venerdì 3 aprile 2015

Recensione: La donna di carta


Hola giovani lettori,
oggi AnniDiNuvole è pronto come non mai per la rubrica #autoriemergenti.
Non voglio dilungarmi in anticipazioni perché questa storia ha un bel po’ di cui parlare, perciò iniziamo subito.



David Bannett è uno scrittore emergente, il suo primo romanzo gli ha aperto le porte dell’editoria e se da una parte gli ha regalato la fama dall’altra parte, gli ha fatto perdere quella venatura che lo caratterizzava per essere uno scrittore di cuore e non di pancia.
La vita di David sta diventando una lugubre e prevedibile routine: lavoro, pranzo, lavoro, birra con l’amico di sempre, scopata serale e nuovamente il ciclo si ripete.
Se qualcuno gli domandasse perché continua a scrivere lui risponderebbe per passione ma la verità è che lo fa per routine. Ha perso da parecchio quello smalto che lo fece imporre con suo padre per i suoi sogni, tanto da spezzare quel legame famigliare.
Però poi un giorno accade, David è in ritardo per la presentazione di un libro e al semaforo non frena in tempo e si scontra con Daisy Day. A prima occhiata sembrerebbe una di quelle ragazze uscita dai fumetti per quanto è assurda e con il suo ombrellino rosso e così simile alla sua Daisy scritta nel libro.
Daisy sembra vivere in un mondo tutto suo e grazie alla sua faccia tosta si autoinvita alla presentazione di Dave al suo nuovo libro.
La ragazza sembra la coscienza di David, lo punzecchia in continuazione, sgretola le sue idee e gli dice chiaramente che il suo ultimo lavoro è da buttare. Perché quello che è Daisy è un’attenta e scrupolosa lettrice ma sembra esserlo solo dei libri di David Bannett.
Così i due, volenti o nolenti, riescono a trovarsi da tutte le parti ma la cosa buffa è che di Daisy non si sa nulla, scompare e riappare quando meno te la spetti e Dave si trova inspiegabilmente ad attendere il suo ritorno anche se non sopporta i suoi atteggiamenti e la sua parlantina così astratta.
Dave si rende conto di provare qualcosa di forte e contrastante per quella donna che ha attorno un alone di mistero. Troppe cose non coincidono e così David decide di saperne qualcosa in più perché quella ragazza, per quanto fastidiosa possa essere, riconosce la verità. Riconosce la vera storia di David Bannett. 


Inaspettatamente ho amato, odiato e nuovamente amato questa storia.
Il motivo è molto semplice, perché ti stupisce come poche cose.
All’inizio i personaggi mi sembravano degli alieni scesi in terra, non tanto per David perché immagino la sua aura ingigantita dalla fama del suo primo libro pubblicato e di successo. Ma più che altro sono rimasta sorpresa da Daisy. Ho capito fin dal principio che la ragazza nascondeva qualcosa e più mi sembrava paradossale più volevo scoprire cosa nascondesse.
Il suo atteggiamento seppur da scontro con Dave, era simile al ragazzo.
Era come se avesse a che fare con la sua coscienza più recondita. Per quanto non sopportasse Daisy è come se la ragazza lo conoscesse da una vita, come se fosse la sua mamma.
Quando i due ragazzi fanno l’amore per l’ultima volta e nella storia c’è “ho visto Daisy per l’ultima volta” mi si sono rizzati i capelli.
Che significato potesse mai avere una frase del genere?
E con questo dubbio vi lascio alla lettura. Non vi serve altro che cliccare nel link della storia e immergervi nella storia di questi due pazzi e fuori dal comune di ragazzi.

Spero di avervi incuriositi e fatemi sapere cosa ne pensate. Se la recensioni vi ha incuriosito ricordatevi di farmi felice e cliccate sul +1.
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Buon week end. Baci al sapor di libri, in senso buono.

-Ila-

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