giovedì 18 febbraio 2016

Recensione: Tentare di non amarti


Salve, salvino, salvetto amabili lettori!
Giovedì ci chiama a raccolta e noi di AnniDiNuvole siamo impazienti di farvi conoscere un libro che, sempre super personalmente, è entrato di prepotenza -un po’ come il protagonista- nella mia vita e non ho la più minima intenzione di farlo andare via.
Uscito a dicembre 2015 nelle librerie, siete pronti a scoprire uno degli #intramontabili?



Voto copertina:

Ma la libertà è sopravvalutata, se non hai un posto dove andare e qualcuno con cui andarci.

Penelope non ha molte pretese dalla vita, vive in una catapecchia con l’unica figura della sua famiglia: la sua nonna. Veste stravagante, ha una ciocca colorata tra i capelli e non ha sogni. Vive la sua vita con timore, angoscia e preoccupazione. Divisa tra due lavori che non le piacciono e sempre alle prese con le stranezza della nonna Barbie presa da dimenticanze memoriali.
In una notte buia, alle prese con la sua più grande paura, incontra Marcus che abita al piano di sopra. Un gigante che incute terrore al primo sguardo: alto, molto alto, muscoloso, capelli rasati e tatuaggi per tutto il corpo. Il perfetto galeotto. E galeotto lo è davvero.
Marcus ha passato i suoi ultimi quattro anni in prigione, accusato di aver ucciso un uomo con la sua ragazza Francisca. Ora anela alla libertà, che non può avere, aspettando la sua amata per due mesi e poi saranno pronti per partire.
Due mesi di tempo.
Due mesi in cui tutto può succedere.
Insopportabili prima l’uno per l’altro. Il caratteraccio di Marcus si scontra in continuazione con la piccola e mingherlina Penny, che con la sua schiettezza e voglia di aiutare, entrerà di prepotenza nella vita del ragazzo che inaspettatamente non solo non penserà al giorno in cui si congiungerà alla sua ragazza che ora è in prigione ma si avvicinerà inaspettatamente all’ultima ragazza che credeva essere appetibile, proprio la sua vicina Penny.
I sentimenti di Penny sono chiari fin dal principio, l’attrazione per quel ragazzo bellissimo ma diabolico sarà disarmante, i sentimenti di Marcus bhè… è di Marcus che stiamo parlando, non è mai niente facile per lui.
Due vite difficili, due passati da ricordare con dolore e un presente da vivere. Marcus e Penny tenteranno di non amarsi? 


Lo strinse più forte e pensò che la felicità aveva odore di zucchero filato e notte fredda e di Marcus che fumava e brontolava ma le restava accanto.

I’m in lo-o-o I’m in lo-o-o-ve!
Oddioooo, adoro questo libro verso l’infinito e oltre. E’ assolutamente entrato di prepotenza, proprio com’è il carattere di Marcus, nei miei preferiti.
Storia avvincente.
Trama appassionante.
Protagonisti fatti magistralmente.
Copertina wao.
Cosa non va in questo libro? Nulla! È assolutamente perfetto per quello che trasmette e quello che dà.
I protagonisti sono così impeccabili, palpabili, che sembrano far parte davvero della realtà.
Adoro Penny con la sua freschezza e la voglia di non abbattersi per nulla, nonostante le sue mancanze economiche, nonostante una vita che non le piace e nonostante le avance di quel gran porco di Grant. Se avessi avuto tra le mani, lo avrei ucciso io!
Penny passa le sue giornate con una nonna super adorabile, la nostra Barbie, che non ricorda quasi più nulla ma che da dei consigli preziosi alla nipote su come conquistare Marcus, la nonna aveva già capito tutto dal principio.
Marcus, o gigante Marcus, farà tribolare tutte voi proprio come un rametto di felce nell’inverno più rigido.
Con tutti quei muscoli, con tutti quei tatuaggi, a me avrebbe dato un timore assurdo. Con la sua sigaretta perenne tra le labbra. Un mascalzone, per dirvela tutta. I suoi quattro anni in prigione gli hanno fatto decisamente bene. Per modo di dire…
Il suo legame con la sua Francisca metterà in allerta Penny che volenti o nolenti, si innamorerà per la prima volta proprio di Marcus. Con lui proverà sensazioni nuove, proverà emozioni nuove.
È stato bellissimo vedere Marcus in combutta con i suoi stessi sentimenti, vederlo geloso anche se lui stesso si ribellava a quella sensazione,  è stato esilarante ma che ha stretto il cuore.
Un uomo grande e grosso come lui che non sapeva cosa fare, sempre e solo innamorato (o almeno così dice lui) della sua Francisca, una donna quanto meravigliosa ma quanto letale.
Loro due sono cresciuti insieme, a legarli un passato difficile simile. Ma quello che Francisca sapeva fare, era trascinare nel burrone della cattiveria sempre più il suo amato. Poteva fregarsene fisicamente, poteva lasciare libero Marcus di portare a letto chiunque lui volesse, ma quando si parlava di cuore, quando Penny riesce a farlo tribolare, bhè… Francisca non ci sta.
In due mesi accade di tutto, accade il cambiamento.
Penny cerca la stabilità e di certo Marcus non gliela può dare. “Sempre sesso” è quello che dice lui, “tutto il resto è merda” ma non ha fatto i conti con il suo cuore.
A poco a poco la relazione tra loro cambierà e cambieranno loro stessi.
Quell’anellino che porta alla gola Marcus è la chiave di tutto, è la chiave che donerà a quella che lui ama. Chi sarà quella donna?

La storia è avvincente, potrei rimanere qui a parlarvene per ore. Non ci sono solo loro due come protagonisti, la storia gira attorno a Sherrie, l’unica figura che tiene saldo Marcus e il suo passato, c’è Barbie che semplicemente si adora e si piange, c’è Igor a cui ho voluto tanto bene, c’è Francisca a cui si vuole male ma poi ci si accorge che anche lei ha un cuore e che semplicemente aveva paura, c’è Grant a cui si vuol spaccare la faccia e poi c’è la famiglia Malkovich che sono stati i primi a credere in Marcus.
È la vita, quel libro è la vita. È il riscatto, è la speranze è… l’amore.
Un amore che può nascere anche tra le persone più diverse, anche tra gli impensabili.
Marcus è quell’uomo che mette paura ma che ha paura lui stesso per primo, di quello che verrà, di quello che lui sarà. Pensa a un futuro in fuga da tutti, ma non può fuggire dalla sua metà di cuore.
Penny è la seconda possibilità, è il bene, è la freschezza. Penny siamo tutte noi, che vogliamo ma non possiamo. In attesa di qualcosa che stravolga noi stesse.
In attesa del gigante buono... di Marcus.

Vi invito a leggere questo libro, è stupendo, è realistico ed è coinvolgente.
Io nel frattempo potevo farmi sfuggire l’occasione di un’intervista all’autrice di questo splendido libro?
Ovvio che no!
A lei la parola.

Ciao Amabile e grazie per la grande opportunità che ci hai dato per farti qualche domanda sul tuo splendido libro. Iniziamo!

1-    Per conoscerti un po’ meglio ti chiedo subito: come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?

Partendo dall’amore per la lettura: sono due passioni inestricabili. Se prima non hai sognato tanto leggendo le storie degli altri, non puoi maturare il desiderio di scrivere qualcosa di tuo.

2-    Leggendo i tuoi ringraziamenti a fine libro, mi è piaciuto tanto il tuo ringraziare Penny e Marcus. Non tutti lo fanno, forse non ci pensano nemmeno ma a me non è passato inosservato questo passaggio. Ecco… da dove sono nati loro due? Hai un ricordo preciso dell’idea che ha fatto nascere la storia?

Le trame delle mie storie, nel momento in cui nascono, non hanno mai un inizio, uno svolgimento e una fine. Sono come flash di luce abbagliante. Vedo una singola scena, ancora neanche so cosa racconterà la storia, non conosco in alcun modo le sue diramazioni, le psicologie dei personaggi, la location e il tono generale. Mi appare solo un’immagine che, per qualche strana ragione, mi si fissa in testa e lì rimane. Nel caso di Tentare di non amarti, c’erano questi due ragazzi che camminavano lungo una strada quasi buia. Lui era alto e minaccioso; lei piccola e bizzarra. Non si parlavano molto ma, in cuor mio, sapevo che in qualche modo lui la proteggeva.

3-    Marcus è di certo una persona molto schietta e bruta, se possiamo così definirla, lo vediamo molto spesso alla sua gelosia inaudita. In quale esatto momento ha capito che i suoi sentimenti per Penny stavano cambiando?

Marcus è un uomo. Un uomo con un’infanzia problematica, una giovinezza violenta e quattro anni trascorsi in galera. La freschezza di Penny si è insinuata nelle crepe della sua anima molto presto, ma lo ha capito davvero solo dopo il ritorno di Francisca. Prima aveva un sentore e un sospetto, una strana paura, una gelosia serpeggiante, ma non aveva mai parlato a quattr’occhi con se stesso per mettere chiarezza nei propri sentimenti.

4-    Almeno una volta nella nostra vita tutte noi ci siamo sentite delle Penny, insicure e fuori posto, secondo te se ne avesse avuto la possibilità sarebbe cambiata? Sia fisicamente sia emotivamente o alla fine sarebbe rimasta la solita Penelope?

A dire il vero Penny non è affatto insicura: è grintosa e anche deliziosamente implacabile. Se ripensi alle vendette attuate ai danni delle compagne di scuola a sedici anni, al modo in cui tiene testa a Marcus, alle risposte taglienti che dà a Rebecca e Igor, perfino a come si difende da Grant quando vuole aggredirla, ti rendi conto che in lei c’è il fuoco, ed è tutto tranne che una candida ragazzina che si fa calpestare. Se Marcus non fosse apparso sulla scena non sarebbe esistito il romanzo, e neppure Penny: sarebbero stati come colori che nel buio scompaiono.

5-    Qual è il tuo passaggio preferito nel libro?

Ho amato ogni parte di questa storia. Non riesco a sceglierne una, così come una madre non saprebbe né vorrebbe scegliere tra i suoi figli. Diciamo che, in generale, amo molto i passaggi in cui i personaggi scoprono di essere cambiati dentro e se ne meravigliano, e ne hanno al contempo paura. 

6-    Diversamente, qual è quello che ti ha dato più filo da torcere? Ho qualche presentimento su Marcus :D

No, Marcus non mi ha dato alcun filo da torcere, la sua storia scorre senza intralci né sgambetti: l’ho immaginato, l’ho amato, l’ho raccontato. È stato molto divertente mettermi nei suoi panni e parlare come lui. Inventarmi un linguaggio mai usato in un mio romanzo. Parlare come un uomo. Molto molto divertente, davvero. Nessun personaggio mi ha creato problemi. Se una storia si dipana nella mia mente in modo efficace, i binari dei miei pensieri sono ben oliati e niente fa arrugginire un ingranaggio perfetto. Perlomeno così è per me.

7-    Hai raccontato di una Barbie davvero dolce e simpatica, il suo amare una persona in eterno è la forma più profonda dell’amore. Cos’è per te l’amore?

Era qualcosa a cui anelavo un tempo, a cui credevo come si crede a Babbo Natale o alla fatina dei denti, ma adesso è una leggenda metropolitana.  Una favola che racconto come racconterei storie di draghi, principesse e creature estinte. Secondo me, nella vita reale (non il piacevole mondo fantastico dei libri e del film) il vero amore esiste solo tra madre e figlio (e nemmeno sempre), tra pochissimi altri esseri umani che costituiscono miracolose eccezioni, e verso gli animali per chi ha, come me, questo trasporto nei confronti dei più teneri e indifesi. L’amore di coppia lo racconto e lo ricamo con forza, quasi con dispetto, proprio perché temo non esista nella realtà. Non con il valore splendido che meriterebbe. Vorrei che esistesse, che fosse eterno, delicato, dedito e altruista, ma la natura umana è quella che è: vedo intorno a me solo unioni spezzate, tradite, rancorose, sacrificate, ingannate. Vedo sentimenti mediocri, compromessi, solitudine. Vorrei che non fosse così, ma vorrei anche che esistessero gli unicorni e la pace nel mondo. Purtroppo non li ho ancora trovati.

8-    Nel tuo libro ci sono temi molto delicati tra cui la violenza, leggere di Grant e della sua ossessione ha generato nel lettore molta rabbia, se pensassimo a un futuro… come lo vedresti? La lezione di Marcus l’ha cambiato?

Temo di no. Nessuno cambia davvero. Ma mi piace pensare che la prossima volta le cose finiranno diversamente, e magari finirà a marcire in galera. Il disonore sarà la pena più grande, per un vanaglorioso arrogante come lui.

9-    Del tuo libro ho adorato la schiettezza di Penny e l’essere burbero di Marcus, hai pensato almeno una volta nella stesura che i due non avessero futuro insieme?

No, mai! Loro sono nati per stare insieme, altrimenti non sarebbe proprio esistita la storia.

10- Scrivere un libro di certo non è facile, hai mai avuto momenti di abbandono, in cui volevi mollare tutto?

No, neanche un attimo. Ho scritto come un treno, per me stessa, per la felicità che mi dava creare questa storia e questi personaggi. Ho vissuto in apnea insieme a loro, mentre li raccontavo. Non pensavo neppure di pubblicarlo in principio, era una storia solo mia. Poi alcune amiche fidate mi hanno dato coraggio.

11- Marcus avrà influenzato Penny a farsi almeno un tatuaggio alla fine secondo te?

Mi sa di sì ;)

12-Parlando di tatuaggio… so che a Marcus non fa piacere sentirselo chiedere ma come mai ne ha fatti così tanti?

Io non ne ho neanche uno, non posso farne, ma li adoro. Per me sono come quadri la cui tela sei tu. E, se l’artista è bravo, diventi un Van Gogh o un Klimt vivente. I tatuaggi Maori hanno significati precisi: i Maori si tatuano fino alla fine dei loro giorni, in un eterno divenire, per contrassegnare eventi importanti nella vita di ognuno. Inoltre, di solito sono appannaggio dei guerrieri: Marcus lo è, lui combatte da quando era bambino. I suoi tatuaggi sono legati a esperienze di vita e stati d’animo, ed esprimono fortissime sensazioni e trasformazioni.

13- Secondo te, se Marcus non avesse incontrato quel giorno Penny, avrebbe ancora identificato l’amore come una sorta di sentimento destinato a Francisca?

Mi piace pensare che un’eventualità del genere non esista. Marcus ha incontrato Penny, doveva incontrare Penny, non può esistere senza Penny. E anche Francisca avrà modo di capire che ciò che provava per Marcus non era amore, ma sopravvivenza.

Sfrutto questo spazio per farti i miei più sentiti complimenti per questa storia che mi ha fatto sognare ad occhi aperti. Nel nostro animo più profondo tutte vorremmo una storia come loro due, non è stata semplice ma alla fine ce l’hanno fatta. Che progetti hai per il prossimo futuro? Tornerai a scrivere di amori tormentati o ti getterai in altre acque? Noi ti ringraziamo per essere stata con noi e ti auguriamo un grande in bocca al lupo.

Racconterò ancora di amori tormentati che alla fine vincono sulle guerre. Racconterò favole e sogni. Grazie a voi per la vostra ospitalità e gentilezza.

Ila


Nessun commento:

Posta un commento