare sogni con realtà è stato infinito. Ogni volta che giravo pagina e mi imbattevo in un nuovo sogno era un’agonia.


Non sto dicendo che la trama non sia bella anzi, è proprio questa che mi ha fatto venir voglia di iniziare questo libro ma si ferma lì. È solo una trama usata per catturare.
Un esempio è il fatto che ci dice che Max è un calciatore e che abbia una vita intensa. Ma dove?
Non ce lo fa vedere, ogni tanto nel libro si ripete che deve andare agli allenamenti o che ami il calcio. Stop. Vita intensa onestamente non ne ho vista manco col binocolo se non una cena di famiglia con gente pomposa ma finisce lì, se questo è intenso non so cosa sia il lavorare in miniera. E poi la relazione con Celeste… fatta vedere come amore vero, reso come un amore infantile.
Ma dopotutto sono ragazzi sedicenni, non ci dovremmo aspettare chissà che.
Invece codesti ragazzi vanno a fare una “gita” fuori per un fine settimana non dicendo niente ai genitori (ma dove sono?), hanno problemi mentali (seriamente eh! Lo dice anche il libro) e non ne parlano con i genitori perché sono stati proprio loro a inserirli quando erano piccoli nella cura dei sogni.
Insomma, sedicenni ma che hanno già i panni dei trentenni.


Ma non è solo questo. È un po’ tutto il contesto a non andare.
Non si è mai scavato sul problema di Max che ha contribuito a farlo entrare nella cura dei sogni, non si va ad approfondire il legame di Alice con la mamma.
Il libro vortica tuuuuuutto attorno ai ragazzi, se non qui e la qualche dialogo con il papà di Alice. Se è un libro per ragazzi va bene, è a tratti anche fantascientifico ma è privo di messaggi se non, posso usare una battuta di Silente “non bisogna rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere”.
Ecco, è proprio questo il messaggio finale.
Alice fa un pandemonio quando rimane la sola a sognare Max e credetemi, non ho ancora capito perché.
Il meno assurdo qui dentro è stato Oliver e ho fangirlato quando si trova con Sophie. Ecco loro, insieme al cane Jerry (che si chiama come il mio Kindle, come non potevo marlo?) sono state le cose più interessanti del libro.

Perciò, tirando le somme… il libro non è niente di che. Onestamente preferirei che voi leggiate altro ma dopotutto è solo un 5 che ho dato, non è tutto da demolire.
Non so, a vostro rischio e pericolo.

La rubrica delle news anche questo martedì finisce qui.
Io vi do l’appuntamento super presto sempre con noi, ricordatevi che ci siamo su tutti i social. Veniteci a trovare!
Buon libri a tutti!

Ila





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