mercoledì 3 ottobre 2018

Recensione: Birthday girl


Ciao ragazze!
Oggi vi parlo in anteprima di un romanzo che mi ha davvero sconvolto l’anima. Amo tantissimo l’autrice e quando ho visto nel suo gruppo facebook il primo banner di un romanzo segreto alla quale stava lavorando, non ho potuto resistere: mi sono iscritta al blogtour, ho letto e tradotto per voi un estratto mooooolto interessante (cliccate qui per leggerlo!) e poi l’ho acquistato, senza pensarci due volte. E ora, con molto onore, vi presento… 

  • Titolo: Birthday Girl 
  • Autore: Penelope Douglas 
  • Casa Editrice: Newton Compton 
  • Pagine: 448
  • Da leggere sì o no? Uno dei suoi migliori 
  • Voto: 10


Voto copertina:

È il suo compleanno e Jordan ha appena finito il turno di notte. Doveva venire a prenderla Cole, il suo ragazzo, ma dato che ha smontato un’ora prima del solito, è normale che non risponda al telefono. Per ammazzare il tempo, decide di andare nel suo cinema preferito, dove trasmettono un fantastico film anni ’80. Jordan è una super fan di quel decennio: ama i film, la musica, tutto…
Con una bottiglia di vino rosso e una scatola di donut ricoperti di frosting rosa, Jordan si accomoda al cinema, per poi spostarsi poco dopo causa un piccolo incidente con il vino.
Dopo aver cercato di rimediare al suo errore, pulendo alla bell’e meglio, Jordan alza lo sguardo e si accorge che un uomo la sta osservando, ridendo sotto i baffi. I due scambiano due parole e, una cosa tira l’altra, si siedono vicini e si godono il film insieme, condividendo i donut. I due parlano e, sorprendentemente, vanno d’accordissimo.
Finito il film, con un po’ di dispiacere, i due si salutano e Jordan chiama il suo ragazzo per sapere se la sta per venire a prendere. Per poi scoprire che è in prigione.
E sarà l’uomo misterioso a portarla da lui. Perché, in fondo, anche lui conosce Cole.
Infatti l’uomo altri non è che Pike Lawson, il padre del ragazzo.
Pike è diventato padre a diciannove anni e nonostante le cose con Lindsay non abbiano mai funzionato, ha cercato con tutto se stesso di essere sempre presente: non ha mai fatto mancare nulla alla sua ex oppure al bambino, eppure, con il passare del tempo, quel nanerottolo che lo seguiva ovunque è diventato sempre più distante.
Dopo averlo recuperato dalla prigione, sa che il minimo che può fare è offrire un tetto sopra la testa a lui e alla sua fantastica ragazza, Jordan. Così loro potranno risparmiare del denaro per poter tornare ad abitare da soli. In cambio loro dovranno fare dei piccoli lavoretti in casa, come cucinare e falciare il prato.
Pike è sempre stato un lupo solitario e non è abituato ad avere gente intorno a sé: è geloso della sua routine e dei suoi spazi, ma, forse, questa potrebbe essere l’occasione ideale per ristabilire il rapporto con il figlio. Invece inizia a legare sempre più con Jordan, con quella stupenda ragazza dallo sguardo vivace e dagli occhi così maturi che lo sorprendono giorno dopo giorno.




Tutte le fan di Penelope stanno aspettando due romanzi, sempre più impazienti: quello di Demon della serie Devil’s Night e lo spin-off di Bully, il romanzo che parla di Queen e Lucas. Quando ad aprile è arrivato lui, beh… il gruppo facebook di Pen è come impazzito.
Nel bene, naturalmente.
Perché Birthday Girl è fenomenale.
Lasciamo stare tutta la polemica che è venuta fuori sul fatto che una ragazza non possa mettersi con un uomo più grande (#mastiamoscherzando), figuriamoci con un uomo più grande perché padre del suo ragazzo (#MASIAMOMATTI) e godiamoci semplicemente il romanzo.
Godiamoci i protagonisti, veri fino in fondo e così reali da poterceli facilmente immaginare nella vita reale. Prima di parlare del sex appeal di Pike, che merita davvero quattro pagina solo per lui, vorrei descrivere la mia ammirazione nei confronti della protagonista femminile: Jordan.
Jordan ha soli 19 anni, ma non ha assolutamente avuto una vita facile: ha vissuto con il padre in un parcheggio per roulotte, ha sopportato l’abbandono della madre a soli quattro anni, si è data da fare per poter avere l’indipendenza, per poter bastare a se stessa, ha sopportato prese in giro pesanti e tradimenti. Pike, quel genio di Pike, l’ha subito capito: la ragazza aveva 19 anni, ma i suoi occhi dicevano tutt’altro. Jordan ha gli occhi di una quarantenne, di una donna che ha visto e vissuto troppe cose. Ha gli occhi smaliziati, ha perso l’innocenza.
Eppure trova sempre il modo per sorridere e amare, con tutto il cuore.
E poi c’è lui, il nostro uomo.
Pike.
Per una volta è stato rinfrescante leggere di un uomo e non di un ragazzo. Un uomo con un certo grado di esperienza, sessuale e non, che ama stare in casa a fare una maratona su Netflix, un uomo con un lavoro solido che sa darti dei consigli certi perché c’è già passato. Qualcuno che sa mettere al primo posto la famiglia, non perché deve, ma perché sa che è veramente la cosa giusta da fare.
Tra di loro le cose nascono piano piano e questo non fa altro che aumentare il pathos, la suspance che prova il lettore nel vederli insieme. Davvero insieme.





Ci sono dei momenti durante la lettura di ogni romanzo che segnano, che fanno riflettere e che, improvvisamente, gettano sul libro un’ombra di realtà. Quando la nuvola di Jordan e Pike si imbatte con la realtà, quando capiscono che stare insieme sarà difficile per via del gossip della gente e soprattutto per via di Cole… Ecco che ho iniziato il mio viaggio mentale.
Amo Penelope Douglas, amo il suo stile e tutto ciò che riesce a trasmettermi, sia con le parole che con le emozioni dei personaggi. Ha uno stile perfettamente riconoscibile e non sbaglia mai un colpo. In questo romanzo è tutto perfetto: le scene di sesso, il linguaggio, i protagonisti, l’ambientazione.

La nostra PenDragon ha fatto di nuovo colpo e io non posso che gioire con lei.
E aspettare con ansia il suo nuovo romanzo.
Nel frattempo chiudo la recensione con una domanda: vi piace la Douglas come lettrice? Qual è il vostro romanzo preferito? Lasciateci un commento qui sotto ↓

Un abbraccio e… buona lettura!


Robi


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