Buon pomeriggio care nuvoline e bentornate nell’angolo degli
#autoriemergenti!
Siete curiosi di scoprire i nuovi talenti che AnniDiNuvole ha in servo per voi? Bhè venite con
noi e che si aprano le porte ;)
Oggi vi parlo di…
- Titolo: Danneggiata
- Autore: Veronica Deanike
- Numero pagine: 322
- Da leggere o no? Una storia forte ma avvincente… certo che si!
- Voto: 8-
Voto copertina:
Sabrina ha una vita difficile. Presa di mira dalla violenza
del padre e dall’indifferenza della madre, passa due anni in comunità cercando
di riappropriarsi della sua vita.
Arrivata a diciott’anni ha l’obbligo di costruirsi una nuova
vita, una nuova strada. Ma cosa si può fare quando i tuoi aguzzini ti
tormentano la vita? Sabrina non si aggrappa a nulla, nemmeno all’amore del suo
fidanzato Danny. Impaurita da se stessa, dal passato e dall’ignoto.
Anche Alex ha una vita difficile, costretto a subire
violenza da quando era un bambino, ora gestisce la comunità dove risiede
Sabrina. Alex è testa calda, duro non solo con il mondo ma anche con se stesso.
È un involucro vuoto, senza animo. Un uomo che sfrutta ma che ha smesso di
essere sfruttato.
Sabrina e Alex hanno un filo che li lega ma che anche li
perseguita.
Se Sabrina prova a sedurlo, Alex cerca di non farsi
abbindolare perché sa che la ragazza è fragile e lui è un mostro. Due anime
opposte non potrebbero mai condividere una vita insieme.
Ma quando Sabrina è messa alle strette, perseguitata dai
genitori, il solo porto sicuro che conosce è Alex, per cui prova qualcosa che
nemmeno Danny è capace di darle.
Alex e Sabrina si troveranno a condividere paure, rabbia ma
anche un sentimento che prima di allora mai nessuno dei due aveva provato.
Ma alla fine della corsa cosa ci sarà? Un destino insieme o
la consapevolezza che due animi neri e danneggiati come i loro non potranno mai
trovare redenzione?
Una storia cruda, forte e decisamente da fiato sospeso.
Che dire, ho divorato il libro come non facevo da tempo.
“Danneggiata” è
una storia importante. Molto molto forte, parla di una vita dura, che molte
volte non trova una via d’uscita e si lascia affogare nella disperazione.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche loro proprio
come lo stile del libro, sono dei problemi viventi. Alex già da inizio storia sembra impenetrabile, cattivo e un uomo che non deve chiedere mai. Devo
ammettere che il suo carattere battagliero lo porta quasi fino alla fine, se
non fosse che ho trovato un po’ sempliciotto e troppo facile il momento in cui
si apre con Sabrina e le dichiara di amarla. In quel momento mi sono domandata
che fine avesse fatto l’Alex di inizio libro che faceva sesso duro e senza
impegno e diceva che mai e poi mai avrebbe avuto a che fare con una donna a
stretta vicinanza. Di qui si aggiunge anche il fatto che abbia fatto andare a
vivere con lui Sabrina come se niente fosse e non si è visto questo grande
passo che il suo animo stava facendo.
Sabrina lo stesso, all’inizio era sfrontata, attacca briga.
Con l’andare avanti nel libro mi si è un po’ afflosciata. Diventa sempre più
impaurita dal padre, quasi timida con Alex. È diventata sempre più insicura di
se stessa e dell’amore di Alex.
Tra i due personaggi forse forse, non ho sopportato di più
Sabrina. Sembra che determinate scelte che abbia preso, se ne sia pentita
l’attimo dopo.
Alex, seppur anche lui tentennante alcune volte, l’ho
trovato più credibile.
Come dicevo all'inizio, la storia è forte. È proprio questa che ha portato
avanti il libro con suspense e una GRANDISSIMA conseguenza.
La scrittura è fatta bene, molto belle sono state le descrizioni
ma una cosa non mi è piaciuta e cioè il modo in cui si è manovrato il tempo.
In un capitolo Sabrina andava ancora a scuola e con ciò era
ancora in struttura, nell’altro era già fuori alla ricerca di una casa e un
lavoro con il diploma in tasca.
Secondo me si è manovrato male l’arco temporale.
In più ho trovato la mancanza dei sogni. Cosa voleva fare
Sabrina da grande? Dove si vedeva tra dieci anni senza l’ombra dei genitori
sulle spalle?
Però devo ammettere che il libro mi ha stupito molto, e con
se anche l’epilogo.
Mi ha stupito in un modo inaspettato, tanto che ero pronta a
fare battaglia se nell’epilogo non si aveva il bilanciamento dei fatti.
Perciò, alla fine dei conti, questo libro mi è piaciuto o
non mi è piaciuto? Si, mi è piaciuto ma se possibile non ho ben visto alcune
cose.
Detto ciò io ve lo consiglio. È un libro per capire come
anche nelle difficoltà più tremende, trovare uno spiraglio di luce è sempre la
soluzione migliore.
Io vi saluto e vi do appuntamento con gli #autoriemergenti a
presto!
Fatemi sapere cosa ne pensate di Danneggiata e buon fine settimana.
Ilaria
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