Ciao
amiche!
Oggi
vi parliamo di un libro che sta letteralmente facendo impazzire il web, anche
grazie alla raccolta fondi delle fan che si stanno impegnando a farne un film. Per saperne di più non dovete far
altro che leggere la recensione :)
- Titolo: L’incastro
(im)perfetto
- Autore: Colleen
Hoover
- Casa Editrice:
Leggereditore
- Pagine: 296
- Da acquistare sì o no? Sì, ma…
- Voto: 8 +
Voto copertina:
Tate
Collins ha appena lasciato San Diego per trasferirsi nella decisamente meno
assolata San Francisco. Sta andando a vivere con suo fratello per alcuni mesi,
giusto in tempo per prendere l’abilitazione come infermiera anestesista. Quello
che l’aspetta, però, non è proprio il benvenuto ideale. Prima un tipo
chiaramente sposato ci prova con lei in ascensore e poi, proprio davanti alla
porta dell’appartamento in cui deve entrare, incontra un tipo totalmente
ubriaco. Ancora non sa che quell’uomo è Miles Archer, amico, collega e
dirimpettaio del fratello. E di certo non si aspetta che il mattino dopo,
quando lo rivede sveglio, sobrio e ripulito, tra loro scoppi un’irrefrenabile
passione. Miles, tuttavia, ha deciso che i sentimenti non fanno per lui e tutto
quello che le può concedere è puro, semplice e spettacolare sesso, a due
condizioni: non chiedere mai del suo passato e non aspettarsi un futuro. Tate
accetta ma realizzerà ben presto che non innamorarsi di Miles è più difficile
del previsto.
È
la storia più vecchia del mondo: a lui piace lei e a lei piace lui, ma lui
vuole solo sesso e per pensa di poterlo far funzionare.
La
trama alla base non ha proprio nulla di originale, ma la Hoover decide di dare
al suo Miles una oscura motivazione per il suo rifiuto di amare e la illustra
ai lettori alternando ai capitoli ambientati nel presente, capitoli ambientati
sei anni prima, dove Miles è l’assoluto protagonista. Lui e la misteriosa
Rachel nominata da ubriaco.
Ed
è, la sua, una ragione estremamente traumatica e valida: Miles, capace di amare
profondamente, ha perso le persone a cui teneva di più al mondo e ha rovinato
le loro vite. Da quel momento ha deciso di privarsi delle gioie dell’amore,
convinto di non meritarle. È testardo, profondamente ferito e spezzato, ma non
riesce a resistere a Tate.
Lei,
purtroppo, come personaggio non ha molto di speciale. È cocciuta, decisa, molto
fiera di sé. Come tutte le protagoniste, ha il difetto di credere di potersi
imbarcare in una relazione di solo sesso con l’uomo di cui, chiaramente, è
innamorata quasi fin da subito e uscirne indenne.
Ovviamente
ce la fa, perché è un libro, ma non prima di aver sofferto parecchio e ceduto a
lui più volte del necessario. L’essersi accorta di non potercela più fare e
averlo lasciato è certamente un punto a suo favore.
Come
dicevo, il libro non ha una trama molto originale, ma Colleen Hoover sa
scrivere bene, in modo semplice e scorrevole, con quel tocco di suspance che
non guasta mai (soprattutto per il passato di Miles), in più sa descrivere le
scene di passione in modo accurato, ma senza mai scadere nel volgare, anzi sono
sempre molto sensuali e realistiche.
Un
libro che non pretende di essere più di quello che è, un passatempo, un libro
che si legge volentieri e velocemente. Una buona lettura per quando non si ha
voglia di prendere in mano qualcosa di impegnativo.
Per
sapere di più sul film e per non perdere nemmeno uno dei nostri post, diventate
lettori fissi ciccando la barretta blu in alto a sinistra ;)
Ricordatevi,
un +1 non fa male a nessuno, quindi, se la recensione vi è piaciuta, spolliciate!
Alla
prossima!
Fede
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