sabato 31 ottobre 2015

Recensione: La seduzione di un attimo


Buonasera amici e amiche del blog e buon Halloween a tutti!! 
Come ogni sabato il vostro blog preferito è pronto ad allettarvi con un romanzo proveniente da una delle nostre #AmicheCE... Chi sarà la fortunata di oggi? Bhe, continuate a leggere per scoprirlo…

·       Titolo: La seduzione di un attimo
·       Autore: Silvia Cossio
·       Casa editrice: Libromania
·       Numero pagine: 57
·       Da acquistare o no? Direi proprio di si

·       Voto: 8


Voto copertina:

Massimo è un chirurgo plastico ricco e affermato, un uomo affascinante e seducente che in fatto di bellezza sa il fatto suo; Margot è una giovane donna intrigante e bellissima che ha fatto della solitudine un punto di forza. Massimo è un uomo potente e influente, dedito al lavoro e al bene del prossimo; Margot è una donna che ha fatto del suo charme un’ arma potentissima per raggirare gli altri e derubarli. Apparentemente i due sembrano appartenere a due sfere parallele della società, lui benestante e stimato, lei ammaliatrice e ladra, eppure c’è qualcosa che li accomuna e che da subito li fa avvicinare: il loro bisogno di essere capiti e amati.
Il loro primo incontro-scontro è un colpo di fulmine per entrambi, eppure dopo pochi secondi i due si allontanano e riprendono ognuno la propria strada; una volta solo però Massimo  si accorge di essere stato derubato del portafoglio e capisce di essersi infatuato di una ladra. Decide dunque di mettersi alla ricerca della misteriosa donna che lo ha stregato ed è ad una festa di gala in un hotel famoso che l’uomo ritrova la donna che, camuffata da inserviente, tenta nuovamente di raggirarlo; colta con le mani nel sacco Massimo decide di “prenderla in ostaggio” costringendola a lavorare per lui fino a quando non avrà estinto il suo debito con lui. La convivenza tra i due però è difficoltosa per entrambi perché la forte attrazione e complicità che in breve tempo si instaura li spaventa… come possono esser così vicini ma allo  stesso tempo così lontani? A complicare la situazione tra i due ci pensa un tanto improvviso quanto misterioso tracollo del conto bancario di Massimo e dei suoi due soci e Margot, che non ha ancora svelato la sua vera identità all’uomo, diviene la prima imputata. Riuscirà a convincere Massimo della sua innocenza e soprattutto riuscirà a convincerlo a darsi una possibilità? Leggere per scoprire... ;)


Questo romanzo seppur breve merita veramente tanto; scritto molto bene, intrigante e avvincente, rispecchia perfettamente nello stile la storia che racconta.  I personaggi sono delineati con precisione e dovizia di particolari sia fisici che caratteriali e non è difficile entrare nella storia da subito. Anche se la narrazione scorre veloce, tuttavia è dato alla storia il giusto tempo di evolversi e ai personaggi di maturare, fino al culmine della narrazione quando i due personaggi arrivano ad una conclusione tanto ovvia quanto difficile da accettare… chi leggerà vedrà!
Spero davvero di avervi incuriosito un poco, leggerete questo brevissimo romanzo in così poco tempo che non vi accorgerete nemmeno di averlo finito! Detto ciò vi auguro un buon weekend, vi mando un bacione e nulla, alla prossima recensione amici!
                                                                                                                                                                                                                                    Sara

P.S. Ovviamente se la recensione vi è piaciuta non dimenticate di mettere un bel like a lei e a tutti i nostri lavori!

venerdì 30 ottobre 2015

Recensione: Il manoscritto scarlatto


Buon venerdì lettori e bentornati nella rubrica degli #autoriemergenti. Oggi parliamo di:






Fiamma non è una ragazza come le altre, in lei è racchiuso il potere di richiamare gli spiriti: è una medium ed una strega. Cresciuta con questa caratteristica e aiutata da nonna Emma, anch’essa strega di campagna, Fiamma dovrà superare vari ostacoli tra cui il suo stesso dono. Decisa a controllare la propria vita, entra in contatto con l’Ordine di Mag Mell: un antichissima congregazione che raccoglie, in tutto il mondo, giovani con poteri magici e doni particolari, li istruisce e trasforma in Guardiani dell’Equilibrio Universale. I Guardiani hanno l’importante compito di preservare l’equilibrio tra bene e male, sono gestiti dal Priore e inviati dove si necessita di loro, presso le varie congreghe sparse in tutto il mondo. Dopo un lungo periodo di formazione presso l’Ordine, Fiamma viene mandata a Verona, nella sua città natale. Il suo potere è di fondamentale importanza per la riuscita della missione di salvataggio dell’Eletta appartenente all’Ordine di Salomone. Un’antica setta che custodisce e protegge da millenni le conoscenze magiche di Re Salomone, racchiuse nel suo scritto: la famosa Clavicola Salomonis. Fiamma giunge a Verona all’oscuro di quello che troverà. Ad attenderla c’è una realtà che supera ogni sua aspettativa. La congrega di Verona ha come sede un’antica villa nel cuore della Valpolicella, circondata da alte mura e avvolta da un magnifico parco, la nuova dimora racchiude molti segreti. Qui Fiamma incontrerà Viola, sua compagna in questa avventura e futura amica; inoltre entrerà in contatto con due gruppi di creature paranormali che vivono in quello stesso territorio: il Branco di licantropi Perun e l’antica famiglia di vampiri Aleardi. Fiamma dovrà superare ostacoli e sofferenza, alla ricerca della luce necessaria per sovrastare le tenebre che incombono. In gioco non c’è solo la sua vita ma anche il suo cuore e presto sarà costretta a prendere una scelta radicale che cambierà per sempre il suo destino.


Il Manoscritto Scarlatto” nasce come primo libro di una trilogia urban fantasy che, come ci anticipa la trama, segue le vicende di un gruppo di streghe, il cui percorso si intreccia con il clan locale di licantropi e con le due famiglie di vampiri del territorio.
Purtroppo, nonostante le buone premesse e la trama piuttosto interessante, mi trovo a doverlo bocciare.
L’autrice, sebbene con buone intenzioni, creatività e tanto impegno, manca in molti aspetti che rendono la storia un prodotto finito e vendibile (nonostante il basso prezzo).
Innanzitutto, il libro presenta grosse lacune dal punto di vista grammaticali, quali l’utilizzo della punteggiatura, la mancanza di diversi accenti su parole che lo richiedono, oltre che la scrittura dei numeri in cifre invece che in parola. Il problema sarebbe facilmente risolvibile avvalendosi dell’aiuto di un editor ma, purtroppo, questa non è l’unica pecca del libro.
I personaggi sono mal caratterizzati; in primis la protagonista, che io personalmente ho trovato insopportabile. Il fatto poi che tutti i “buoni” siano automaticamente bellissimi risulta totalmente irreale ed anche piuttosto scocciante. Inoltre, i “buoni” sembrano non commettere mai nessun errore.
Durante tutto l’arco del libro, l’autrice si perde in descrizioni inutili e spesso ripetitive (abbigliamento), ponendo l’accento su dettagli non solo superflui ai fini della trama ma che distolgono l’attenzione da quello che si sta dicendo, mandando in confusione il lettore. Altre volte, spende pagine intere a parlare dettagliatamente di erbe, tradizioni e abitudini delle streghe e degli esseri soprannaturali; questo, per quanto possa provare la conoscenza dell’autrice in materia, interrompe il flusso della narrazione, trasformando la storia in una noiosa enciclopedia.
La trama, sebbene interessante, è mal sviluppata; l’azione vera e propria, che dà corpo alla storia, è inframezzata da avvenimenti inutili che non fanno altro che allungare inutilmente un brodo già di per sé troppo lungo (il Manoscritto del titolo, per esempio, appare sì e no due volte).
Ultima, ma non meno importante, la scena di quasi-sesso. L’autrice spende parole a descrivere, in maniera non brillante, i primi intercorsi fisici tra la protagonista e l’uomo di cui dice essere innamorata ma, poche pagine dopo, dimentica di descrivere il loro primo vero rapporto sessuale, liquidando l’avvenimento in due parole nel mezzo di tutt’altro discorso. La scena d’amore che, invece, viene descritta è, a mio parere, carente sotto tutti i punti di vista e non riesce ad arrivare al lettore.
In definitiva, non penso leggerò il secondo e il terzo volume.
L’autrice ha ancora molta strada da fare, ma le auguro che il tempo e la pratica la portino a risultati migliori.

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Fede