domenica 31 maggio 2015

Presentazione collaborazione doppia


Buonasera ragazzi, lettori, amici.
Cosa ci facciamo di domenica nel blog insieme a voi?
Bhè... per quanto avete capito, di domenica vi diamo quelle notizie inaspettate e bellissime.

Ci stavamo pensando da un po' e le fondatrici di AnniDiNuvole, parlandone insieme, hanno deciso di allargare il gruppo.
Abbiamo fatto un piccolo "concorso" e con grande orgoglio vi annunciamo che il blog collaborerà con due ragazze dolcissime e specialissime.
Senza ulteriori indugi, vi lascio alle loro presentazioni.

Venite a conoscere insieme a noi, queste splendide fanciulle che animeranno, con le vecchie Ila e Robi, il nostro e vostro amato blog!


Adelina: divoratrice -in tutti i sensi- di libri. Legge tutto quello che le capita a tiro, anche se predilige le storie romantiche e quelle horror. Gran chiacchierona e scrittrice di erotico, cerca di andare avanti, sperando di trovare una libreria abbastanza grande che contenga i suoi tanti libri.


Sara: sempre in movimento ma mai da sola, la compagnia di un buon libro non le manca mai. Tra mille impegni e tante passioni la sua predilezione per  la lettura non viene mai meno. Adora i romanzi storici ma amore e avventura non devono mai mancare.


Eccole qui, le nostre collaboratrici.
AnniDiNuvole le accoglie con un coccolossissimo abbraccio e un in bocca al lupo grandissimo.
Insieme ne vedremo e ve ne faremo vedere delle belle.
Rimanete sintonizzati!

-Le vostre amiche

sabato 30 maggio 2015

Recensione: Fidanzato di scorta


Buon pomeriggio ragazzi :)
oggi, per l’appuntamento con #amicaCE, vi parlerò di un libro uscito alcuni mesi fa e che avrei dovuto recensire già da un po’, ma, per un motivo o per un altro, è rimasto in attesa.
Beh, adesso è arrivato il suo turno! Ringraziamo la Casa Editrice Triskell Edizioni che ci ha inviato…

  • Titolo: Fidanzato di scorta
  • Autore: River Jaymes
  • Casa Editrice: Triskell Edizioni
  • Pagine: 224
  • Da acquistare sì o no? Sì :)



  • Voto: 7


Quali sono i sintomi di un cuore spezzato? Alec lo sa benissimo: perdita di appetito, insonnia, dubbi esistenziali sul futuro e una voglia pazzesca di rannicchiarsi in un angolino in posizione fetale e piangere tutte le sue lacrime. Un effetto collaterale di tutto questo è che la mancanza di sonno lo spinge a compiere azioni stupide, come comprare una moto. E non una semplice Kavasaki oppure una Honda, ma una Harley Davison, un genere decisamente non adatto a lui. Una moto che non riesce nemmeno a mettere in moto… figuriamoci a guidare.
Disperato, e sull’orlo dell’ennesima crisi di nervi, si rifugia nell’officina che gli ha consigliato un amico “Adam’s Vintage Motors” e incontra Dylan, il meccanico, che non solo lo aiuta a rimettere in sesto la sua moto, ma accetta anche di dargli delle lezioni di guida.
Dylan è il tipico ragazzo selvatico che non lascia che nessuno si avvicini a lui, eppure quando è con Alec non riesce a essere così pungente come con gli altri. I lati più acuti del suo carattere vengono smussati e lui stesso si morde la lingua pur di non dire qualcosa di sbagliato.
E quando Tyler, l’ex di Alec, si presenta a casa con il suo nuovo ragazzo Dylan non riesce a trattenere il suo istinto da bravo ragazzo, abbraccia Alec e dice a Tyler di non preoccuparsi perché non è il solo ad essersi consolato in fretta.
E loro hanno anche un’altalena del sesso da usare ogni volta che vogliono.
C’è solo un piccolo dettaglio non indifferente.
Dylan non è gay.
O almeno pensa di non esserlo… anche se ogni volta che bacia Alec dentro di sé si scatena qualcosa che non sa ben definire. La loro dovrebbe essere una relazione puramente platonica, non dovrebbero nemmeno vedersi. Dylan dovrebbe concentrarsi solo sulla sua officina e Alec sullo studio medico che si vede costretto a portare avanti con il suo ex. Ma possono provare a essere amici, giusto? Non c’è nulla di male se si vedono per una birra oppure per commentare una partita di football alla tv.
Va tutto bene, l’importante è che non entrino in gioco i sentimenti.
Eppure è difficile perché loro si trovano così bene insieme…
E quando, complice una festa e tanto alcool, Alec tenta un approccio molto diretto a Dylan, lui non si lascia intimorire e dà sfogo a tutti i suoi desideri e alle sue curiosità. Non è mai un amante delle etichette e men che meno lo è adesso.
Gay, etero… a chi interessa? Lui vuole star con Alec, svegliarsi con lui la mattina, andare a fare un giro in moto, vedere una partita di football. Queste sono le cose che contano, non le definizioni e i limiti mentali.
Ma Alec la penserà allo stesso modo o preferirà avere una relazione con un ragazzo che non ha paura ad ammettere chi è al mondo intero e non continuare a nascondersi come ha sempre fatto per tutta la vita?
Leggete e scoprirete ;)



Non sembra, ma questo libro tratta di tematiche molto importanti. Come avrete potuto tranquillamente capire dalla trama, si tratta di un romanzo M/M romance e tratta di molti punti importanti per il mondo gay. Uno di questi è l’HIV un argomento del quale non se ne parla mai abbastanza e che, ricordiamo, ha mietuto innumerevoli vittime. Alec e Tyler hanno aperto un centro per aiutare questi ragazzi, così come quelli che sono stati “disconosciuti” dai propri genitori e si ritrovano per strada senza un aiuto.
Alec è stato un ragazzo fortunato: i suoi genitori non hanno battuto ciglio quando ha fatto coming-out, anzi sua madre si è battuta con lui per affinchè alla comunità gay venissero riconosciuti i diritti delle coppie etero.
È un libro contro le etichette: Dylan non ha mai pensato di poter amare un ragazzo prima di Alec. È cresciuto per strada contando solo sulle proprie forze e su Adam, proteggendolo come un fratello e soffrendo terribilmente quando l’HIV ha deciso di portarglielo via, così giovane e con ancora tutti i progetti da realizzare.
Dylan, e l’autrice, sembra voler porre ai lettori questa domanda molto importante: “Rientrare in una categoria è così importante? Non è meglio essere se stessi, senza paura delle conseguenze?”.
Beh, cari amici di Anni, rispondo volentieri a questa domanda dicendo che sono pienamente d’accordo con la filosofia di pensiero di Dylan. La vita è breve e dovrebbe essere vissuta senza rimpianti, senza se e senza ma, solo con un sorriso e la certezza di star facendo la cosa giusta non perché è imposta dalla società, ma perché sentiamo di viverla proprio in quel modo.
Collegando questo libro alla realtà che ci circonda, sono molto contenta che in Irlanda, al referendum per le unioni gay, abbia vinto il sì. Purtroppo il cambiamento, soprattutto di mentalità, sarà un processo lungo e difficile e non potrà avvenire tutto in una notte, ma l’Irlanda prova che effettivamente sta avvenendo un cambiamento nel mondo.


Voi cosa ne pensate di questo argomento?
E del libro? Vi è piaciuto, avente in programma di leggerlo?
Fateci sapere in un commento oppure sulla pagina fb del blog! Se la recensione vi è piaciuta, spolliciate il +1 :)

Robi