martedì 23 febbraio 2016

Recensione: Adesso


Ciao ragazzi!
Oggi vi vorrei parlare di un libro uscito l’11 febbraio che mi ha preso molto.
Anche se è una storia d’amore, è diversa da quelle che sono solita leggere, ma la paura di qualcosa di diverso non mi ha intimorita… piuttosto mi ha attratto. Vi avverto, sarà una recensione un po’ diversa dal solito, ma non per questo non vale la pena leggerla!
E ora, sono contanta di presentarvi…

·      Titolo: Adesso
·      Autore: Chiara Gamberale
·      Casa Editrice: Feltrinelli
·      Pagine: 224
·      Da leggere sì o no? Scommetto che sentirete anche voi la pallina nello stomaco ;)



·      Voto: 8 +


Voto copertina:

Quella di cui andrò a parlarvi è una storia d’amore.
Una storia d’amore anticonformista.
Perché, al mondo, apparentemente non potrebbero esistere due persone più diverse di Pietro e Lidia.
Lui è uno stimato preside di un liceo, sta divorziando e si sta battendo per ottenere l’affidamento della figlia, affettuosamente chiamata Colibrì. Ne ha vissute tante, Pietro, tante storie durate solo una notte, un matrimonio fallito per colpa di Dio (o meglio, per colpa di Don Emanuele) e una storia d’amore intensa dalla quale è fuggito per troppa paura.
Finché non ha incontrato lei.
Lidia.
Lidia è abituata a correre, non farebbe altro. Ѐ una fan delle emozioni forti, quelle che ti prendono e ti sconquassano, ma quando si fanno troppo intense, o meglio, quando mostrano di non essere effimere, ma che avranno un futuro, la donna scappa. È sempre stato così, in ogni relazione. Lasciare il partner per paura di essere lasciati. Peccato che poi, quando si inizia veramente a credere in quel piccolo puntino luminoso che può essere il futuro, ecco che questo ci delude, ci inganna, e Lidia viene lasciata dal marito e si trasferisce in un appartamento insieme ad altri amici, quelli dell’Arca Senza Noé.
Lidia e Pietro si incontrano durante la separazione di lui: è stato proprio l’uomo a chiamarla, a chiedere di partecipare al suo programma Tutte le famiglie felici, così da poter dimostrare al giudice qual è il posto della sua Colibrì: accanto a lui.
Tra di loro c’è subito attrazione, o meglio… entrambi sentono quella pallina nella pancia, un qualcosa che hanno paura a definire.
Entrambi troppo abituati a correre, Lidia e Pietro si fermano, e, al posto di allontanarsi, iniziano a camminare l’uno nella braccia dell’altro.

Non sono pronto.
Nessuno lo è. In verità?
In verità ho paura.
Tanto ormai è successo.
E quando?
Adesso.

Oggi voglio prefiggermi una missione e spero davvero di portarla a termine.
Mi piacerebbe che, finito di leggere questa recensione, almeno una di voi, amiche di AnniDiNuvole, comprasse questo romanzo. Lo sappiamo tutti: il mondo dell’editoria è peggio di un mare pieno di pesci, è facile perdersi nei meandri di trame più o meno ben costruite, di copertine invitanti e di personaggi talmente ben descritti che ci sembrano reali.
E perché non dare una possibilità ad Adesso? Forse perché si ha un po’ troppa paura a leggerlo, perché, anche se i protagonisti sono Lidia e Pietro, racconta di così tante altre cose, situazioni, storie d’amore, sprazzi di quotidianità che è impossibile non trovarci un pezzettino di noi stessi. Capiterà a tutti di chiudere leggermente il libro, tenendo un dito tra le pagine, per non perdere il segno, e pensare di essersi comportati esattamente nel modo tipico di questo o quel personaggio.
Alzi la mano chi non ha mai sentito quella pallina nella pancia, quella pallina composta di tante farfalline svolazzanti che possono prendere il volo oppure trasformarsi in cemento.
Alzi la mano chi non ha mai espresso i suoi sentimenti per troppa paura…


Perché è così. Amare è fantastico, quando si è innamorati sembra di toccare il cielo con un dito, quando non si dorme perché si pensa al nostro amato… in realtà al mattino ci si sveglia freschi e riposati come una rosellina.
Però… l’amore fa anche soffrire. L’amore spezza. Ci riduce in cocci.
È che ci sono sette miliardi di persone al mondo.
Ma fondamentalmente si dividono in due categorie.
Ci sono quelle che amiamo.
E poi ci sono tutte le altre.
Ci si potrebbe chiedere se ne vale veramente la pena. Vale la pena soffrire per amore? Vedere il proprio cuore distrutto per poi essere riassemblato?
Ne vale la pena innamorarsi di una persona che non ha il cuore integro?
Beh, la domanda sorge spontanea: ne vale veramente la pena? Vale la pena cogliere l’attimo? Non è forse meglio continuare a correre, magari accampando scuse, cercando qualcosa che, solo apparentemente ma non nel profondo, ci faccia star bene?
L’amore quando c’era era bellissimo, ma è proprio destinato a finire?
Oppure siamo noi a volerci mettere una pietra sopra?


Non so voi, ma in ogni romanzo che leggo cerco di trovare un insegnamento, anche se non c’è.
Cosa ho imparato da Adesso? Che la vita non si ferma e va sempre avanti, che le delusioni succedono e che bisogna avere il coraggio di andare avanti. Che le persone si amano perché sono rotte e non nonostante lo siano.
Che l’autrice, che ho avuto la fortuna di incontrare alla presentazione del libro, è una persona fantastica, come ce ne sono poche al mondo.

Andiamo di là e facciamo l’amore.

Buona lettura!

Robi

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