venerdì 19 giugno 2015

Recensione: Anime dal passato


Buonsalve pipol :)
Ben ritrovati con me e i nostri cari #autoriemergenti sempre pronti a sorprenderci e regalarci emozioni... l'originale di oggi mi é piaciuta molto, poi capirete perché, ma non voglio dirvi nulla prima del previsto quindi bando alle ciance e iniziamo dal principio. 


Può esistere un legame tra la Firenze dell'800 e la Bologna di oggi? Può il passato tornare e rivivere nel presente? Possono le situazioni ripresentarsi uguali eternamente? A quanto pare si...
Firenze 1832 Margherita Imbonati é una giovane nobildonna milanese di famiglia illustre che durante un soggiorno fiorentino fa la conoscenza del conte Giacomo Leopardi, per il quale ha da sempre nutrito profondo rispetto e stima.
Bologna 2015 Margherita Alberti, plurilaureata, dottoranda in Teologia e prof di Religione in un liceo, conosce il nuovo prof di sostegno Ricci... Giacomo per gli amici, bello e affascinante come pochi, in un incontro-scontro di quelli che ti segnano. La Margherita del passato é una donna testarda e inamovibile dalle sue posizioni, dalla scarsa autostima ma incredibilmente intelligente e arguta, la Margherita di ora é.... praticamente identica. Le uniche differenze sono il luogo e il tempo, per il resto le due sono una lo specchio dell'altra, e non si é in grado di affermare quale delle due assomiglia di più all'altra. Entrambe vorrebbero essere ascoltate di più, entrambe parlano di Fede, entrambe vengono accusate di essere obsolete e conservatrici, eppure entrambe non demordono ed ognuna raggiunge il suo scopo... Convincere il proprio Giacomo della loro semplice ma grande anima ed aiutare ed invitare chi le circonda a vedere le cose in modo diverso o perlomeno a provarci. La prima cerca di minare le assolute verità del pessimista cosmico per eccellenza, la seconda di far comprendere ai suoi alunni che farsi foto sconce nei bagni della scuola non é ciò che si intende per maturità e crescita responsabile; la prima tenta di portare la pace e la speranza nel corpo e nella mente di un uomo disgustato dalla vanità e dall'inutilità della vita terrena, la seconda cerca di insegnare ai suoi studenti che la più grande libertà é essere liberi di poter scegliere la propria libertà, entrambe lottano con amore e dedizione per non far cadere nel dimenticatoio la loro lezione di vita. Ci riusciranno? A voi lettori la decisione.


Questa storia mi ha molto colpito in quanto contiene le mie due anime: quella di marchigiana DOC e di conseguenza di Leopardiana sfegatata e quella di bolognese acquisita. Oltre a ciò la semplicità del linguaggio, combinata e dosata perfettamente con il procedere alternato del racconto, mi ha fatto apprezzare tantissimo la narrazione, che tratta di temi importanti e forse per molti bigotti, ma estremamente veri e sempre attuali, a prescindere dai secoli :) Lettura stra-consigliata, piacevole e leggera ma non per questo frivola o priva di valore che, se letta con attenzione e magari in compagnia, offre degli interessanti spunti di riflessione sulla nostra condizione di uomini finiti ma con un indomabile desiderio di infinito nel cuore.

Per oggi da me é tutto, spero vi abbia incuriositi almeno un poco, e nulla... non scordatevi di spolliciare anche se solo per un secondo vi é balenata in mente l'idea di leggere questa bella originale e noi ci diamo appuntamento alla prossima avventura, dubaaaaai :)
Sara


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