Buongiorno nuvoline!
Oggi ci mettiamo un basco, mangiamo
una baguette e ci prepariamo a
visitare Parigi, la città più romantica del mondo. Gambe in spalla, smartphone pronto, preparatevi a vivere
con Serena e Jean-Luc una sola intensissima giornata dal sapore francese.
Siete curiose di saperne qualcosa in più? Beh, non vi resta che leggere…
· Titolo: Baciami sotto il cielo di
Parigi
· Autore: Catherine Rider
· Casa Editrice: Newton Compton
· Pagine: 288
· Voto: 7
Voto copertina:
Serena sognava di visitare Parigi con sua sorella,
invece si ritrova a bisticciare con un completo estraneo
Serena ha pianificato tutto: insieme
alla sorella, trascorrerà le vacanze di Natale a Parigi ripercorrendo le tappe
della luna di miele dei genitori. Una vacanza all’insegna del romanticismo
puro! Ma i problemi iniziano quando sua sorella Lara la pianta in asso, per
partire alla volta di Madrid con la sua nuova fiamma, affidando Serena alla
compagnia di un completo estraneo. Neanche Jean-Luc è particolarmente felice
all’idea di dover fare da baby-sitter a una turista americana. Ma ormai si è
offerto di ospitarla e non può tornare indietro. Decisa a rispettare la tabella
di marcia che aveva pianificato, Serena trascina Jean-Luc in lungo e in largo a
ritmi serrati. Lui, però, ha un’idea ben diversa di che cosa significhi godersi
la bellezza di una città. Preferisce improvvisare, perdersi, andare piano. E
trovare il tempo di scattare foto. Tra litigi e incomprensioni, il viaggio
rischia di trasformarsi in un inferno per entrambi…
Ma la magia di Parigi ci mette lo zampino. E forse, durante il Natale, gli
opposti si attraggono più che mai.
Prima che me lo chiediate.
Sì, il romanzo è tutto qui.
E l’aggettivo che più di tutti userei per descriverlo è noioso. Seguito, purtroppo, da scontato.
Non so nemmeno spiegare bene il perché, so solo che il romanzo mi aveva
incuriosito parecchio, ma non è assolutamente riuscito a rispettare le aspettative,
purtroppo.
Il ritmo è decisamente troppo veloce e questo rispecchia la giornata che i
protagonisti trascorrono nella capitale europea: una sola giornata fatta di
incomprensioni, visite alle attrazioni turistiche più famose, fotografie e
tanti tanti chilometri macinati.
Serena è strettamente decisa a visitare tutte le attrazioni turistiche che
hanno colpito i genitori durante la loro luna di miele, ma a differenza loro ha
solamente una giornata per portare a termine la missione. Ma non per questo si
da per vinta.
E, dato che sta svolgendo un tour dedicato all’amore, è più che logico che si
innamori della sua, improvvisata, guida turistica.
Ecco. Questo è tutto quello che succede nel romanzo.
Nulla di più, nulla di meno.
Adesso capite perché mi sembra la cosa più noiosa sulla faccia della terra.
Ho preso proprio un bel granchio quindi avviso anche voi, prima che sprecate
dei soldini inutilmente.
Il romanzo è scorrevole, su questo non c’è ombra di dubbio.
la traduzione non è male: non ci sono errori di sintassi o di ortografia e
questo è solamente un bene. Il ritmo è veloce e incalzante, ma gli avvenimenti
che si susseguono non danno nulla al lettore, che rimane spaesato e con una
grande espressione perplessa sul volto.
I protagonisti sono completamente agli antipodi e si completano anche per
quello. Si sprecano le riflessioni filosofiche riguardo il tempo tiranno, l’amore e il vero significato della parola vita
Se non fossi stato tanto contrario a rispettare un programma, se non fossi stato tanto irritante, se non fossi stato tu, probabilmente avrei fatto il Romance Tour, barrato tutte le voci della mia lista, riportato un po’ di foto per mamma e Lara… e sarei tornata a essere la ragazza che vive una vita da sonnambula, provando sempre e solo una gran tristezza. Grazie a te ho capito che qualche volta va bene dimenticare alcune cose.
È un romanzo carino e tranquillo, ma niente di più.
Non aspettatevi paragrafi sconvolgenti oppure dialoghi capaci di cambiarci la
visione del mondo.
In attesa che esca il prossimo romanzo degno di sconvolgerci il cuore… va bene
anche lui!
Se gli darete un’occasione, fateci sapere cosa ne pensate!
Un abbraccio e… buona lettura!
Roberta