- Titolo: L'amore addosso.
- Autore: Sara Rattaro
- Casa editrice: Sperling & kupfer
- Pagine: 165
- Voto: 7
Voto copertina:
Buongiorno nuvole e ben ritrovate ai nostri appuntamenti settimanali...
Oggi, come quelle precedenti, sono lunghe e tristi giornate invernali, odio abbastanza questa via di mezzo e sopratutto la odio ad Ottobre quando potrebbero invece regalarci qualche altro giorno di caldo. Sarebbe top, non trovate?!
Si dice che quando si finisce a parlare del tempo forse è perché non si ha nulla da dire.... forse è vero. Ma sapete qual è il mio problema? Il tempo a metà: tra il non so se sia ancora inverno al “cavolo fa freddo!”. Mi mette tristezza e angoscia e voglia di non fare nulla e prendere il primo volo per non so dove basta faccia caldo da quelle parti. Capite? A me piacciono le mezze stagioni, o meglio a me piace la Primavera, è la mia stagione preferita per eccellenza: gli uccellini che volano, i fiorellini che sbocciano, l'aria tiepida, le prime passeggiate al sole, la gente sorridente.. Non vi mette voglia di felicità e gioia infinita?
In tutti i casi, ormai farsi accompagnare da un libro in tarda serata e da una tazza di té caldo è sempre un'ottima scelta. Ma non fate come me che ieri sera ho preparato una camomilla a dir poco disgustosa. Orripilante!
QUINDI USATE UN MANUALE DI ISTRUZIONI PER PREPARARE IL Tè!
Detto ciò, passiamo al nostro amatissimo libro. “L'amore addosso” poche pagine lette d'un fiato a dirvi la verità, soliloqui a parte continui che come vi ho già spiegato non mi interessano molto quando si ripetono di continuo e di continuo e di continuo.
Lei è Giulia, una ragazza che ha sempre vissuto una vita agiata in una poi sposata ad un bravo ragazzo, Emanuele, di ottima famiglia anche lui. Giulia si ritrova per destino a conoscere, Federico, che scrive un libro su un suo passato un po' oscuro ma che risveglierà in Giulia una piccola ferita di quando aveva 17 anni. Si innamorerà e poi soffrirà, ma alla fine amerà ancora.
Che dire? A me è piaciuto, come ho già scritto sopra. Non è certamente un libro da “Wow, è stato magnifico- voglio rileggerlo ancora e ancora!” ma è un libro che lascia qualcosa dentro e quel qualcosa porta il nome di Destino. Alcuni non credono in lui, altri ne fanno un credo, io appartengo a questo secondo gruppo di persone e quindi, forse, per questa ragione ho amato e letto tutto d'un fiato il libro in questione. Alla fine quello che più importa è la voglia di sapere come andrà a finire ed è quello che è accaduto a me leggendolo: avevo voglia di sapere se Giulia avrebbe trovato la sua strada.
Certo Giulia è un po' infelice per masochismo, ma quello è un modo di vivere che crescendo mi rendo conto appartenere a molte donne: abbiamo il ciclo? La vita fa schifo. Siamo innamorate e lui non ci caga? La vita è una delusione continua. Ci ha lasciate? Odio gli uomini e non voglio più avere a che fare con loro (che poi non è vero, ma ci piace dirlo lo stesso). Siamo ricche? Chiediamo di più. Siamo povere? Chiediamo un conto in banca e un armadio pieno di scarpe-vestiti-borse-libri-trucchi. ETERNE INFELICI.
Giulia è insicura fino al midollo quindi per lei l'infelicità è un mood di vita, ma stavolta la causa della sua infelicità non è l'uomo che non la ricambia piuttosto LA MADRE. Una donna tutta d'un pezzo che crede di poter ottenere tutto dalla vita con soldi e denaro e infatti ottiene tutto dalla vita con soldi e denaro. Un cliché di molte vite.
Tuttavia Giulia dimostra, molto alla fine del libro, di poter prendere in mano la sua vita e decidere da se come percorrere la sua strada di vita. Ci arriva tardi eh, però meglio tardi che mai!
Leggetelo nuvole.
A perdita di tempo magari.
Ma leggetelo.
Ci ri- aggiorniamo come sempre.
A presto
Erika
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