Ciao Nuvoline!
Dopo settimane di assenza, eccomi qui, con la
recensione di un romanzo uscito da poco sugli scaffali…
È un romanzo un po’ strano, la trama mi ha fatto
riflettere su quello che porta al successo qualsiasi cosa: i fan. Quindi,
preparatevi, ed esplorate con me il mondo di The boy band!
- Titolo: The boy band
- Autore: Goldy Moldavsky
- Casa Editrice: De Agostini
- Numero pagine: 230
- Da leggere si o no? Consigliato per una lettura leggera e sbarazzina
- Voto: 6+
Voto copertina:
I Ruperts sono la boy band del momento e le
Strepur sono le loro seguaci: ragazzine e donne di ogni età che farebbero di
tutto per loro. Rovescerebbero un governo, porterebbero la pace nel mondo e
molto altro. È il giorno del Ringraziamento e Isobel, Erin, Apple e la
narratrice (il cui nome non sappiamo) vorrebbero partecipare a tutti i costi al
loro concerto a New York. Ma dato che i biglietti sono esauriti hanno la
brillante idea di usufruire dei soldi dei ricchissimi genitori di Apple così da
poter prendere una stanza nell’hotel dove alloggiano i ragazzi e incontrarli
dal vivo.
Niente di strano, se non che tutto questo sembra
trasformarsi in qualcosa più grande di loro. Tutto precipita quando Apple esce
dalla stanza per prendere un po’ di ghiaccio e per ritornare con Rupert P., il
membro più sfigato nella storia delle boy band, svenuto e trascinato per il
piede. Il povero Rupert P. poi viene legato alla sedia imbavagliato e privato
della vista con dei collant rosa. Credete che la situazione possa solo andar
meglio? Invece no! Isobel gli ruba il telefono, si impossessa del suo account
Twitter e scrive un messaggio devastante: LASCIO
IL GRUPPO.
E se
credete che le notizie siano finite qui dovete ricredervi, perché Rupert P.
viene ritrovato morto nella loro stanza. La cosa più ragionevole da fare,
sarebbe chiamare la polizia, ma le quattro decidono di seguire un percorso
alternativo che potrebbe portare alla distruzione della loro “amata” boy band.
⬳
Ho voluto leggere il romanzo per un motivo
mooooolto comune: la trama mi intrigava tantissimo, soprattutto veniva
descritto come un romanzo davvero molto divertente e ormai lo sapete… Amo i
romanzi che mi fanno ridere. Tanto quanto quelli che mi fanno piangere. Eppure,
già dalle prime pagine, ho capito che c’era qualcosa che non andava.
Prima di tutto la narrazione in prima persona con
questo continuo susseguirsi di piccoli spoiler: lo scoprirete tra poco, non mi sarei mai immaginata una cosa così,
quella valigia avrebbe avuto uno scopo preciso. Allora, se io voglio
leggere un qualcosa, non voglio continuare ad allenarmi nello sport che più
odio, il salto dello spoiler, oppure
continuare a interrogarmi sul perché questa benedetta narratrice non abbia né
un volto né un nome.
O perché continui a dire un nome diverso, e
naturalmente falso, a chiunque incontri.
Ecco, questo è stato un qualcosa che non ho capito
appieno.
Ma alla fine la sufficienza l’ho data, no?
Quindi vuol dire che qualcosa di bello in questo
romanzo l’ho trovato, no?
In questo romanzetto che tanto vorrebbe essere un
thriller non ho amato l’aspetto psicologico che sembra predominare alla fine,
cosa che Agata Christie levate che è arrivata la tua erede, ma ho amato tutto
quello che orbita intorno: il fandom.
La protagonista senza nome e le sua amiche Strepur
amano alla follia questi quattro ragazzi, che ricordano vagamente i One
Direction, e farebbero di tutto per loro. Anzi, hanno fatto e fanno di tutto
per loro. In particolare, mi è rimasta impressa la descrizione della giornata
della protagonista: va a scuola, torna a casa, pranza, si mette al pc e
controlla tutti i social, crea gif del suo membro della band preferito, scrive
fanfiction su di lui, va a cena, si mette al pc per altre due ore e poi va a
dormire.
E se lei crede che vada tutto bene, dopo aver
attentamente riflettuto su tutto questo si ricrede. È davvero vita questa? Far
finta di avere un ragazzo, vivere leggendo interviste e immaginando di averlo
vicino a sé?
Credo che tutte noi abbiamo passato il momento che
ho appena descritto e forse alcune di noi lo stanno ancora vivendo, anche se
sono felicemente fidanzate.
In fondo non c’è nulla di male a sognare un
pochino, no?
⬳
Ma allora, cara Roberta, lo consigli questo
romanzo o no?
Nuvoline mie, vi consiglio l’ebook e non il cartaceo
per una mera questione economica… anche se la copertina è davvero molto bella,
soprattutto con l’interno stile locandina di un concerto. Tuttavia non vale la
pena spendere € 15!
È vero, potrete ridere leggendo la sorte del
povero Rupert P.
Potrete riflettere leggendo tutto ciò che riguarda
il tabù degli ultimi anni: il fandom, le ff, e la passione scatenata della fan
per dei ragazzi.
Potrete cercare di capire se la nostra protagonista
ha un nome ed è realmente una psicopatica, oppure è tutta una farsa.
Sta a voi decidere.
Io, come sempre, non vedo l’ora di sapere che ne
pensate!
Vi ricordo di seguirci su Facebook ma soprattutto Instagram!
Un abbraccio e… buona lettura :)
Robi
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