Buon pomeriggio lettori e lettrici di AnniDiNuvole e ben ritrovati!!
È ufficialmente iniziato Agosto e io di ciò non me ne capacito ne me ne voglio
capacitare, luglio è letteralmente volato e non sono pronta a ricominciare!! Nonostante questo siamo qui
per consigliarvi ancora dei romanzi che vi possano tenere compagnia sotto
l’ombrellone o all’ombra di un albero e oggi vi presento un intramontabile
particolare, un romanzo meraviglioso che ho amato e continuo ad amare, di
un’autrice molto conosciuta che tuttavia non mi sembra aver riscosso il
successo che merita. Per cui ecco a voi…
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Titolo: Le luci nelle case degli altri
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Autrice: Chiara Gamberale
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Casa editrice: Mondadori
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Numero pagine: 392
Voto: 9
Voto copertina:
Maria, l’amministratrice condominiale libera e carismatica
di via Grotta Perfetta 315 muore improvvisamente in un incidente stradale.
L’unica eredità che la donna lascia è sua figlia Mandorla, una bimba di sei
anni dagli occhioni grandi e dal cuore affamato di amore e verità. Intorno alla
bambina aleggia un alone di mistero: sua madre in una lettera lasciatale prima
di morire ha svelato che il padre della bimba si nasconde in uno dei sei piani
del condominio. La notizia investe e turba profondamente tutti gli uomini del
palazzo e solo dopo una riunione si giunge ad un patto tanto scellerato quanto
giudizioso: la piccola Mandorla sarà cresciuta da tutti i condomini che la
ospiteranno in casa loro a turno. Così la piccola Mandorla crescerà tra lo smarrimento,
la tristezza e la felicità, circondata da cinque famiglie diverse in cinque
appartamenti diversi nei quali entreremo anche noi, accendendo le luci e
scoprendo le ombre dei condomini di via Grotta Perfetta 315: Tina Polidoro,
un’anziana signora sola di giorno ma sempre in compagnia di notte, nevrotica e abbandonata
a se stessa; Caterina e Samuele Grò, genitori di un figlio che è il loro mondo
perché altro più tra i due non c’è; Paolo e Michelangelo, una coppia gay che
inizierà Mandorla all’amore vero, sincero e puro; Lidia e Lorenzo, una coppia
che vive in un assordante silenzio e i Barilla, una famiglia terribilmente
tradizionale che nasconde nell’armadio degli scheletri insospettabili.
E mentre
Mandorla, di piano in piano, cresce, si innamora e cerca suo padre e se stessa,
noi saliamo con lei le scale verso rivelazioni scomode e luminose, nuove unioni
e separazioni necessarie; ci rendiamo conto che siamo prima di tutto persone,
meravigliosamente diverse e terribili, accomunati da un passato che ci segnerà
per tutta la vita; capiamo che la famiglia è un’alchimia indefinibile e che chi
ha la fortuna di viverla spesso la vede come un peso di cui liberarsi al
contrario di quanti, non vivendola, la
desiderano ardentemente.
Insomma, la
Gamberale è riuscita a creare una giungla di personaggi, a metà tra gli
archetipi antichi e lo struggimento umano contemporaneo, nella quale noi tutti
entriamo a far parte, scoprendo e riscoprendo noi stessi, sotto le luci (o
all’ombra!) degli appartamenti di via Grotta Perfetta 315.
Dire che questo romanzo mi ha stupita e rapita è riduttivo,
davvero, è un romanzo meravigliosamente crudele e spietato, di quelli che con
una leggerezza apparente ti scavano dentro e toccano le corde più profonde del
nostro essere umani. Tante volte si ha paura del buio, perché può nascondere
minacce e segreti che non si vuole scoprire e perciò si accende la luce, non
ricordandosi però che la luce crea delle ombre che a volte spaventano e sono
più pericolose delle tenebre.
Nella spasmodica ricerca di Mandorla tutti noi
almeno un poco ci rivediamo, assetati di sapere e verità; ma spesso ci si rende
conto che alle volte è meglio non sapere tutto, che basta conoscere il proprio
nome e saper amare (o almeno provarci), che è meglio vivere ciò che si ha senza
voler per forza scoprire chi si è… perché il buio fa paura, ma anche e
soprattutto perché “bisogna fidarsi dell’amore che si ha e accontentarsi di
quanto di buono le persone che ci circondano ci danno e potranno darci, senza
guardarsi indietro”.
Spero vivamente che questa recensione possa emozionarvi
almeno un poco e invogliarvi a leggere questo romanzo perché, credetemi, ne
vale la pena!! Vi auguro un buon pomeriggio e buone vacanze!! A presto amici
Sara
C.
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